Non si tratta solo di un problema di uova di struzzo. Ieri il Presidente del consiglio Mario Monti ha ironizzato sulla domanda del nostro Stefano Feltri ma ha promesso anche di esaminare con attenzione -“nella fase uno e mezzo” – il plico di ricevute che Il Fatto ha preparato per lui. Non avendo avuto modo di consegnarlo agli sherpa del premier nella concitazione della conferenza, abbiamo pensato di metterlo on line così Monti potrà farsi un’idea di come si applica il comandamento della sobrietà nell’Agenzia del Territorio che dipende direttamente dal suo ministero, quello dell’Economia.
Ovviamente, per permettere non solo al presidente Monti ma a tutti i lettori di farsi un’idea, abbiamo pensato di pubblicare sul fattoquotidiano.it tutte le note spese in nostro possesso. Sono centinaia di pagine, d’altronde, complessivamente, le spese di rappresentanza e di comunicazione istituzionale (in passato ferme sotto i 100mila euro) nell’anno 2011 supereranno il milione di euro. In alcuni casi si tratta di piccoli importi (quasi offensivi) vista l’autorità a cui sono rivolte le attenzioni. Per esempio c’è una nota spese di 50 euro per un piccolo omaggio al Capo dello Stato (“regalo istituzionale in occasione del decennale delle agenzie fiscali”, scontrino 21 marzo 2011) che appare quasi irriguardoso visti gli importi dei pranzi alla Bottega di Montecitorio o da Filippo La Mantia della direttrice dell’Agenzia. In altri casi invece le note spese difficilmente si giustificano in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti. La legge del 2001 che ha imposto lo spoil system impone a Mario Monti di confermare i direttori delle agenzie fiscali entro 90 giorni. Proprio all’Agenzia diretta da Miss Alemanno, ribattezzata miss Alé-magno dopo la pubblicazione dell’articolo del Fatto sui suoi pranzi, il premier ha affidato la delicata missione di revisionare le rendite sulle quali tutti gli italiani pagano le tasse immobiliari. Prima di fare la sua scelta sarà bene che il presidente del consiglio verifichi bene come l’Agenzia sta usando la sua autonomia di spesa.
Nelle centinaia di pagine ci sono decine di ricevute per pranzi nei migliori ristoranti di Roma. Quelle richieste dall’area comunicazione riportano quasi sempre i nomi dei commensali. Spesso sono giornalisti invitati a pranzo dall’ufficio stampa dell’Agenzia e che magari non sapevano nemmeno di essere ospiti dello Stato. Invece nelle sue note spese il direttore dell’Agenzia del Territorio spesso non spiega con chi ha mangiato e soprattutto perché ha pagato con i nostri soldi.
Il direttore della comunicazione, che ha firmato molte ricevute, attestandone quindi la finalità pubblica, è un subordinato della direttrice si chiama Mario Occhi. Contattato dal Fatto Quotidiano, spiega così la sua firma a favore della Alemanno: “Il direttore mi comunica le spese e i commensali e io sottoscrivo le note perché vi ravviso le esigenze istituzionali”.
Non è chiaro se Occhi ogni volta si faccia dire da Miss Alemanno il nome del commensale, senza riportarlo nella nota su richiesta del suo capo. Una cosa però è certa: se è comprensibile che i giornalisti investigativi o gli agenti segreti non indichino i commensali nelle loro note spese, non si comprende tanto mistero per Gabriella Alemanno che dirige non la Cia o Report ma il Catasto, che dovrebbe essere il tempio della trasparenza.
Inoltre lasciano perplessi le sponsorizzazioni di notevole importo ai convegni ai quali Gabriella Alemanno parla nella veste di oratrice. Le spese per Cortinaincontra (42mila euro) o per il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione (51mila euro) sono utili all’Agenzia o al suo direttore? Nelle due manifestazioni Gabriella Alemanno, come era previsto nell’accordo della sponsorizzazione, ha potuto parlare dal palco. A Cortina l’Agenzia del Territorio ha pagato la cena persino ad operatori privati dell’Ance e di Scenari immobiliari e pure a un sindaco che per puro caso è anche il fratello del direttore, Gianni Alemanno. Se Gabriella Alemanno non avesse pagato con i soldi pubblici 42mila euro alla manifestazione di Enrico Cisnetto, sarebbe mai stata intervistata da Vittorio Feltri davanti alle signore ingioiellate? Se non avesse pagato di tasca sua la cena da 800 euro al fratello e agli imprenditori privati del settore, sarebbe stata trattata da tutti come una regina del mattone? Se non avesse speso altri 50mila euro per finanziare il meeting di Rimini le avrebbero dato tanto spazio? Se non pagasse 22mila e 800 euro alla Adn Kronos Comunicazione per “supporto informativo multimediale” l’agenzia di stampa di Pippo Marra la tratterebbe così bene?
Poi ci sono le spese spicciole. Sorvoliamo sulla destinazione del Blackberry da 589 euro, sull’Iphone 4 da 32 gb pagato 800 euro, comprensivo di “bumper”, o sull’abbonamento Sky, intestato a una persona fisica (Cristiana Pattumelli, responsabile direzione pianificazione e controllo) anche se usato nei locali dell’Agenzia, ma era davvero necessario spendere 21mila e 630 euro per 7mila, ripetiamo 7mila calendari da parete e 11mila, ripetiamo 11 mila calendari da tavolo?
Anche le fatture dei gioiellieri non ispirano sobrietà. Alla gioielleria Peroso di via Sistina a Roma sono state comprate le celeberrime uova di struzzo con incisa sopra una mappa catastale (orrore) che secondo l’Agenzia del Territorio sarebbero finite ad autorità straniere. Ma al Fatto risulta che una sia andata a un generale della Finanza. Che senso ha? E poi da Peroso sono state comprate altre cose superflue: “5 gemelli in argento e 2 bracciali in pietre dure” per 444 euro il 20 luglio del 2011, come da nota spese sottoscritta dal responsabile comunicazione dell’Agenzia Mario Occhi e poi “una scatola portaorologi in legno pregiato, 10 cornici in metallo, 5 collane in pietre dure” più un “uovo personalizzato” sul tipo delle 30 “uova di struzzo decorate e personalizzate secondo vs indicazioni” che erano state acquistate il 30 novembre 2010 per 3240 euro come da fattura ormai celebre grazie alla conferenza stampa di fine anno.
Non basta. Sempre da Peroso un ignoto funzionario dell’Agenzia compra il 20 aprile del 2010 una “sciarpa in seta con perle”, evidentemente false, visto il prezzo, e “due scatole in radica con targhette personalizzate con vostri loghi” prezzo totale 876 euro. E poi ancora altri “1226 euro per i vassoi personalizzati con il logo”. Davvero è così importante questo logo dell’Agenzia da giustificare queste spese?
Poi ci sono le spese per i servizi resi dalla “Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia” di Roma. Per esempio il 7 luglio l’Agenzia paga al Centro Sperimentale 29mila e 250 euro e il 17 febbraio del 2011 altri 21mila e 470 euro. C’è la fattura da 20 mila euro per la società Comtact che ha fornito “servizi e forniture” per un workshop tenutosi a Roma il 4 maggio scorso. E poi ci sono i 48mila per la mostra sul 150esimo dell’Unità d’Italia e altri 24mila euro per la mostra “Un tesoro ritrovato” a Palazzo Litta a Milano il 18 luglio 2010. Soldi destinati all’immancabile società Comunicare organizzando che – dicono all’Agenzia – sarebbero stati rimborsati dagli sponsor.
Ci sono poi molte migliaia di euro pagati per rinfreschi, aperitivi rinforzati, come quello fatturato dall’Harry’s bar (1200 euro) o quelli realizzati dalla Relais le Jardin e da Nicolai Ricevimenti. Tutto è finalizzato ad un’attività promozionale che stona con lo stato attuale delle casse pubbliche. Come gli 8mila euro spesi per le chiavette usb a forma di bracciale con il logo o le decine di migliaia di euro spese per partecipare a mostre e allestimenti vari tra Roma, Milano e Venezia. Spese che avrebbero senso se l’agenzia vendesse servizi ai privati fatturando importi considerevoli in un regime di concorrenza. Ma che non trovano giustificazione nella sua attuale struttura e missione. Di tutte comunque la più inspiegabile è la fattura da 1296 euro pagata alla signora Maria Bonaldo, una grossista di vetro pregiato di Mestre più nota come presidente della Federazione Tabaccai del Veneto. Probabilmente in tale veste avrà conosciuto Gabriella Alemanno quando era vicedirettore generale dei Monopoli di Stato. Tra tanti grossisti di vetro perché l’Agenzia ha deciso di comprare proprio dal suo negozio 12 bicchieri artistici soffiati? E soprattutto a chi sono finiti? Restiamo in attesa di risposte.
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Cronaca
Dai 7mila calendari alle cene da 800 euro
La lista completa delle spese del Catasto
Ovviamente, per permettere non solo al presidente Monti ma a tutti i lettori di farsi un’idea, abbiamo pensato di pubblicare sul fattoquotidiano.it tutte le note spese in nostro possesso. Sono centinaia di pagine, d’altronde, complessivamente, le spese di rappresentanza e di comunicazione istituzionale (in passato ferme sotto i 100mila euro) nell’anno 2011 supereranno il milione di euro. In alcuni casi si tratta di piccoli importi (quasi offensivi) vista l’autorità a cui sono rivolte le attenzioni. Per esempio c’è una nota spese di 50 euro per un piccolo omaggio al Capo dello Stato (“regalo istituzionale in occasione del decennale delle agenzie fiscali”, scontrino 21 marzo 2011) che appare quasi irriguardoso visti gli importi dei pranzi alla Bottega di Montecitorio o da Filippo La Mantia della direttrice dell’Agenzia. In altri casi invece le note spese difficilmente si giustificano in un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti. La legge del 2001 che ha imposto lo spoil system impone a Mario Monti di confermare i direttori delle agenzie fiscali entro 90 giorni. Proprio all’Agenzia diretta da Miss Alemanno, ribattezzata miss Alé-magno dopo la pubblicazione dell’articolo del Fatto sui suoi pranzi, il premier ha affidato la delicata missione di revisionare le rendite sulle quali tutti gli italiani pagano le tasse immobiliari. Prima di fare la sua scelta sarà bene che il presidente del consiglio verifichi bene come l’Agenzia sta usando la sua autonomia di spesa.
Nelle centinaia di pagine ci sono decine di ricevute per pranzi nei migliori ristoranti di Roma. Quelle richieste dall’area comunicazione riportano quasi sempre i nomi dei commensali. Spesso sono giornalisti invitati a pranzo dall’ufficio stampa dell’Agenzia e che magari non sapevano nemmeno di essere ospiti dello Stato. Invece nelle sue note spese il direttore dell’Agenzia del Territorio spesso non spiega con chi ha mangiato e soprattutto perché ha pagato con i nostri soldi.
Il direttore della comunicazione, che ha firmato molte ricevute, attestandone quindi la finalità pubblica, è un subordinato della direttrice si chiama Mario Occhi. Contattato dal Fatto Quotidiano, spiega così la sua firma a favore della Alemanno: “Il direttore mi comunica le spese e i commensali e io sottoscrivo le note perché vi ravviso le esigenze istituzionali”.
Non è chiaro se Occhi ogni volta si faccia dire da Miss Alemanno il nome del commensale, senza riportarlo nella nota su richiesta del suo capo. Una cosa però è certa: se è comprensibile che i giornalisti investigativi o gli agenti segreti non indichino i commensali nelle loro note spese, non si comprende tanto mistero per Gabriella Alemanno che dirige non la Cia o Report ma il Catasto, che dovrebbe essere il tempio della trasparenza.
Inoltre lasciano perplessi le sponsorizzazioni di notevole importo ai convegni ai quali Gabriella Alemanno parla nella veste di oratrice. Le spese per Cortinaincontra (42mila euro) o per il Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione (51mila euro) sono utili all’Agenzia o al suo direttore? Nelle due manifestazioni Gabriella Alemanno, come era previsto nell’accordo della sponsorizzazione, ha potuto parlare dal palco. A Cortina l’Agenzia del Territorio ha pagato la cena persino ad operatori privati dell’Ance e di Scenari immobiliari e pure a un sindaco che per puro caso è anche il fratello del direttore, Gianni Alemanno. Se Gabriella Alemanno non avesse pagato con i soldi pubblici 42mila euro alla manifestazione di Enrico Cisnetto, sarebbe mai stata intervistata da Vittorio Feltri davanti alle signore ingioiellate? Se non avesse pagato di tasca sua la cena da 800 euro al fratello e agli imprenditori privati del settore, sarebbe stata trattata da tutti come una regina del mattone? Se non avesse speso altri 50mila euro per finanziare il meeting di Rimini le avrebbero dato tanto spazio? Se non pagasse 22mila e 800 euro alla Adn Kronos Comunicazione per “supporto informativo multimediale” l’agenzia di stampa di Pippo Marra la tratterebbe così bene?
Poi ci sono le spese spicciole. Sorvoliamo sulla destinazione del Blackberry da 589 euro, sull’Iphone 4 da 32 gb pagato 800 euro, comprensivo di “bumper”, o sull’abbonamento Sky, intestato a una persona fisica (Cristiana Pattumelli, responsabile direzione pianificazione e controllo) anche se usato nei locali dell’Agenzia, ma era davvero necessario spendere 21mila e 630 euro per 7mila, ripetiamo 7mila calendari da parete e 11mila, ripetiamo 11 mila calendari da tavolo?
Anche le fatture dei gioiellieri non ispirano sobrietà. Alla gioielleria Peroso di via Sistina a Roma sono state comprate le celeberrime uova di struzzo con incisa sopra una mappa catastale (orrore) che secondo l’Agenzia del Territorio sarebbero finite ad autorità straniere. Ma al Fatto risulta che una sia andata a un generale della Finanza. Che senso ha? E poi da Peroso sono state comprate altre cose superflue: “5 gemelli in argento e 2 bracciali in pietre dure” per 444 euro il 20 luglio del 2011, come da nota spese sottoscritta dal responsabile comunicazione dell’Agenzia Mario Occhi e poi “una scatola portaorologi in legno pregiato, 10 cornici in metallo, 5 collane in pietre dure” più un “uovo personalizzato” sul tipo delle 30 “uova di struzzo decorate e personalizzate secondo vs indicazioni” che erano state acquistate il 30 novembre 2010 per 3240 euro come da fattura ormai celebre grazie alla conferenza stampa di fine anno.
Non basta. Sempre da Peroso un ignoto funzionario dell’Agenzia compra il 20 aprile del 2010 una “sciarpa in seta con perle”, evidentemente false, visto il prezzo, e “due scatole in radica con targhette personalizzate con vostri loghi” prezzo totale 876 euro. E poi ancora altri “1226 euro per i vassoi personalizzati con il logo”. Davvero è così importante questo logo dell’Agenzia da giustificare queste spese?
Poi ci sono le spese per i servizi resi dalla “Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia” di Roma. Per esempio il 7 luglio l’Agenzia paga al Centro Sperimentale 29mila e 250 euro e il 17 febbraio del 2011 altri 21mila e 470 euro. C’è la fattura da 20 mila euro per la società Comtact che ha fornito “servizi e forniture” per un workshop tenutosi a Roma il 4 maggio scorso. E poi ci sono i 48mila per la mostra sul 150esimo dell’Unità d’Italia e altri 24mila euro per la mostra “Un tesoro ritrovato” a Palazzo Litta a Milano il 18 luglio 2010. Soldi destinati all’immancabile società Comunicare organizzando che – dicono all’Agenzia – sarebbero stati rimborsati dagli sponsor.
Ci sono poi molte migliaia di euro pagati per rinfreschi, aperitivi rinforzati, come quello fatturato dall’Harry’s bar (1200 euro) o quelli realizzati dalla Relais le Jardin e da Nicolai Ricevimenti. Tutto è finalizzato ad un’attività promozionale che stona con lo stato attuale delle casse pubbliche. Come gli 8mila euro spesi per le chiavette usb a forma di bracciale con il logo o le decine di migliaia di euro spese per partecipare a mostre e allestimenti vari tra Roma, Milano e Venezia. Spese che avrebbero senso se l’agenzia vendesse servizi ai privati fatturando importi considerevoli in un regime di concorrenza. Ma che non trovano giustificazione nella sua attuale struttura e missione. Di tutte comunque la più inspiegabile è la fattura da 1296 euro pagata alla signora Maria Bonaldo, una grossista di vetro pregiato di Mestre più nota come presidente della Federazione Tabaccai del Veneto. Probabilmente in tale veste avrà conosciuto Gabriella Alemanno quando era vicedirettore generale dei Monopoli di Stato. Tra tanti grossisti di vetro perché l’Agenzia ha deciso di comprare proprio dal suo negozio 12 bicchieri artistici soffiati? E soprattutto a chi sono finiti? Restiamo in attesa di risposte.
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Il potere dei segreti
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Milano, 17 feb. (Adnkronos) - Luca Tomassini, ex rappresentante legale della Vetrya, che si era aggiudicata l'incarico per lo sviluppo dei servizi digital delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026, si è presentato in procura a Milano e si è riservato di tornare per spiegare alcuni aspetti dell'inchiesta per turbativa d'asta e corruzione. Accompagnato dal difensore Giordano Balossi, l'indagato ha interloquito con i titolari dell'indagine - l'aggiunta Tiziana Siciliano e coi pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis - e si è riservato su un possibile interrogatorio più approfondito. Confronto atteso a breve e comunque prima della scadenza del termine delle indagini che è previsto per metà marzo.
Tel Aviv, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di voler creare un'agenzia speciale per la "partenza volontaria" dei residenti di Gaza, dopo l'impegno del primo ministro a rispettare il piano del presidente americano di prendere il controllo del territorio palestinese e di sfollarne gli abitanti.
"Il ministro della Difesa Israel Katz ha tenuto una riunione oggi sulla partenza volontaria dei residenti di Gaza, dopo di che ha deciso di creare un'agenzia speciale per la partenza volontaria dei residenti di Gaza all'interno del Ministero della Difesa", si legge in una nota del ministero.
Almaty, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Sette persone sono rimaste intrappolate in una miniera di rame nel Kazakistan centrale a causa di un crollo. Lo hanno reso noto le autorità locali, aggiungendo che sono in corso le operazioni di soccorso. Secondo quanto riportato dai media kazaki, l'incidente è avvenuto a una profondità di circa 640 metri.
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Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Giorgia Meloni ha lasciato il vertice di Parigi senza alcuna dichiarazione all'uscita. Per il momento non c'è una valutazione in chiaro da parte della presidente del Consiglio. Ma a Roma, a Montecitorio, le opposizioni incalzano e chiedono alla premier di venire in aula a chiarire in Parlamento cosa sta accadendo e quale è la linea dell'Italia nello sconquasso provocato dalle mosse dell'amministrazione Trump in Europa e sul fronte del conflitto ucraino. Pd, Movimento 5 Stelle e Avs si fanno portatori della richiesta. I 5 Stelle chiedono comunicazioni in aula con un voto.
"La presidente Meloni deve venire in aula a riferire su quanto sta accadendo. Su quella -dice Nicola Fratoianni- che potrebbe diventare la road map per una pace, per un cessate il fuoco, per un accordo in Ucraina. Si annuncia a Riad l'incontro tra la delegazione americana e quella russa. Un incontro in cui l'Europa non esiste e penso che questo sia un problema di cui il Parlamento, tutto il Parlamento, dovrebbe discutere. Non c'è tempo da perdere".
A nome del Pd parla il responsabile Esteri, Peppe Provenzano: "Giorgia Meloni deve venire in Aula, perché siamo alla fine del mondo di ieri", esordisce. "Gli alleati che ci avevano aiutato a liberarci dall'abisso del nazifascismo, oggi spalleggiano gli estremisti di destra, nostalgici del nazismo, in Germania. L'idea di escludere l'Europa dal negoziato per la pace in Ucraina è un attacco diretto al nostro continente". Di fronte a tutto questo, incalzano i dem, la premier "deve dirci da che parte vuole stare". Provenzano richiama "l'improvvida solitaria presenza della premier alla cerimonia giuramento di Trump", modo per sottolineare un "rapporto privilegiato" con la nuova amministrazione. Ma "in pochi giorni si è aperta una voragine nell'Atlantico" E "l'Italia deve scegliere da che parte stare. Il governo deve dirci da che parte vuole stare. Se partecipare al rilancio di un necessario protagonismo dell'Europa o continuare a stare dalla parte di chi vuole picconare la nostra costruzione comune".
E se il Pd conferma la linea del supporto a Kiev insieme alla richiesta di uno sforzo diplomatico europeo, i 5 Stelle rivendicano di sostenere "da tempo che andava trovata una soluzione diplomatica". Fino "a pochi mesi fa la premier Meloni diceva che con Putin era inutile parlare. Mi chiedo se ora direbbe lo stesso anche a Trump. Vogliamo delle comunicazioni del governo sulle novità della situazione ucraina, e le vogliamo con voto. Vorremmo sentire almeno per una volta Giorgia Meloni. La aspettiamo''.
Sul punto è poi tornato anche il capogruppo M5S, Riccardo Ricciardi, quando tutta l'aula si è alzata per una standing ovation in solidarietà al presidente Sergio Mattarella per gli attacchi subiti da parte del governo russo. Ricciardi nel dare solidarietà sottolinea però che il passaggio fatto dal capo dello Stato a Marsiglia, "che sicuramente è stato male interpretato, è un passaggio che noi non avremmo fatto perché dà la leva alla narrazione che da più due anni si sta facendo in Italia e in Europa, che giustifica il continuo invio di armi per continuare una guerra che ora si rendono tutti conto dovrà arrivare a una trattativa".
A stretto giro la replica in aula del capogruppo Fdi, Galeazzo Bignami: "Sono maldestri i tentativi di qualcuno di aprire, anche su questo, una distinzione che non ha ragione d’essere perché ci sarà tempo e modo di poter discutere se la trattiva di pace” sull’Ucraina “si aprirà grazie magari all’invio delle brigate del reddito di cittadinanza o grazie al fatto che qualcuno è stato al fianco di Kiev, grazie alla postura di questo governo, in continuità anche rispetto a quando voi avevate votato a favore dell’invio di armi".
Riad, 7 feb. (Adnkronos/Afp) - La delegazione russa, tra cui il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, è arrivata in Arabia Saudita per colloqui di alto livello con funzionari statunitensi. Lo ha riferito la televisione di Stato russa.
Il canale di notizie Rossiya 24 ha mostrato i funzionari sbarcare da un aereo nella capitale saudita Riad. "La cosa principale è iniziare una vera normalizzazione delle relazioni tra noi e Washington", ha detto Ushakov a un giornalista dopo l'atterraggio.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "La Lega, da sempre sincera sostenitrice della pace, confida che in Europa prevalga il buonsenso, anche grazie all’azione di un governo italiano forte e compatto. Incomprensibili gli attacchi di certa sinistra contro il Presidente Trump, che in poche settimane ha fatto - per la pace e la stabilità dell’intero Occidente - più di Biden in anni interi. Dopo troppi morti è l’ora di voltare pagina: il nemico non è Trump ma chi non vuole mettere fine ai conflitti". Così fonti della Lega.
Milano, 17 feb. (Adnkronos) - Più di un sospetto. Non c'è solo una testimone, ma anche una telecamera dello stabile in cui è avvenuto il delitto che rischia di aggravare la posizione Raffaele Mascia, 21 anni, che sabato pomeriggio 15 febbraio avrebbe ucciso in una panetteria di piazza Gambara a Milano Ivan Disar e avrebbe ferito in modo grave un altro ucraino.
La telecamera posta sul retro del negozio lo mostra mentre si allontana con la pistola (non denunciata) presa, poco prima, sempre dal retro, per 'rispondere' a una banale discussione nata con i due clienti. Sono in quattro - la donna, i due amici e il presunto assassino - quando il 21enne avrebbe impugnato l'arma e sparato ripetutamente. Il padre del giovane era impegnato sul retro a scaldare delle pizze e non avrebbe visto nulla. Sull'omicidio, il fascicolo è affidato al pm Carlo Parodi, indaga la squadra Mobile.