Il mondo FQ

Passera si libera del conflitto d’interessi
e garantisce: “Beauty contest inaccettabile”

Il ministro dello Sviluppo economico interviene a 'che tempo che fa' e dice: "Non tollereremo l'assegnazione gratuita delle frequenze tv". Poi annuncia: "Vendo le mie azioni di Intesa San Paolo per fugare ogni dubbio"
Icona dei commenti Commenti
Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico

Si scaglia contro il beauty contest, annuncia battaglia agli evasori fiscali e si impegna a vendere le sue azioni di Intesa Sanpaolo così da liberarsi dal conflitto di interessi. Dalla poltrona di Che tempo che fa, Corrado Passera cerca di lasciare definitivamente i panni di banchiere e indossare quelli del ministro responsabile, sciogliendo ogni dubbio su un suo possibile futuro in politica da leader del centrosinistra. Lui non nega: “Non so ancora nulla. Certo, occuparsi di bene comune è il più bello dei lavori. Vedremo”, risponde sulla possibilità di restare in politica anche al termine del suo mandato. Ma sicuro il terreno sembra prepararselo. A cominciare dal suo conflitto di interessi: “Venderò le mie azioni di Intesa Sanpaolo. E’ una disgrazia, è sbagliato, ma così ci togliamo il dubbio” afferma. Il ministro ha ribadito di non vedere, nel possesso di azioni di Intesa un conflitto di interessi “però capisco benissimo”.

Poi annuncia la guerra “senza pace” all’evasione fiscale. “Dobbiamo reperire 120 miliardi che sono stati veramente rubati agli altri e questo ci permetterà di fare investimenti per la crescita rendendo tutto più equo”, ha detto. Passera ha attaccato  il beauty contest che garantiva a Silvio Berlusconi l’assegnazione gratuita di nuove frequenze televisive. “Di fronte ai sacrifici chiesti agli italiani, pensare che un bene di Stato possa esser dato gratuitamente non è tollerabile e, verosimilmente, non lo tollereremo”. Rispetto a quanto dichiarato da Giulio Tremonti a ‘In mezz’ora’ sulla possibilità che il governo Monti debba varare una nuova e pesante manovra, il ministro smentisce: ”Non c’è nulla in arrivo anche perché – ha aggiunto – non è che il governo funzioni solo di manovre”.

Il governo, secondo Passera, arriverà a fine legislatura. “Prevarrà la saggezza e prevarrà il buonsenso di utilizzare un’occasione un po’ straordinaria di un governo in cui tutti insieme si lavora per fare le cose che sono necessarie per il paese e quindi il tempo fino alla fine della legislatura ci sarà”, afferma il ministro per lo Sviluppo economico. “Comunque è il Parlamento che decide e se dovessero decidere di fermarci prima non possiamo farci nulla ma io suggerisco di non parlarne ora tanto ci possono mandare a casa quando vogliono. E’ inutile dare la sensazione al mondo che è un lavoro che è pronto per essere interrotto. Si tratta di un lavoro fatto di una prima fase – ha proseguito Passera – con tutte le altre cose in corso. Noi lavoriamo perché ci sono tante cose che possono servire a rimettere in moto questo Paese”.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione