Anche Roberto Saviano si aggiunge alla lista dei critici del sindaco di Napoli Luigi de Magistris per il licenziamento di Raphael Rossi. Lo scrittore di Gomorra sceglie il social network Twitter per esprimere la sua perplessità: “Mi sarei aspettato più chiarezza sulla sostituzione di Rossi alla direzione dell’Asìa. Sulla questione rifiuti a Napoli non ci si può permettere zone d’ombra”. Le parole di Saviano arrivano il giorno dopo la convocazione di Rossi in Procura come persona informata sui fatti nell’ambito di un’inchiesta del pool coordinato dall’aggiunto Giovanni Melillo sulla gestione della raccolta della spazzatura a Napoli.
L’ex manager della municipalizzata dei rifiuti, la cui audizione era prevista ieri pomerigg io, sarà sentito soltanto nei prossimi giorni. Il fascicolo giudiziario è stato aperto nel 2010 ed è relativo ad intrecci tra politici e imprenditori nell’ambito dei subappalti per la raccolta dell’immondizia, e sulle pressioni clientelari esercitate da alcuni amministratori pubblici per effettuare alcune assunzioni nelle ditte subappaltatrici. In questo filone è finita anche la vicenda del danneggiamento dei mezzi di Enerambiente che rallentò la raccolta dei rifiuti e contribuì ad aggravare un’emergenza in corso. Ma – secondo il quotidiano ‘Il Mattino’ – Rossi potrebbe essere chiamato a rispondere anche a domande sull’assunzione di 23 lavoratori ex bacino Napoli 5 in Asìa, alla quale si sarebbe opposto e che secondo alcuni boatos potrebbe essere una delle cause del suo avvicendamento alla guida dell’azienda.
Rossi venne scelto da de Magistris sull’onda della fama di professionista onesto e incorruttibile. A Torino provarono ad allungargli una mazzetta di 200.000 euro per smetterla di opporsi, da membro del Cda della municipalizzata locale, all’acquisto di costosissimi macchinari che lui riteneva inutili. Lui denunciò tutto e fece rinviare a giudizio gli autori della tentata corruzione. L’ex pm di Why Not lo aveva già coinvolto in alcuni progetti durante la sua stagione di europarlamentare Idv. Poi la chiamata di Rossi all’ombra del Vesuvio per presiedere Asìa. Un’esperienza interrotta bruscamente dopo appena sei mesi. E senza una spiegazione convincente.
“A chi chiede maggiore chiarezza in merito all’avvicendamento di Rossi come presidente dell’Asia, specifico che non esiste alcuna zona d’ombra” replica in una nota de Magistris. “L’avvicendamento non è una revoca o un licenziamento. Si tratta di una scelta che rientra nella logica di quanti stanno lavorando, all’interno di una squadra, ad un cambiamento etico-politico generale, che rende importante la flessibilità nei ruoli affinchè le competenze e le capacità siano investite nell’ambito in cui c’è maggiore bisogno e maggiore urgenza per il bene della città. Come presidente dell’Asia, infatti, è stato nominato Raffaele Del Giudice, persona che si è contraddistinta nella lotta alle ecomafie, che conosce il territorio campano e che da sempre intrattiene rapporti con le associazioni di cittadini che operano nel settore dell’ambiente. Rossi, che ringrazio per il lavoro svolto in Asia e per i risultati raggiunti, resterà nella squadra: gli proporrò di far parte dell’Osservatorio sui rifiuti zero, come di una struttura di contrasto alla corruzione, ed avrà un ruolo che, per ragioni di opportunità, non si può ancora render noto ma che avrà a che fare con un settore strategico nell’ambito dell’etica e della trasparenza”.
In serata è arrivata anche la nota di Raphael Rossi. “Come annunciato nella conferenza stampa di lunedì 2, sono a disposizione della città di Napoli. Insieme al sindaco Luigi de Magistris stiamo valutando un nuovo ruolo e un nuovo progetto per proseguire sulla strada dell’etica e del cambiamento Confermo che continuiamo insieme il lavoro per la ‘rivoluzione partenopeà che ha coinvolto tanti cittadini uniti in un sogno di miglioramento”. E ancora: “Intendo attivarmi, con il mio gruppo di lavoro, per dare continuità, anche a livello nazionale, al laboratorio di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza che si sta realizzando a Napoli”, aggiunge Rossi, che si dice sicuro “che il nuovo presidente di Asia Raffaele Del Giudice, al mio fianco in questi mesi, darà seguito agli impegni di trasparenza e crescita che hanno segnato il mio lavoro alla guida dell’azienda”.