Belluscone, una storia siciliana. Il film su re Silvio con Dell’Utri protagonista (trailer)
Presentati ieri sera al Lumiere di Bologna cinque minuti della docufiction di Franco Maresco, il padre di Cinico Tv. Il film risale alle radici del legame tra l'ex premier e la Sicilia, vera roccaforte del suo consenso. Una produzione indipendente che chiede ai futuri spettatori un aiuto finanziario per concludersi: c/c Comitato A Silvio dalla Sicilia con Amore - Unicredit, Agenzia Roma San Pantaleo; IBAN: IT32W0200805022000101752854
Era il 1994, quando un seminudo e obeso Paviglianiti si lasciava andare a un’implacabile serie di peti per celebrare l’entrata in politica del Cavaliere. A quasi vent’anni di distanza, il bersaglio e il protagonista della satira di Franco Maresco è ancora lui, Silvio Berlusconi.
InBelluscone. Una storia siciliana s’intrecciano fiction e inchiesta, andando alle radici del rapporto tra l’ex premier e la Sicilia, vera roccaforte del consenso berlusconiano e a lungo sorgente di voti. Un legame che parte da lontano e che acquista forza nel tempo. A modo suo “una storia d’amore”, tratteggiata con i toni tragicomici che da sempre costituiscono la cifra stilistica del padre di Cinico Tv.
“Il nostro viaggio parte dagli anni Settanta – spiega il regista – ripercorre gli anni Ottanta, quelli dell’esplosione delle tv private, poi l’entrata in politica, per arrivare infine ai giorni nostri, alla totale decadenza fisica e morale”. A fare da sfondo l’immagine di una Sicilia desolante e surreale, componente imprescindibile dei lavori di Maresco: “Noi non dobbiamo chiederci cosa ha fatto Berlusconi per la Sicilia, ma cosa sarebbe Berlusconi senza questa terra. E la risposta è niente” .
Insieme a episodi in bianco e nero creati alla maniera di Cinico Tv (andati in onda su Rai3 dal 1991 al 1996), nel film compaiono diverse interviste ai protagonisti della storia siciliana dell’ex premier degli ultimi decenni. Giornalisti, magistrati, politici e addirittura pentiti ripercorrono l’ascesa e l’epilogo di Berlusconi e del berlusconismo. Tra loro anche il senatore Marcello Dell’Utri, tra i più stretti collaboratori del Cavaliere di Arcore, condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa: “Comincia raccontando della Bacigalupo, la squadra di Palermo di cui è stato direttore sportivo negli anni Sessanta e in cui giocò anche il procuratore Pietro Grasso. Ma poi il discorso finisce ovviamente su altri lidi: i rapporti con Mangano, l’amicizia con Silvio Berlusconi, Forza Italia e i processi. Ha risposto a ogni domanda, anche a quelle sconfinate su terreni più astratti”.
Oltre a quella del senatore, Maresco ha raccolto, tra le altre, le testimonianze del magistrato Antonio Ingroia, del senatore Carmine Mancuso, di Gioacchino Genchi, del’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del giornalista Attilio Bolzoni e del leader di Forza del Sud Gianfranco Miccichè e del collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo. Il tutto incastrato in mezzo a frammenti e immagini di repertorio tratti dalle televisioni locali.
Mescolandosi e richiamandosi a vicenda, realtà e finzione contribuiscono a disegnare lo stesso scenario impietoso e grottesco, dove alla fine gli unici a salvarsi, a mantenere un briciolo di umanità, sono proprio i personaggi figli della fantasia di Maresco, “Più che a un docufiction mi piace pensare che assomigli a un B-movie di fantascienza, una sorta di “Invasione degli ultracorpi”, dove tra i replicanti non c’è solo Berlusconi ma anche tutti coloro che gli stanno intorno, a partire dai rappresentanti di una sinistra inetta e rivoltante”.
Chi con le dimissioni di Berlusconi e la caduta del suo governo ha tirato un sospiro di sollievo ha poco da consolarsi. “Il peggio deve ancora arrivare. Berlusconi lascia dietro di sé una generazione indifferente a tutto, composta da persone che si comportano come zombie”. Per questo, sostiene il regista, fare un film su Berlusconi oggi, mentre questo si trova sul viale del tramonto, vuol dire prendere consapevolezza di questi anni bui. “Siamo stati complici di uno schifo per 20 anni, troppo semplice ora rimuovere e cancellare tutto”.
Franco Maresco ritorna solitario alla regia dopo Io sono Tony Scott – ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del mondo, allontanandosi forse definitivamente dal sodalizio con Daniele Ciprì, coinventore della striscia televisiva di Cinico Tv, nonché coregista de Lo zio Brooklyn (1995) e Totò che visse due volte (1998). Pellicole che all’epoca destarono scalpore per via dell’amplesso tra un contadino e un asina (scena ripetuta in entrambi i film) e in Totò… per blasfemia. Ma il quadro apocalittico e surreale, di questa desolata e violentata Sicilia, oramai priva di ogni dio ed etica, sembra calzare a pennello con il nuovo affresco intitolato, con inflessione strascinata, Belluscone.
Prodotto da Rean Mazzone, scritto da Franco Maresco insieme a Claudia Uzzo, con l’aiuto del giornalista Giuseppe Lo Bianco, e con la fotografia curata da Luca Bigazzi, prima di arrivare nelle sale il film deve ancora essere ultimato. “Abbiamo iniziato a girare la scorsa primavera, grazie alle risorse messe a disposizione da un gruppo di palermitani illuminati che fanno capo all’avvocato Fausto Maria Amato. Ma ora dobbiamo raccogliere ancora 250 mila euro per riuscire a concludere il lavoro”. Per questo ieri la Cineteca di Bologna ha proiettato in anteprima un primissimo estratto di cinque minuti, rilanciando la sottoscrizione popolare per portare a compimento l’opera del regista siciliano (si può mandare un contributo sul conto intestato al Comitato “A Silvio… dalla Sicilia con Amore” – Banca Unicredit, Agenzia Roma San Pantaleo – 36011; IBAN: IT32W0200805022000101752854)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".
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Emilia Romagna
Belluscone, una storia siciliana. Il film su re Silvio con Dell’Utri protagonista (trailer)
Presentati ieri sera al Lumiere di Bologna cinque minuti della docufiction di Franco Maresco, il padre di Cinico Tv. Il film risale alle radici del legame tra l'ex premier e la Sicilia, vera roccaforte del suo consenso. Una produzione indipendente che chiede ai futuri spettatori un aiuto finanziario per concludersi: c/c Comitato A Silvio dalla Sicilia con Amore - Unicredit, Agenzia Roma San Pantaleo; IBAN: IT32W0200805022000101752854
In Belluscone. Una storia siciliana s’intrecciano fiction e inchiesta, andando alle radici del rapporto tra l’ex premier e la Sicilia, vera roccaforte del consenso berlusconiano e a lungo sorgente di voti. Un legame che parte da lontano e che acquista forza nel tempo. A modo suo “una storia d’amore”, tratteggiata con i toni tragicomici che da sempre costituiscono la cifra stilistica del padre di Cinico Tv.
“Il nostro viaggio parte dagli anni Settanta – spiega il regista – ripercorre gli anni Ottanta, quelli dell’esplosione delle tv private, poi l’entrata in politica, per arrivare infine ai giorni nostri, alla totale decadenza fisica e morale”. A fare da sfondo l’immagine di una Sicilia desolante e surreale, componente imprescindibile dei lavori di Maresco: “Noi non dobbiamo chiederci cosa ha fatto Berlusconi per la Sicilia, ma cosa sarebbe Berlusconi senza questa terra. E la risposta è niente” .
Insieme a episodi in bianco e nero creati alla maniera di Cinico Tv (andati in onda su Rai3 dal 1991 al 1996), nel film compaiono diverse interviste ai protagonisti della storia siciliana dell’ex premier degli ultimi decenni. Giornalisti, magistrati, politici e addirittura pentiti ripercorrono l’ascesa e l’epilogo di Berlusconi e del berlusconismo. Tra loro anche il senatore Marcello Dell’Utri, tra i più stretti collaboratori del Cavaliere di Arcore, condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa: “Comincia raccontando della Bacigalupo, la squadra di Palermo di cui è stato direttore sportivo negli anni Sessanta e in cui giocò anche il procuratore Pietro Grasso. Ma poi il discorso finisce ovviamente su altri lidi: i rapporti con Mangano, l’amicizia con Silvio Berlusconi, Forza Italia e i processi. Ha risposto a ogni domanda, anche a quelle sconfinate su terreni più astratti”.
Oltre a quella del senatore, Maresco ha raccolto, tra le altre, le testimonianze del magistrato Antonio Ingroia, del senatore Carmine Mancuso, di Gioacchino Genchi, del’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del giornalista Attilio Bolzoni e del leader di Forza del Sud Gianfranco Miccichè e del collaboratore di giustizia Francesco Di Carlo. Il tutto incastrato in mezzo a frammenti e immagini di repertorio tratti dalle televisioni locali.
Mescolandosi e richiamandosi a vicenda, realtà e finzione contribuiscono a disegnare lo stesso scenario impietoso e grottesco, dove alla fine gli unici a salvarsi, a mantenere un briciolo di umanità, sono proprio i personaggi figli della fantasia di Maresco, “Più che a un docufiction mi piace pensare che assomigli a un B-movie di fantascienza, una sorta di “Invasione degli ultracorpi”, dove tra i replicanti non c’è solo Berlusconi ma anche tutti coloro che gli stanno intorno, a partire dai rappresentanti di una sinistra inetta e rivoltante”.
Chi con le dimissioni di Berlusconi e la caduta del suo governo ha tirato un sospiro di sollievo ha poco da consolarsi. “Il peggio deve ancora arrivare. Berlusconi lascia dietro di sé una generazione indifferente a tutto, composta da persone che si comportano come zombie”. Per questo, sostiene il regista, fare un film su Berlusconi oggi, mentre questo si trova sul viale del tramonto, vuol dire prendere consapevolezza di questi anni bui. “Siamo stati complici di uno schifo per 20 anni, troppo semplice ora rimuovere e cancellare tutto”.
Franco Maresco ritorna solitario alla regia dopo Io sono Tony Scott – ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del mondo, allontanandosi forse definitivamente dal sodalizio con Daniele Ciprì, coinventore della striscia televisiva di Cinico Tv, nonché coregista de Lo zio Brooklyn (1995) e Totò che visse due volte (1998). Pellicole che all’epoca destarono scalpore per via dell’amplesso tra un contadino e un asina (scena ripetuta in entrambi i film) e in Totò… per blasfemia. Ma il quadro apocalittico e surreale, di questa desolata e violentata Sicilia, oramai priva di ogni dio ed etica, sembra calzare a pennello con il nuovo affresco intitolato, con inflessione strascinata, Belluscone.
Prodotto da Rean Mazzone, scritto da Franco Maresco insieme a Claudia Uzzo, con l’aiuto del giornalista Giuseppe Lo Bianco, e con la fotografia curata da Luca Bigazzi, prima di arrivare nelle sale il film deve ancora essere ultimato. “Abbiamo iniziato a girare la scorsa primavera, grazie alle risorse messe a disposizione da un gruppo di palermitani illuminati che fanno capo all’avvocato Fausto Maria Amato. Ma ora dobbiamo raccogliere ancora 250 mila euro per riuscire a concludere il lavoro”. Per questo ieri la Cineteca di Bologna ha proiettato in anteprima un primissimo estratto di cinque minuti, rilanciando la sottoscrizione popolare per portare a compimento l’opera del regista siciliano (si può mandare un contributo sul conto intestato al Comitato “A Silvio… dalla Sicilia con Amore” – Banca Unicredit, Agenzia Roma San Pantaleo – 36011; IBAN: IT32W0200805022000101752854)
di Giulia Zaccariello e Davide Turrini
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"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".