Beppe Grillo non si unisce al coro di condanne agli attentati che si stanno susseguendo alle sedi di Equitalia e riflette: “Se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze”. L’invito arriva dal blog del comico ligure dove ironizza sul susseguirsi di attentati contro gli uffici di Equitalia osservando che “si può dire tranquillamente che stiano per sostituire i tradizionali botti di San Silvestro, con la differenza però che durano tutto l’anno”. Il fatto è, prosegue Grillo, che “un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l’ingiunzione ‘entro e non oltre’ non sa più cosa può succedergli. Non c’è umanità in tutto questo e neppure buon senso”. Il finale è un appello a Palazzo Chigi: “Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza”.
La prima a commentare le parole di Grillo è l’europarlamentare Debora Serracchiani (Pd) “è estremamente pericoloso associare gli attentati alle sedi di Equitalia a un giudizio di disumanità nei confronti del sistema esattoriale. Fomentare i sentimenti più torbidi e potenzialmente violenti per fare consenso è una tattica già sperimentata dalla Lega, ed evidentemente piace anche a Beppe Grillo. E’ un peccato, anche perchè l’ex comico si poteva ritagliare un ruolo più propositivo di quanto non sia – conclude – cavalcare banalmente il malcontento”. E sull’argomento s’è espresso anche il presidente di Equitalia, Attilio Befera: “Spero che i cittadini italiani, che sempre nei momenti di emergenza sono stati solidali e coesi, capiscano che è importante pagare le imposte e che gli imbecilli che mettono le bombe la smettano. Colpire i funzionari non ha senso logico”. E sulle dichiarazioni di Grillo ha dichiarato: “In un momento di difficoltà bisognerebbe avere tutti il massimo senso di responsabilità e occorrerebbe difendere gli uomini che fanno il loro dovere al servizio della collettività. Questa volta la battuta non fa ridere nessuno”. D’accordo con Grillo, invece, sembra essere Gianfranco Rotondi, membro dell’Ufficio politico del Pdl: “”Non sarà un comico, in questo caso Grillo, a darci la linea ma l’interrogativo che pone non è peregrino”.
Intanto proseguono le indagini della Digos della polizia di Foggia sull’ordigno fatto esplodere la notte del 31 dicembre davanti alla sede di Equitalia di via Portogallo. Uno o due “cipollone” forse anche da due chili che hanno provocato ingenti danni e la cui esplosione poteva avere conseguenze più gravi visto che una delle serrande degli uffici foggiani è stata scaraventata a una decina di metri di distanza. Al momento non c’è stata alcuna rivendicazione.