Sono riprese le ricerche dei 21 dispersi sulla Costa Concordia, dopo lo stop di ieri provocato da un’oscillazione dello scafo, che è ruotato spostando la prua di un metro. Mentre pochi minuti fa i carabinieri del Gis sono entrati nella cabina di Schettinos equestrando tutto quello che hanno trovato. Ma resta alta l’attenzione per possibili nuove oscillazioni della nave e per le condizioni meteorologiche. I dati registrati dagli strumenti sottomarini hanno infatti permesso di stabilire che sono possibili movimenti. Gli uomini dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera e della Marina tornano dunque a esplorare a breve le ricerche sia nella parte sommersa, sia in quella emersa della Concordia.
Viene ispezionato in particolare il ponte 4, in cui confluiscono i corridoi di evacuazione e dove si sospetta si possano trovare altri corpi. “A seguito delle valutazioni sulle condizioni di stabilità della nave conseguenti ai monitoraggi tecnici e alle verifiche ispettive effettuate nel corso della notte anche con l’impiego di apparecchiature ad altissima tecnologia – recita un comunicato dell’unità di crisi presieduta dal prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi – fornite dal Joint Research Center (Istituto della Commissione Europea con sede a Ispra), i responsabili operativi dei soccorsi ad Isola del Giglio hanno deciso la ripresa, a partire dalle 6, delle operazioni di ricerca e soccorso senza soluzione di continuità, salvo eventuali successive modifiche dell’assetto di stabilità rilevato”.
Intanto il comandante Francesco Schettino – sospeso questa mattina dal suo incarico in Costa Crociere – resta agli arresti domiciliari nella sua casa a Meta di Sorrento. La Procura di Grosseto aveva chiesto la custodia in carcere, ma il gip ha deciso diversamente. Nuove polemiche sulla sua condotta riguardano la presenza al suo fianco di una donna non registrata nella lista dei presenti, anche a ridosso del tragico naufragio della sere di venerdì 13 gennaio, ma il suo ruolo è ancora tutto da chiarire. I pm la stanno ancora cercando per interrogarla. Si tratta di Domnika Cemortan, 25enne. La donna, intervistata dalla tv moldava, ha ammesso di essere stata sulla nave e di essere una dipendente di Costa Crociere. La stessa compagnia ha diffuso una nota per comunicare che la donna era “regolarmente imbarcata”.
LA CRONACA ORA PER ORA
20.18 – Indagini su timone virato a dritta. Specifiche indagini sul timone della nave Costa Concordia sono state decise dagli inquirenti per ricostruire la manovra verso il Giglio e l’impatto contro lo scoglio. Secondo quanto appreso il timone fu completamente virato a dritta come se la nave, arrivando ad alta velocità, dovesse evitare l’ostacolo all’ultimo momento.
19.54 – Speleosub all’ingresso cabine equipaggio. Preceduti dai palombari del Comando subacquei e incursori della Marina militare che hanno aperto nuovi varchi lungo il relitto della Costa Concordia, questo pomeriggio due speleosub del Soccorso alpino e speleologico Veneto si sono nuovamente immersi all’interno della nave. Hanno perlustrato per 72 minuti corridoi e ambienti, dal centro verso prua, fino alla porta tagliafuoco che si apre sugli alloggi dell’equipaggio.“Siamo partiti alle 15.20, sempre in coppia con i palombari del Comsubin – racconta il coordinatore degli speleosub veneti Giuseppe Minciotti – abbiamo percorso corridoi dove la visibilità era accettabile, entrando in una cabina e altri ambienti interni”. Lungo il tragitto gli speleosub hanno srotolato una sagola, il ‘filo d’Ariannà, che permetterà ai sub che li seguiranno di ritrovare il percorso segnalato senza difficoltà.
18.56 – Sommozzatori a -18 metri
Una squadra di sommozzatori del Centro nazionale soccorso alpino speleologico è scesa stasera a -18 metri nel relitto di Costa Concordia per esaminare, tramite uno dei varchi aperti dai palombari del Gos della Marina, l’interno del relitto nel punto dove presumibilmente i naufraghi si sono raccolti per tentare la fuga.
18.30 – Individuato punto esatto dell’impatto sugli scogli
E’ stato individuato dai sommozzatori il punto esatto dell’impatto della nave con gli scogli la sera del 13 gennaio all’Isola del Giglio.
18.00 – Ipotesi tiranti per fissare la nave agli scogli
Gli esperti stanno studiando in queste ore l’ipotesi di fissare con dei tiranti la Costa Concordia agli scogli. Secondo quanto si apprende, sarebbe questa la soluzione individuata e attualmente al vaglio per impedire che il transatlantico possa sprofondare nel gradino sottostante a quello a cui lo scafo è appoggiato, con il rischio che il relitto si inabissi a 70 metri.
17.25 – Nuove ispezioni nella nave
“Abbiamo finito le operazioni per aprire i varchi e ora iniziano le operazioni vere e proprie”. Lo ha annunciato il tenente di vascello Alessandro Busonero. In sostanza sono stati aperti i varchi nel relitto della nave con microcariche di esplosivo, e ora i sub e i sommozzotari possono ispezionare il relitto della Costa Concordia. In particolare verrà ispezionato il ponte 4, a 18 metri di profondità, dove si sospetta ci possano essere dei corpi, in quanto in quel punto convergono i corridoi di evacuazione.
17.09 – Clini: Possibile norma per doppio scafo su navi passeggeri
“Stiamo valutando la possibilità di una norma applicabile in Italia, ma suggerita anche a livello internazionale” di prevedere il “doppio scafo” anche per le grandi navi passeggeri. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso dell’informativa del governo a Palazzo Madama sul naufragio della Costa Concordia. Il doppio scafo potrebbe esser previsto per le navi il cui “stoccaggio di carburanti” superi certi limiti. Gli incidenti “peggiori hanno riguardato navi passeggeri e non petroliere”.
17.03 – Clini, domani in cdm decreto su rotte pericolose
“Domani il Consiglio dei ministri approverà il decreto sulle rotte a rischio”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Corrado Clini durante l’informativa al Senato sul naufragio della nave Costa Concordia all’Isola del Giglio
16.28 – Allerta meteo della Protezione civile
“Si prevedono mareggiate sulle coste esposte” delle regioni occidentali italiane. Queste condizioni “interessano anche lo specchio di mare di fronte all’isola del Giglio, dove si trova incagliata la Concordia”. Lo afferma un’allerta della Protezione civile. Sull’area sono previsti “nella notte brevi rovesci e mare localmente molto mosso”.
15.30 – Gis entra nella cabina di Schettino e sequestra tutto. Fonti del Comando generale dei Carabinieri rivelano al ilfattoquotidiano.it che pochi minuti fa i Gis dell’Arma sono riusciti a entrare nella cabina di comando della nave e nell’alloggio privato del comandante. Hanno sequestrato tutte le apparecchiature elettroniche, i computer di bordo e quelli personali di Francesco Schettino e sono stati trasportati con grande riservatezza alla Procura di Grosseto che nelle prossime ore comincerà ad analizzarli. Quello che il Pubblico ministero vuole capire sono le fasi precedenti alla virata verso l’isola del Giglio, sulla quale ancora oggi esiste un cono d’ombra perché si conosce solo l’accaduto dall’impatto in poi.
15.19 – Indagini dei Carabinieri su ancoraggio della Concordia
Il nucleo subacqueo dei Carabinieri di Genova, su incarico della procura di Grosseto, ha ispezionato, secondo quanto si apprende, le ancore della Costa Concordia per verificare se sono state gettate quando la nave era in moto, come ha dichiarato il comandante Francesco Schettino, o quando la nave si era già fermata.
14.26 – Palombo: “Mi chiamarono per inchino. Dissi ‘ma che fate?'”
Circa 15 minuti prima dell’impatto con gli scogli, il maitre della Concordia Antonello Tievoli, “mi chiamo da un cellulare. Quando mi disse che era in plancia, che era al traverso del Giglio e che sarebbero passati un pò più vicino, rimasi allibito. Gli dissi ‘ma cosa fate, è inverno e non c’è nessuno”. Così l’ex comandante della Costa Mario Palombo racconta la telefonata con il maitre che “poi mi passò Schettino che brevemente mi salutò”.
14.10 – Costa Crociere: “Donna regolarmente imbarcata”
La donna che la sera del naufragio della Costa Concordia avrebbe cenato con il comandante Francesco Schettino si era “regolarmente imbarcata” sulla nave nel porto di Civitavecchia. Lo precisa la compagnia, che si dice “pronta a fornire alle autorità competenti identità della persona e numero di pratica del biglietto acquistato”.
13.48 – Iniziati i preparativi per “bonifica” della Costa Concordia
Personale della Smit Salvage sta approntando i materiali per iniziare la bonifica dei bunker della Costa Concordia, naufragata a pochi metri dalla costa dell’Isola del Giglio. “Le operazioni di bonifica – ha detto Jacopo Giliberti, portavoce del ministro per l’Ambiente Clini – con ogni probabilità comincerannò nella giornata di sabato” ma non è escluso che possano venire anticipate. Si attende infatti che terminino le operazioni di ricerca e soccorso per dare il via alla bonifica e al prelievo del carburante.
13.28 – Prima telefonata dalla Capitaneria alle 22.12: “Solo un blackout”
La prima telefonata tra la Capitaneria di porto di Livorno e la nave Costa Concordia è delle 22,12, l’impatto con gli scogli sarebbe avvenuto alle 21,45. La conversazione tra i due ufficiali, il primo della Capitaneria e l’altro che risponde da bordo nave, trasmessa da Sky tg24, dimostra come dalla Costa Concordia non siano arrivate informazioni precise. L’ufficiale della Capitaneria chiede:“Avete problemi a bordo?”. Dalla nave l’altro ufficiale risponde:“abbiamo un black out, stiamo verificando le condizioni”. Una frase che l’ufficiale della Costa Concordia continuerà a ripetere come un disco rotto rispondendo alle incalzanti domande della capitaneria. “Ci hanno chiamato i carabinieri – dice ancora l’ufficiale della Capitaneria – dicono di aver ricevuto la telefonata di un marinaio a bordo che ha detto di un soffitto caduto”. “Stiamo verificando le condizioni a bordo”, ripete dalla nave l’ufficiale. “Dicono che avete fatto indossare i giubbetti di salvataggio, è corretto?”, insiste la Capitaneria, e l’ufficiale dalla nave:“le ripeto, stiamo verificando le condizioni a bordo”.
13.25 – Arpat: “Non rilevati idrocarburi totali in acqua”
“Per il momento non risulta la presenza di idrocarburi totali”: è l’esito degli accertamenti condotti dall’Arpat di Grosseto nelle acque in cui è naufragata la Costa Concordia. I tecnici dell’Arpat, dopo l’ispezione visiva nei pressi del relitto, hanno effettuato cinque campionamenti in prossimità della nave a più al largo.
13.10 – Regione Toscana si costituirà parte offesa
La Regione Toscana si costituirà parte offesa nel procedimento penale contro i responsabili della tragedia del Giglio. Questo ai sensi dell’art. 90 del Codice di procedura penale, secondo cui è consentito alla Regione intervenire per la lesione degli interessi da essa tutelati in materia di protezione civile, trasporto marittimo per i servizi di continuità territoriale, infrastrutture portuali di interesse regionale. E’ quanto si legge in una nota della Regione Toscana.
13.08 – Avvocato Costa Crociere: “Non sappiamo di donne a bordo con Schettino”.
“Non lo so, e non mi risulta. Non ne abbiamo evidenza”: così un avvocato della compagnia Costa Crociere, Marco De Luca, fuori dalla Procura di Grosseto, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse vero che Schettino in plancia di comando era con una donna, la moldava Domnika Cemortan.
13.00 – Costa sospende Schettino
La Costa Crociere ha deciso di sospendere il comandante Schettino. La stessa compagnia ha reso noto che si dichiarerà parte offesa
12.55 – Identificate due delle 11 vittime accertate
Sono state identificate altre 2 vittime tra le salme ritrovate sulla Costa Concordia. Si tratta di Jeanne Gannard e di Pierre Gregoire, entrambi cittadini francesi. Lo rende noto l’unità di Crisi presieduta dal prefetto di Grosseto.
12.49 – Completato recupero della scatola nera della plancia
Completato dal Gis dei carabinieri il recupero di tutti i supporti informatici della plancia di comando della nave Costa Concordia, in particolare tutti gli hard-disk dei computer che costituiscono l’apparato informatico di supporto alla navigazione. Queste componenti più le prima già recuperate nei giorni scorsi formano la cosiddetta scatola nera, su cui si concentrano le attenzioni degli investigatori.
12.17 – Costa Crociere sta verificando la presenza della donna moldava sulla nave
Costa Crociere sta verificando le voci della presenza di una donna moldava vista in compagnia del comandante Schettino a bordo di Costa Concordia la sera del naufragio.
12.02 – Donna che era con Schettino era ex membro dell’equipaggio, faceva la traduttrice
La donna a bordo della Costa Concordia accanto al comandante Francesco Schettino al momento del naufragio, faceva parte fino a poco fa dell’equipaggio della nave. La giovane era in vacanza sulla Concordia, era il suo regalo di compleanno. La Cermotan è di origini moldave, ha il passaporto rumeno e vive a Bucarest. Ha detto di lavorare da 5 anni con la Costa e di fare la traduttrice; ha affermato anche di trovarsi con Schettino al momento dell’impatto della nave contro gli scogli. Nell’intervista alla tv moldava ha difeso senza esitazioni il comandante della Concordia: “Ha salvato più di 3 mila persone -ha detto riferendosi a Schettino- penso che abbia svolto un lavoro straordinario, lo pensa tutto l’equipaggio”. Gli inquirenti però stanno andando avanti, in quanto la Cemortan non sarebbe presente negli elenchi dei passeggeri e vogliono capire a che titolo la donna si trovasse a bordo della Costa Concordia. I pm di Grosseto vogliono ascoltarla per capire sia a che titolo fosse sulla nave, ma anche per avere informazioni più dettagliate sugli attimi in cui il transatlantico ha impattato sulle rocce.
11.47 – Dieci giorni per risultati tossicologici di Schettino. Saranno pronti entro una decina di giorni i risultati degli esami tossicologici disposti dalla procura di Grosseto per il comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino. Gli esami consistono nel prelievo di alcuni campioni biologici, tra cui capelli, frammenti di unghie e urine e vengono eseguiti dagli specialisti dell’Arma dei carabinieri. L’accertamento è stato disposto nell’ambito delle indagini e mira a chiarire se il comandante della nave fosse sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
10.40 – Tv moldava intervista donna che era con Schettino
Continuano le ricerche della giovane donna bionda vista in compagnia del comandante Francesco Schettino sul ponte di comando della Costa Concordia al momento del naufragio e nei minuti precedenti. Il suo nome sarebbe Domnika Cemortan, una donna moldava 25enne. Secondo la tv moldava era un membro dell’equipaggio e per questo aveva diritto a trovarsi con gli altri ufficiali sulla plancia di comando. Lei nell’intervista alla televisione del suo Paese si presenta come tale, dice di aver salvato molte persone e difende l’operato del comandante della Concordia. Secondo fonti giudiziarie, invece, non sarebbe presente negli elenchi dei passeggeri. I magistrati vogliono capire a che titolo si trovasse a bordo e la stanno cercando, per interrogarla.
10.30 – Procuratore Grosseto: “Schettino a casa può inquinare le indagini”
Secondo Francesco Verusio “è possibile che le indagini vengano inquinate dal fatto che Schettino sia a casa per conto suo. E poi – prosegue il procuratore di Grosseto – i fatti che abbiamo contestato sono gravi e prevedono pene severe: non credo che Schettino, per la personalità che abbiamo potuto vedere ad oggi, possa aspettare a casa sua una condanna così pesante”.
10.02 – Clini: “Almeno 2 settimane per svuotare serbatoio”
“E’ pronto il programma per cominciare lo svuotamento del carburante dai serbatoi, che però è condizionato dalle operazioni per il recupero dei dispersi: le operazioni non possono cominciare, prima che siano completate le altre”. E’ quanto ricorda il ministro per l’Ambiente, Corrado Clini, intervenendo al programma Rai ‘Radio anch’iò sulla vicenda del naufragio della nave Costa ‘Concordià davanti all’isola del Giglio. “Il programma – spiega Clini – prevede lo svuotamento progressivo dei serbatoi, ognuno dei quali deve essere ‘approcciatò separatamente dagli altri: il programma si dovrebbe completare non prima di due settimane dalla data di inizio e naturalmente speriamo che le condizioni climatiche rimangano almeno tali da non compromettere la posizione attuale della nave; altrimenti, il piano dovrebbe essere rivisto a seconda del suo posizionamento”.
10.00 – Palombari piazzano microcariche esplosive
I palombari del Gos della Marina Militare stanno per far esplodere altre microcariche sul relitto della Costa Concordia, arenata all’Isola del Giglio. Lo scopo è di aprire dei varchi nella parte immersa per arrivare a circa 18 metri di profondità, al ponte 4, dove sono stati trovati gli ultimi 5 cadaveri. Si ipotizza che lì ci possano essere altri corpi, perchè gli esperti ritengono che in quel punto confluiscano tutti i corridoi di evacuazione della nave.
9.44 – Cancellieri: “Rivisitare tutte le pratiche finora autorizzate”
“Occorre essere molto rigorosi, non lasciarsi trasportare da entusiasmi o dal fare favori, tenendo soprattutto conto del fatto che mettere a repentaglio la vita della gente è una enorme responsabilità”. Lo sottolinea il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri in collegamento con la trasmissione Rai ‘Radio anch’io’, dedicata alla vicenda del naufragio della nave Costa ‘Concordià all’isola del Giglio, a proposito della pratica del cosiddetto ‘inchinò delle navi nei pressi dei porti. Per garantire che tutto ciò non debba più accadere, la titolare del Viminale chiede “una rivisitazione di tutto quello che è stato finora autorizzato, senza demonizzare nessuno e mantenendo comunque presente che probabilmente, se tutti avessero fatto il loro dovere fino in fondo, quello che è successo non sarebbe accaduto”.
9.41 – Pm cercano donna che era con Schettino per interrogarla
Sulla plancia di comando, oltre al comandante Francesco Schettino e agli ufficiali, c’era una donna straniera, bionda, che che non farebbe parte dell’equipaggio e nemmeno sarebbe registrata fra i passeggeri. Potrebbe essere la stessa donna che fino alle 21.05 era a cena con il comandante. Schettino, in realtà durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip avrebbe detto che la donna in questione era ospite di un altro ufficiale ed era stata invitata in plancia ad assistere dalle vetrate del quadrato di comando allo spettacolo dell’isola del Giglio illuminata. Il nome della donna è stato messo a verbale da Schettino, ma non risulta nell’elenco dei passeggeri. Ora i pm vogliono ascoltare la ragazza. La sua presenza, insieme alla telefonata con il commodoro Mario Colombo a cui era dedicato ‘l’inchino’, potrebbe essere una delle cause della distrazione del comandante e degli ufficiali.
9.40 – Ministro Cancellieri: “Ci sono eroi di tutti i giorni”
La vicenda della Costa Concordia dimostra che “ci sono eroi di tutti i giorni, che in silenzio compiono il loro dovere, e penso ai vigili del fuoco, ai cittadini, alla capitaneria di porto”, ha detto il Ministro dell’interno, Annamaria Cancellieri, a Radio Anch’io. Sulla questione dell’inchino, il Ministro ha spiegato che “bisogna essere molto rigorosi se si mette a repentaglio la vita di tante persone”.
9.30 – Il procuratore Verusio: “Schettino non può aspettare a casa sua”
“No, non mi è proprio piaciuta la scarcerazione, non la condivido”. Il Procuratore Capo di Grosseto, Francesco Verusio, a Radio Anch’io, rilancia la posizione dell’accusa che chiede l’arresto per il Comandante Schettino. “Molto – ha aggiunto – ci potrà dire la scatola nera, dobbiamo estrarre i dati che ci potranno dire che cosa è avvenuto”. Al momento sono indagati solo “il comandate ed il primo ufficiale”. Quanto al pericolo di fuga, Verusio ha spiegato che Schettino “non credo possa aspettare a casa sua” lo svolgersi dell’inchiesta.
9.26 – Costa Crociere conferma i rimborsi
“Costa Crociere conferma che sta contattando tutti gli ospiti coinvolti nel triste incidente di Costa Concordia per assicurarsi sull’avvenuto rientro, sul loro stato di salute e per confermare loro il rimborso della crociera e di tutte le spese materiali ad essa collegate”. Lo comunica in una nota la stessa compagnia.
9.25 – Foschi (ad Costa) scrive a tutti i clienti: “Solo un errore umano, navi sicure”
“Ho il dovere di rendere conto a chi, come Lei, ha riposto in noi la propria fiducia”: inizia così la lettera che Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato della Costa Crociere, ha inviato a tutti coloro che, almeno per una volta, sono stati ospiti delle navi della compagnia. Nel messaggio il comandante Francesco Schettino non viene mai nominato, se non con un accenno indiretto al “drammatico evento straordinario, apparentemente causato da un unico errore umano, che non dovrà più ripetersi”. Al contrario, Foschi tiene a sottolineare gli “atti di eroismo di membri dell’equipaggio che hanno anteposto l’altrui salvezza alla propria”. Dopo aver sottolinaeato che “1.100 persone” di Costa sono impegnate in tutto il mondo nella gestione del post-naufrafgio, Foschi precisa anche che le lance di salvataggio a bordo delle navi “sono oggetto di scrupolose verifiche periodiche da parte del personale della nave e degli organismi di certificazione”.
8.43 – Il gruppo Carnival: “Completa assistenza a tutte le persone coinvolte”. Ma in Usa è polemica
La Carnival, il colosso statunitense che controlla Costa Crociere, si è impegnata a fornire assistenza a ogni passeggero e membro dell’equipaggio coinvolto nel naufragio della Concordia. “Vi do la mia personale assicurazione che ci prenderemo cura di ognuno dei nostri ospiti, membri dell’equipaggio e loro familiari coinvolti in questo tragico evento”, ha dichiarato in un comunicato l’amministratore delegato, Micky Arison. La Costa finora ha assistito passeggeri e membri dell’equipaggio per il ritorno a casa e ha avviato i rimborsi del costo della crociera e delle spese sostenute a bordo. Inoltre la compagnia ha fatto sapere che sta contattando ogni passeggero e membro dell’equipaggio per il rimborso delle proprietà personali lasciate sulla nave. Negli Usa ci sono state critiche per il ritardo con cui la Carnival ha affrontato il disastro e per la vaghezza delle rassicurazioni su come evitare simili incidenti in futuro. All’amministratore delegato Arison, proprietario della squadra di basket Nba dei Miami Heat, è stato rimproverato di non essersi recato personalmente in Italia.
8.21 – I primi superstiti indiani tornano in patria
Un primo gruppo degli oltre 200 indiani che si trovavano a bordo della Costa Concordia hanno raggiunto oggi New Delhi, ha riferito l’agenzia di stampa indiana Pti. Si tratta di 15 persone che erano impiegate in vari servizi a bordo della nave da crociera e che hanno ottenuto dalla compagnia armatrice biglietti aerei, cinque mesi di stipendio e assistenza per il rientro. Nel complesso, erano 202 i marinai indiani a bordo insieme a un turista connazionale. Tutti sono stati salvati meno uno, Russell Rebello, che è inserito nella lista dei dispersi. Il resto degli indiani, si è infine appreso, faranno rientro a New Delhi, Mumbai, Kilkata, Chennai e Hyderabad fra oggi e domani.