Pubblicazione di redditi, patrimoni personali, rapporti professionali recenti e interrotti, relazioni con imprese o gruppi di pressione. Di questo parlava Sergio Rizzo quando lo scorso 18 novembre ha chiesto ai neoministri di cambiare l’aria del palazzo, imboccando la strada della piena trasparenza. Appena un giorno dopo, a sorpresa, i ministri del governo Monti avevano offerto ampie rassicurazioni in merito alla piena adozione di una politica in linea con le richieste del co-autore de “La Casta”. Come ricorda lo stesso giornalista sul Corriere della Sera del 27 dicembre, è passato più di un mese dal giorno in cui i membri dell’esecutivo hanno assunto quell’impegno, ma ad oggi della pubblicazione dei redditi non c’è traccia. E quando si cerca di fare un po’ di luce su questa dimenticanza, si capisce ben presto che è praticamente impossibile trovare risposte certe in tempi brevi. Sulle pagine del sito del Governo, alla voce “operazione trasparenza” si accede ad un lungo elenco di incarichi e nomine, stipendi di dirigenti e consulenze. Una buona pratica inaugurata con la Finanziaria del 2008, che non soddisfa nemmeno in parte la domanda di chiarezza rivolta al Governo.
Inevitabile chiedersi se e quando sia prevista la pubblicazione di quanto richiesto. Si riparte ancora una volta dal sito Internet dell’esecutivo. Navigando ci si imbatte nel numero dell’ufficio stampa. Chiamandolo risponde la sala stampa di Palazzo Chigi, certo non il referente ideale per dirimere una simile questione. Dall’altra parte della cornetta giustamente informano: “Noi possiamo solo inviare comunicati stampa ufficiali, non possiamo dare queste risposte”. Poi con gentilezza e professionalità invitano a contattare il direttore dell’ufficio stampa. Risponde un signore altrettanto cortese e professionale, che spiega di non sapere proprio a chi chiedere poi, entrando nel merito, azzarda: “sarà una questione tecnica” ma, per evitare inutili confusioni si informa: “Ma lo ha contattato Peluffo (Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Comunicazione, ndr)? No, perché è lui il portavoce, queste questioni le può sapere solo lui”. Inutile chiedere se c’è un numero diretto: “le conviene chiamare il centralino”. Dal centralino di Palazzo Chigi si arriva in due squilli alla segreteria del sottosegretario Peluffo. Anche qui, con cortesia e professionalità, cascano dal pero: “Ma non capisco perché le abbiano detto di chiamare noi… faccia una cosa, mandi una email”. Detto fatto. La richiesta è stata inviata il 27 dicembre alle 15 e 21, la risposta non è ancora arrivata. Aspettiamo con fiducia.
Ma non finisce qui. Non solo non sono stati pubblicati i redditi ma sul sito del Governo alla voce “ministri” non è nemmeno possibile consultare i curricula di tutti i componenti dell’esecutivo. Ce ne sono solo 14 su 47. L’elenco dei curricula mancanti è lungo, tra un sottosegretario e l’altro, spiccano, tra gli altri, i nomi di Elsa Fornero, Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Anna Maria Cancellieri, Corrado Passera, Giampaolo di Paola, Corrado Clini, Renato Balduzzi e dello stesso Mario Monti. Probabilmente tutti troppo occupati a salvare l’Italia per spendere due minuti nel completamento dei loro profili sui siti web istituzionali. Eppure sui singoli siti dei ministeri nella maggior parte dei casi non mancano brevi note biografiche. È così per Annamaria Cancellieri sul sito dell’Interno e per Renato Balduzzi sul sito del ministero della Salute. È così anche sul sito del ministero della Pubblica Amministrazione guidato da Filippo Patroni Griffi e per il ministro della Giustizia Paola Severino Di Benedetto. Nemmeno l’ammiraglio Giampaolo Di Paola ha mancato di pubblicare le note che lo riguardano. Il sito del ministero dello Sviluppo Economico offre un dettagliato resoconto della vita professionale di Corrado Passera. In tutti questi casi per fare bella figura sarebbe bastato un copia e incolla dalle pagine dei singoli ministeri a quelle del sito del Governo.
Gli unici ministri carenti anche sotto il profilo del curriculum professionale sono Moavero Milanesi, Giarda e Mario Monti che sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze e su quello della Presidenza del consiglio dei ministri si limita a ricordare di essere “Nato il 19 marzo 1943 a Varese”, aggiungendo poi che “il 9 novembre 2011 è nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica”. Si può fare di più.
Politica
L’operazione trasparenza promessa
dal governo è ancora sulla carta
Il 18 novembre, Sergio Rizzo dalle colonne del Corsera chiedeva ai neo-ministri di cambiare rotta pubblicando online redditi e patrimoni personali. Subito l'esecutivo rispose positivamente, ma, a più di un mese di distanza, non è stato fatto niente. E molti membri dell'esecutivo, compreso Monti, non hanno neanche una biografia sui siti istituzionali
Inevitabile chiedersi se e quando sia prevista la pubblicazione di quanto richiesto. Si riparte ancora una volta dal sito Internet dell’esecutivo. Navigando ci si imbatte nel numero dell’ufficio stampa. Chiamandolo risponde la sala stampa di Palazzo Chigi, certo non il referente ideale per dirimere una simile questione. Dall’altra parte della cornetta giustamente informano: “Noi possiamo solo inviare comunicati stampa ufficiali, non possiamo dare queste risposte”. Poi con gentilezza e professionalità invitano a contattare il direttore dell’ufficio stampa. Risponde un signore altrettanto cortese e professionale, che spiega di non sapere proprio a chi chiedere poi, entrando nel merito, azzarda: “sarà una questione tecnica” ma, per evitare inutili confusioni si informa: “Ma lo ha contattato Peluffo (Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Comunicazione, ndr)? No, perché è lui il portavoce, queste questioni le può sapere solo lui”. Inutile chiedere se c’è un numero diretto: “le conviene chiamare il centralino”. Dal centralino di Palazzo Chigi si arriva in due squilli alla segreteria del sottosegretario Peluffo. Anche qui, con cortesia e professionalità, cascano dal pero: “Ma non capisco perché le abbiano detto di chiamare noi… faccia una cosa, mandi una email”. Detto fatto. La richiesta è stata inviata il 27 dicembre alle 15 e 21, la risposta non è ancora arrivata. Aspettiamo con fiducia.
Ma non finisce qui. Non solo non sono stati pubblicati i redditi ma sul sito del Governo alla voce “ministri” non è nemmeno possibile consultare i curricula di tutti i componenti dell’esecutivo. Ce ne sono solo 14 su 47. L’elenco dei curricula mancanti è lungo, tra un sottosegretario e l’altro, spiccano, tra gli altri, i nomi di Elsa Fornero, Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Anna Maria Cancellieri, Corrado Passera, Giampaolo di Paola, Corrado Clini, Renato Balduzzi e dello stesso Mario Monti. Probabilmente tutti troppo occupati a salvare l’Italia per spendere due minuti nel completamento dei loro profili sui siti web istituzionali. Eppure sui singoli siti dei ministeri nella maggior parte dei casi non mancano brevi note biografiche. È così per Annamaria Cancellieri sul sito dell’Interno e per Renato Balduzzi sul sito del ministero della Salute. È così anche sul sito del ministero della Pubblica Amministrazione guidato da Filippo Patroni Griffi e per il ministro della Giustizia Paola Severino Di Benedetto. Nemmeno l’ammiraglio Giampaolo Di Paola ha mancato di pubblicare le note che lo riguardano. Il sito del ministero dello Sviluppo Economico offre un dettagliato resoconto della vita professionale di Corrado Passera. In tutti questi casi per fare bella figura sarebbe bastato un copia e incolla dalle pagine dei singoli ministeri a quelle del sito del Governo.
Gli unici ministri carenti anche sotto il profilo del curriculum professionale sono Moavero Milanesi, Giarda e Mario Monti che sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze e su quello della Presidenza del consiglio dei ministri si limita a ricordare di essere “Nato il 19 marzo 1943 a Varese”, aggiungendo poi che “il 9 novembre 2011 è nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica”. Si può fare di più.
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Palermo, 15 feb. (Adnkronos) - L’Uosd di Emodinamica dell’Ospedale di Taormina (Messina) ha recentemente effettuato con successo interventi di denervazione renale, una tecnica innovativa per il trattamento dell’ipertensione arteriosa refrattaria, ovvero quella forma di ipertensione che non risponde adeguatamente alla terapia farmacologica convenzionale. "L’intervento di denervazione renale si configura come una soluzione efficace per i pazienti selezionati, contribuendo a un migliore controllo della pressione arteriosa e, di conseguenza, a una riduzione del rischio cardiovascolare a lungo termine. L’intervento mira a bloccare la comunicazione degli impulsi nervosi diretti ai reni e viceversa, disattivando le fibre nervose renali del sistema simpatico- si legge in una nota - La procedura, che viene effettuata in sedazione profonda e dura all'incirca un'ora, prevede l'impiego di un dispositivo medico che fornisce energia a radiofrequenza a bassa intensità. Dunque, quando le modifiche nelle abitudini alimentari e i trattamenti farmacologici non producono i risultati desiderati, si può passare alla denervazione delle fibre nervose". Giuseppe Cinnirella responsabile della Uosd di Emodinamica di Taormina e la sua equipe composta dai medici Paolo D’Arrigo, Gessica Motta, Gianfranco Capilli e Graziano Trovato, "ringraziano la Direzione Strategica dell’Asp di Messina, il cui supporto costante verso l’innovazione ha reso possibile l’implementazione di tecniche all’avanguardia, migliorando il percorso di cura per i pazienti affetti da ipertensione resistente". Ulteriori ringraziamenti anche al primario di Anestesia e Rianimazione, Giacomo Filoni, per l’eccellente assistenza anestesiologica fornita durante le procedure.
Palermo, 15 feb. (Adnkronos) - "A pagare il prezzo sempre più alto di una crisi atavica sono migliaia di produttori e le aziende agricole. Se c’è una crisi nell’automotive - il governo Melon. Se si tratta di produzione ortofrutticola e agrumaria nessuno se ne accorge o finge di non accorgersene". Così Pippo Gennuso, responsabile del Dipartimento Agricoltura di Forza Italia in provincia di Siracusa. “Arance, limoni e clementine spesso non vengono raccolte perché il costo del lavoro è troppo alto rispetto anche ad alcuni Paese Europei come la Spagna. Per non parlare della concorrenza sleale del Marocco e della Tunisia, per quanto riguarda l’olio”. “Se possiamo vantare le eccellenze nel mondo, è solo il frutto di tantissimo sacrificio e dedizione da parte dei nostri contadini e aziende produttrici”.
Gennuso lamenta anche "la mancanza di adeguati controlli della filiera". “La tutela dei nostri prodotti passa anche attraverso severi controlli, ma spesso non ci sono o lasciano a desiderare. Il mondo dell’Agricoltura siciliano chiede risposte urgenti e concrete e di avviare nel più breve tempo possibile le compensazione la ‘Carbon Credit’.
Palermo, 15 feb. (Adnkronos) - La Protezione Civile Regionale siciliana ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido fino alle 24 di oggi. Per il territorio palermitano, è prevista allerta gialla.
Palermo, 14 feb. (Adnkronos) - Il sindaco di Favignana Francesco Forgione è stato sfiduciato dal consiglio comunale. È stata approvata, infatti, la mozione di sfiducia firmata da otto consiglieri. Forgione, al termine del suo intervento, ha abbandonato l'aula. Adesso si attende la nomina di un commissario per la reggenza del comune dell'isola.
Palermo, 14 feb. (Adnkronos) - "La prevenzione cardiovascolare ed i principi del primo soccorso sono stati al centro di un evento formativo, teorico e pratico, organizzato dall'Arnas Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo, in adesione alla 19ª edizione della campagna nazionale "Cardiologie Aperte", promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore - Hcf e dell'Anmco (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), in corso fino al 16 febbraio, che ogni anno coinvolge le strutture di Cardiologia presenti sul territorio nazionale. L'iniziativa - svoltasi questa mattina presso l'Aula multimediale "Barbera" dell'azienda palermitana - è stata coordinata da Ignazio Maria Smecca, direttore dell'Uoc (Unità Operativa Complessa) Cardiologia con Utic (Unità Terapia Intensiva Cardiologica) dell'Arnas di Palermo e ha coinvolto gli studenti delle quinte classi del Liceo Scientifico Statale "S. Cannizzaro". Il corso ha diffuso ai ragazzi nozioni teoriche sui fattori di rischio cardiovascolare ed in particolare ha focalizzato la loro attenzione su quelli modificabili; ovvero che rendono possibile evitare l'insorgenza di queste malattie, e/o arginarne l'incidenza sulla popolazione. La ratio di fondo, che ha caratterizzato i setting pratici del corso, risponde alla volontà di realizzare una formazione interattiva con gli studenti, quale chiave di volta per un e-learning efficace.
"Abbiamo scelto - spiega Walter Messina direttore generale del Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo - un approccio didattico inspirato all'esigenza di trasformare il tradizionale modello di apprendimento passivo in un'esperienza coinvolgente e partecipata, nel solco di una metodica di formazione aziendale innovativa, già abbracciata dall'Arnas, e tipica di un'organizzazione moderna, in un contesto che ambisce ad essere sempre più dinamico e competitivo. Pertanto, una formazione volta a declinare strumenti e linguaggi di divulgazione dei messaggi in grado di massimizzare la risposta psicologica cognitiva dei ragazzi, durante il processo di acquisizione di nuove conoscenze, abilità, valori, rispetto alle informazioni ricevute, affinché essi possano divenire oltre che protagonisti della costruzione della loro Salute, anche a loro volta messaggeri della cultura della prevenzione e sensibilizzare in tal senso anche i loro nuclei famigliari e la società". Le tecniche di rianimazione cardiopolmonare sono state illustrate mediante la "simulazione" di scenari a carattere emergenziale con l'ausilio di manichini che hanno permesso agli studenti esercitazioni pratiche e la verifica empirica di quanto appreso.
I cardiologi sono soliti affermare "Il tempo è muscolo". A tal proposito Flavia Dispensa, cardiologo intensivista dell'Arnas Civico e responsabile dell'organizzazione scientifica dell'evento, sottolinea: "La sopravvivenza dei soggetti che presentano un arresto cardiaco dipende dalla rapidità degli interventi di soccorso. La tempestività del massaggio cardiaco e, ancora, la disponibilità dei defibrillatori semiautomatici sono elementi che possono migliorare significativamente la probabilità che un soggetto sopravviva in questi casi, limitando peraltro i danni neurologici gravi. Le cronache dimostrano sempre più spesso, però, che occorre insistere sulla formazione della popolazione, perché purtroppo anche in presenza di questi strategici strumenti, spesso la carenza di conoscenze circa il loro appropriato utilizzo, riduce la portata della loro efficacia, anche laddove si registra una certa diffusione degli stessi sul territorio".
"Dobbiamo far capire ai giovani che la modifica di comportamenti poco salutari, oggi magari trascurata, con l'avanzare dell'età potrà causare loro gravi problematiche di Salute - aggiunge Domenico Cipolla, direttore sanitario dell'Arnas Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo". Cipolla - che da sempre riserva ai giovani un'attenzione particolare, a fronte anche della sua specifica specializzazione clinica in Pediatria, evidenzia ancora come "la prevenzione possa anche rappresentare un ponte per accostare due mondi generazionali ed è, altresì, l'occasione per creare ulteriore value intorno al Servizio Sanitario Nazionale e contribuire, a partire dai giovani, allo sviluppo di quel senso civico, necessario a sostenere quella che ad oggi è la più alta garanzia a presidio del diritto universale alla Salute sussistente nella nostra Democrazia". "Temi impegnativi - rileva Cipolla - ma che se illustrati con approcci chiari e semplici, possono stimolare il senso di responsabilità al rispetto della propria vita e di quella altrui e facilitare la diffusione di modelli sociali inclusivi in modo da lasciare presagire, grazie alla sensibilità di risposta delle giovani generazioni, un innalzamento dell'attenzione solidaristica al benessere collettivo, abbassando anche la tendenza a comportamenti autodistruttivi, come ad esempio, l'abitudine al consumo eccessivo di alcool, fumo e la tendenza alla cattiva alimentazione".
Palermo, 14 feb. (Adnkronos) - Adesione massiccia in tutti i luoghi di lavoro oggi per lo sciopero di 8 ore proclamato in tutte le aziende metalmeccaniche di Palermo e provincia da Fiom, Fim e Uilm per la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Le aziende che hanno preso parte allo sciopero sono molteplici e l’adesione è stata alta in tutti i siti, a partire da Fincantieri, Sirti, Leonardo, Engineering, Sispi, St Microelectronics, Siram, Sei Energia, Polygon e tanti altri.
“Continueremo la battaglia affinché non ci sia la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro - dichiarano i segretari generali di Fiom Cgil Palermo Sicilia Francesco Foti e di Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e il segretario provinciale Uilm Uil Palermo Giovanni Gerbino - Oggi anche a Palermo si sono svolte le iniziative di sciopero, articolate in giornate differenti in tutti il territorio nazionale per rispondere a Federmeccanica, finora indisponibile a riaprire la trattativa. Per noi è necessario ripartire dalla piattaforma votata dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici di Fim, Fiom, Uilm. E contestualmente, proseguirà il blocco dello straordinario e della flessibilità, che va avanti da mesi e che sarà gestito in modo ancora più rigoroso e diffuso”.
Palermo, 14 feb. (Adnkronos) - Sul lungomare Cristoforo Colombo di Carini si torna a demolire gli immobili abusivi. Le ruspe sono tornate in azione per abbattere tre immobili, due prefabbricati, realizzati su piattaforme in cemento armato, e un immobile in cemento armato. Alle tre costruzioni, che si trovano al civico 279, accanto all’ex albergo Riva Smeralda, che oggi è un residence, si accede da un cancello posto su strada. Un altro cancello delimita l’insediamento lato mare e consente l’accesso alla spiaggia.
L’intervento di demolizione è l’ultimo di un gruppo di sei demolizioni lungo la fascia costiera ed è stato finanziato con decreti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come fanno sapere del Comune.