Ci sono settori che non conoscono crisi. Poco meno di 100 mila euro di soldi pubblici sono stati spesi per comprare centinaia di ombrelli, orologi e giubbotti. E cento fiaschette con due bicchieri. Sono solo alcuni degli oggetti acquistati dalla Direzione centrale della Polizia criminale per essere usati come “regalistica istituzionale”. Il Direttore della Criminalpol è il vicecapo della Polizia, Francesco Cirillo, lo stesso che la scorsa settimana si è schierato contro il ministro della Giustizia Severino sulla possibilità di utilizzare le celle di sicurezza delle Questure per svuotare le carceri e che in commissione Giustizia al Senato ha lanciato l’allarme sulla mancanza di 27 mila uomini proprio tra gli addetti alla sicurezza.
A fornire la lunga teoria di gadget, una sola ditta: la Airone srl, con sede a Pescantina, vicino Verona. Nessun bando di gara pubblico, visto che fino a 140 mila euro si può agire tramite una semplice raccolta di preventivi. A mettere nero su bianco gli acquisti, il 27 dicembre, è proprio la Direzione centrale, che si rivolge alla Airone srl: “L’offerta di codesta ditta, datata 1 ° dicembre 2011, è stata accettata”. Via libera quindi a un esborso complessivo di 97. 101, 41 euro (80 mila + Iva). Una cifra inserita nel capitolo di spesa 2642, che nel bilancio del ministero dell’Interno corrisponde alla voce “Spese per l’organizzazione e il funzionamento della rete degli esperti per la sicurezza”. Difficile capire cosa c’entrino con “l’organizzazione degli esperti” gli orologi forniti dalla Airone. “Quel capitolo di spesa è generale – rispondono dal Viminale– da lì si provvede per le esigenze degli ufficiali di collegamento”. Cioè tutti quei funzionari di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno relazioni diplomatiche in giro per il mondo e che, per abitudine consolidata, distribuiscono gadget con i loghi dell’Interpol. Souvenir d’Italie.
Gli oggetti sono elencati con dovizia di dettagli. Si inizia con 75 orologi da polso, “con cassa in acciaio lucido e cinturino in pelle, completi di personalizzazione a 1 colore, al prezzo di 57, 80 euro cadauno”. E si continua con altre centinaia di cronometri, da polso e da parete, di varie forme e prezzi (ce ne sono persino 75 che costano appena 15, 80 euro). Poi si passa alle borse: anche in questo caso, acquistate in centinaia di esemplari. Le più costose sono le 50 “borse bowling in pvc, con tracolla regolabile e sganciabile, complete di stampa a 1 colore”. Ognuna verrà pagata 15 euro e 80. C’è spazio anche per cento zainetti monospalla (4 euro e 75 ciascuno) e per 400 ombrelli: 200 in poliestere con manico in legno, da 5, 70 euro ognuno, e altri 200 “con aste in fibra di vetro, antivento”. Più pregiati, visto il prezzo: 16, 70 a modello. Amplissima la parte del vestiario, con un nugolo di t-shirt e polo, e una robusta quantità di giubbotti, giacconi e felpe. I più ambiti dovrebbero essere i 110 giubbini in nylon, “con trattamento in teflon, imbottitura in soft poliestere e cappuccio con pelliccia, staccabile”. Prezzo, 34 euro e 50 ciascuno. Ordinati anche mille scaldacollo “in pile con stampa” e 1200 cuffie in acrilico con tanto di ricamo. Non manca la cancelleria, dove spiccano i cento “design container, in resina opaca all’esterno e lucida all’interno, completi di 30 matite, con personalizzazione”.
Doni di classe, da 38,98 euro ciascuno. Ma la voce più curiosa del lungo elenco è rappresentata dalle cento fiaschette con due bicchieri “in acciaio inossidabile”. Ognuna, “confezionata in scatola regalo, completa di incisione laser”, al prezzo di 9, 90 euro. Il documento precisa: “A completamento di quanto contenuto nel preventivo, resta inteso che la società dovrà effettuare la fornitura entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricevimento del presente ordine”.
di Luca De Carolis e Silvia D’Onghia
Da il Fatto Quotidiano dell’11 gennaio 2012