Mezzogiorno, infrastrutture, risanamento ambientale, edilizia abitativa e scolastica, più la conferma del finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione: sono cinque miliardi e mezzo di euro i fondi destinati alle opere pubbliche sbloccati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe), riunitosi oggi. A renderlo noto, un comunicato di Palazzo Chigi. Ecco, nel dettaglio, le cifre degli stanziamenti
Quasi 4 miliardi per le reti ferroviarie – Esprimendo parere positivo sullo schema di aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-11, il Cipe ha allocato 3,9 miliardi di euro di fondi aggiuntivi per il potenziamento ferroviario. Recepiti, in tal senso, tutti gli interventi inseriti nel Piano di Azione Coesione, tra cui gli assi ferroviari “Napoli-Bari-Lecce/Taranto” (790 milioni di euro), “Salerno-Reggio Calabria” (240 milioni), “Potenza-Foggia” (200 milioni). Il ministero dei Trasporti, inoltre, intende inserire la parte “servizi” nello stesso contratto. Il Cipe ha inoltre assegnato circa 1584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro).
Per il dissesto idrogeologico stanziati 680 milioni – Con la delibera “frane e versanti”, il Cipe ha finanziato con 679,7 milioni di euro (di cui 352 milioni messi a disposizione dalle Regioni sui Programmi attuativi regionali e 262 milioni attraverso i Programmi attuativi interregionali) quei territori del nostro Mezzogiorno colpiti da calamità naturali. In tal senso, saranno realizzati 518 interventi (la mappa della localizzazione degli interventi sarà disponibile sul sito della Presidenza del Consiglio) identificati tra il 2010 e il 2011 attraverso un processo di collaborazione tra le sette regioni del Sud interessate (Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), il ministero per l’Ambiente e la Coesione Territoriale. Sbloccati dal Cipe anche 39 milioni di euro per il Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo e 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare. Le assegnazioni di fondi per il dissesto idrogeologico sono state così ripartite: Basilicata 23,94 milioni, Calabria 198,9, Campania 184,45, Campania (Giugliano) 26,23, Molise 27, Puglia 175,56, Sardegna 25,85, Sicilia 12,75.
Per l’edilizia scolastica stanziati 556 milioni – La somma prevede il trasferimento di 456 milioni destinati a interventi di messa in sicurezza delle scuole di tutto il territorio nazionale (due terzi al Sud) così come definito nel Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche strutturali, negli edifici scolastici, già approvato in seno al tavolo tecnico istituito presso la Conferenza Stato-Regioni. Infine, fino a 100 milioni serviranno per la costruzione di nuovi plessi. In questo caso sarà possibile edificare strutture che siano all’avanguardia in termini di efficienza e consumo energetico, e che possano funzionare anche come centri di aggregazione per i cittadini. Per le università, invece, le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi, come era stato previsto dal Piano messo a punto dal ministro per Affari regionali e la coesione territoriale del precedente governo. I fondi saranno destinati a nuovi edifici per gli atenei, residenze per gli studenti e strutture per ‘incubatori di imprese’.
2,9 miliardi in cinque anni per 1689 nuovi alloggi – Il Cipe ha dato via libera al piano che prevede interventi di edilizia abitativa sociale e scolastica, inseriti negli accordi di programma tra Stato e Regioni, in particolare quelli con Calabria, Abruzzo e Lazio. Gli interventi destinati alla costruzione di residenze comportano, in totale, la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni di euro. Il Piano prevede una spesa complessiva di oltre 2,9 miliardi di euro (2,1 miliardi privati) nei prossimi cinque anni; per il 2012 prevista la realizzazione di parte degli interventi di recupero e ristrutturazione con una spesa stimata intorno ai 300 milioni di euro.
Via libera a rifinanziamento del Fondo sviluppo e coesione – Confermato l’impegno assunto dal Governo con gli enti locali il 17 gennaio, approvando delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione. Una prima delibera garantisce certezze sul finanziamento effettivo, riallocando i tagli per circa 10,5 miliardi stabiliti con diversi provvedimenti del precedente governo. Inoltre il Parlamento ha a suo tempo stanziato 2.800 milioni di euro, per ripristinare la copertura degli investimenti indifferibili. A valere sulle disponibilità residue dello stanziamento (2.360 milioni di euro) e della programmazione del Fondo antecedente al 2006 (416 milioni di euro) – è precisato nella nota – il Cipe ha assegnato circa 1.584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro), aiuti alle imprese agricole (64), contrasto del dissesto idrogeologico nel Centro Nord (130), interventi attuativi del piano carceri (122) e messa in sicurezza degli edifici scolatici (300), permettendo così di far ripartire i lavori in grado di generare spesa nel 2012. Il Cipe ha inoltre assegnato 675 milioni di euro a carico delle risorse regionali del Fondo Sviluppo e Coesione, a favore di interventi condivisi tra Stato e Regioni di contrasto del rischio idrogeologico relativo a frane e versanti nel Mezzogiorno. La spesa complessiva, pari a circa 750 milioni di euro grazie a pregresse disponibilità pari a 75 milioni di euro, sarà realizzata entro il 2015. Sempre a valere sulle risorse regionali del Fondo Sviluppo e Coesione in precedenza assegnate dal Cipe per l’università, la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno, sono stati individuati alcuni interventi in Campania (50 milioni di euro) e Calabria (26,1 milioni di euro). I nuovi interventi includono biblioteche, case dello studente, aule e laboratori e una nuova sede della Facoltà di Medicina dell’Università Federico II di Napoli nel quartiere Scampia nell’area pertinente alla Vela H, demolita nel 2002, nel quadro di un più ampio intervento di riqualificazione urbana e sociale del quartiere. Infine, è stata completata la programmazione regionale del FSC al Centro Nord, con la presa d’atto dei Programmi Attuativi Regionali/Provinciali del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, per un totale complessivo di 722 milioni di euro.
Sbloccati 792 milioni di euro per Metro C a Roma – Oggi il Cipe ha definitivamente approvato il quadro economico della tratta T3, S. Giovanni Colosseo, della linea C della metropolitana di Roma, per un importo di 792 milioni di euro a cui contribuiscono lo Stato per il 70%, Roma Capitale per il 18% e la Regione Lazio per il 12%. E’ quanto rende noto l’assessorato capitolino alla Mobilità, precisando che il soggetto aggiudicatore per la realizzazione della linea C, Roma Metropolitane srl, è ora in grado di cantierare i nuovi lavori della prima parte della tratta centrale il cui avvio è previsto per l’inizio del mese di marzo. Resta confermata invece al 30 giugno 2012 la fine dei lavori della tratta Monte Compatri-Pantano-Parco di Centocelle, la cui apertura all’esercizio e la conseguente gestione sarà affidata ad Atac. “Si tratta di un’opera che andrà ad impattare su un quadrante strategico di Roma – commenta l’assessore Antonello Aurigemma – e che avrà ripercussioni positive sulla mobilità dell’intera città. L’amministrazione capitolina prosegue il lavoro per dare finalmente a Roma quelle infrastrutture del trasporto pubblico attese per troppo tempo, in modo che venga colmato il gap esistente con le altre grandi capitali europee”.
Politica
Sud, infrastrutture, edilizia e risanamento ambientale: 5,5 miliardi per opere pubbliche
Quasi quattro miliardi per nuove reti ferroviarie, 680 milioni per il dissesto idrogeologico di sette regioni del Sud e inoltre fondi per Università, nuovi alloggi, Metro C di Roma e rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione
Quasi 4 miliardi per le reti ferroviarie – Esprimendo parere positivo sullo schema di aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-11, il Cipe ha allocato 3,9 miliardi di euro di fondi aggiuntivi per il potenziamento ferroviario. Recepiti, in tal senso, tutti gli interventi inseriti nel Piano di Azione Coesione, tra cui gli assi ferroviari “Napoli-Bari-Lecce/Taranto” (790 milioni di euro), “Salerno-Reggio Calabria” (240 milioni), “Potenza-Foggia” (200 milioni). Il ministero dei Trasporti, inoltre, intende inserire la parte “servizi” nello stesso contratto. Il Cipe ha inoltre assegnato circa 1584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro).
Per il dissesto idrogeologico stanziati 680 milioni – Con la delibera “frane e versanti”, il Cipe ha finanziato con 679,7 milioni di euro (di cui 352 milioni messi a disposizione dalle Regioni sui Programmi attuativi regionali e 262 milioni attraverso i Programmi attuativi interregionali) quei territori del nostro Mezzogiorno colpiti da calamità naturali. In tal senso, saranno realizzati 518 interventi (la mappa della localizzazione degli interventi sarà disponibile sul sito della Presidenza del Consiglio) identificati tra il 2010 e il 2011 attraverso un processo di collaborazione tra le sette regioni del Sud interessate (Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), il ministero per l’Ambiente e la Coesione Territoriale. Sbloccati dal Cipe anche 39 milioni di euro per il Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo e 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare. Le assegnazioni di fondi per il dissesto idrogeologico sono state così ripartite: Basilicata 23,94 milioni, Calabria 198,9, Campania 184,45, Campania (Giugliano) 26,23, Molise 27, Puglia 175,56, Sardegna 25,85, Sicilia 12,75.
Per l’edilizia scolastica stanziati 556 milioni – La somma prevede il trasferimento di 456 milioni destinati a interventi di messa in sicurezza delle scuole di tutto il territorio nazionale (due terzi al Sud) così come definito nel Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche strutturali, negli edifici scolastici, già approvato in seno al tavolo tecnico istituito presso la Conferenza Stato-Regioni. Infine, fino a 100 milioni serviranno per la costruzione di nuovi plessi. In questo caso sarà possibile edificare strutture che siano all’avanguardia in termini di efficienza e consumo energetico, e che possano funzionare anche come centri di aggregazione per i cittadini. Per le università, invece, le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi, come era stato previsto dal Piano messo a punto dal ministro per Affari regionali e la coesione territoriale del precedente governo. I fondi saranno destinati a nuovi edifici per gli atenei, residenze per gli studenti e strutture per ‘incubatori di imprese’.
2,9 miliardi in cinque anni per 1689 nuovi alloggi – Il Cipe ha dato via libera al piano che prevede interventi di edilizia abitativa sociale e scolastica, inseriti negli accordi di programma tra Stato e Regioni, in particolare quelli con Calabria, Abruzzo e Lazio. Gli interventi destinati alla costruzione di residenze comportano, in totale, la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni di euro. Il Piano prevede una spesa complessiva di oltre 2,9 miliardi di euro (2,1 miliardi privati) nei prossimi cinque anni; per il 2012 prevista la realizzazione di parte degli interventi di recupero e ristrutturazione con una spesa stimata intorno ai 300 milioni di euro.
Via libera a rifinanziamento del Fondo sviluppo e coesione – Confermato l’impegno assunto dal Governo con gli enti locali il 17 gennaio, approvando delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione. Una prima delibera garantisce certezze sul finanziamento effettivo, riallocando i tagli per circa 10,5 miliardi stabiliti con diversi provvedimenti del precedente governo. Inoltre il Parlamento ha a suo tempo stanziato 2.800 milioni di euro, per ripristinare la copertura degli investimenti indifferibili. A valere sulle disponibilità residue dello stanziamento (2.360 milioni di euro) e della programmazione del Fondo antecedente al 2006 (416 milioni di euro) – è precisato nella nota – il Cipe ha assegnato circa 1.584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro), aiuti alle imprese agricole (64), contrasto del dissesto idrogeologico nel Centro Nord (130), interventi attuativi del piano carceri (122) e messa in sicurezza degli edifici scolatici (300), permettendo così di far ripartire i lavori in grado di generare spesa nel 2012. Il Cipe ha inoltre assegnato 675 milioni di euro a carico delle risorse regionali del Fondo Sviluppo e Coesione, a favore di interventi condivisi tra Stato e Regioni di contrasto del rischio idrogeologico relativo a frane e versanti nel Mezzogiorno. La spesa complessiva, pari a circa 750 milioni di euro grazie a pregresse disponibilità pari a 75 milioni di euro, sarà realizzata entro il 2015. Sempre a valere sulle risorse regionali del Fondo Sviluppo e Coesione in precedenza assegnate dal Cipe per l’università, la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno, sono stati individuati alcuni interventi in Campania (50 milioni di euro) e Calabria (26,1 milioni di euro). I nuovi interventi includono biblioteche, case dello studente, aule e laboratori e una nuova sede della Facoltà di Medicina dell’Università Federico II di Napoli nel quartiere Scampia nell’area pertinente alla Vela H, demolita nel 2002, nel quadro di un più ampio intervento di riqualificazione urbana e sociale del quartiere. Infine, è stata completata la programmazione regionale del FSC al Centro Nord, con la presa d’atto dei Programmi Attuativi Regionali/Provinciali del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, per un totale complessivo di 722 milioni di euro.
Sbloccati 792 milioni di euro per Metro C a Roma – Oggi il Cipe ha definitivamente approvato il quadro economico della tratta T3, S. Giovanni Colosseo, della linea C della metropolitana di Roma, per un importo di 792 milioni di euro a cui contribuiscono lo Stato per il 70%, Roma Capitale per il 18% e la Regione Lazio per il 12%. E’ quanto rende noto l’assessorato capitolino alla Mobilità, precisando che il soggetto aggiudicatore per la realizzazione della linea C, Roma Metropolitane srl, è ora in grado di cantierare i nuovi lavori della prima parte della tratta centrale il cui avvio è previsto per l’inizio del mese di marzo. Resta confermata invece al 30 giugno 2012 la fine dei lavori della tratta Monte Compatri-Pantano-Parco di Centocelle, la cui apertura all’esercizio e la conseguente gestione sarà affidata ad Atac. “Si tratta di un’opera che andrà ad impattare su un quadrante strategico di Roma – commenta l’assessore Antonello Aurigemma – e che avrà ripercussioni positive sulla mobilità dell’intera città. L’amministrazione capitolina prosegue il lavoro per dare finalmente a Roma quelle infrastrutture del trasporto pubblico attese per troppo tempo, in modo che venga colmato il gap esistente con le altre grandi capitali europee”.
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La giornata e gli approfondimenti: alle 16 la riunione di redazione de ilFattoQuotidiano.it – DIRETTA
Doha, 13 mar. (Adnkronos) - In seguito alla visita in Qatar dell'inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff, è sul tavolo una nuova bozza per una proposta aggiornata di cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito al Jerusalem Post una fonte a conoscenza dei dettagli. Come parte dello schema proposto, Hamas rilascerebbe circa cinque ostaggi vivi e i corpi degli ostaggi morti. In cambio, Israele consentirebbe un cessate il fuoco di 50 giorni.
Durante questo periodo di tregua, che si concluderebbe il 20 aprile, si svolgerebbero discussioni in merito alla prosecuzione dell'accordo. La fonte ha dichiarato al Post di essere "ottimista sul fatto che si possa raggiungere un'intesa".
Roma, 13 mar. – (Adnkronos) - L’Intelligenza Artificiale può rivoluzionare il Trasporto Pubblico Locale. E' lo scenario emerso nel primo Workshop Nazionale organizzato da Asstra, l’associazione che riunisce 138 aziende del settore. L’evento ha visto la partecipazione di esperti e istituzioni, con contributi da Londra e San Francisco. Andrea Gibelli, presidente di Asstra, ha sottolineato il ruolo dell’IA nei veicoli autonomi, nella sicurezza stradale e nei servizi di TPL intelligenti: “L’integrazione tra mezzi pubblici e privati è l’obiettivo, ma serve una regolamentazione equilibrata”.
Tra le esperienze presentate, il Catenary Inspection System di FNM, un sistema basato sull'IA che consente di monitorare e anticipare guasti sulle linee elettrificate, riducendo i costi di manutenzione. Illustrati anche il Progetto IACC di Brescia Mobilità che grazie all'uso di chatbot e analisi dati, prevede una riduzione del 20% del carico di lavoro per il customer care , il Progetto Mercurio di Eav per l’analisi predittiva sulle ferrovie e le soluzioni di Amt Genova per l’efficienza delle fermate. Sul fronte della manutenzione, Tper Bologna ha illustrato l’uso dell’IA per ridurre i tempi di fermo dei veicoli, mentre TPL FVG ha mostrato il nuovo sistema CRM per migliorare la gestione delle richieste dei clienti. Focus anche sulla cybersicurezza con AC Transit di San Francisco e sulle implicazioni giuridiche dell’IA con esperti di diritto.
Il workshop si è chiuso con l’impegno di Asstra a tracciare una roadmap chiara per l’innovazione nel Tpl. “L’adozione dell’IA è fondamentale per intercettare il futuro e rispondere ai bisogni emergenti delle persone e delle città. Oggi dobbiamo decidere che aziende vogliamo essere in futuro", ha affermato Gibelli.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Riforestare. Per mitigare l’inquinamento atmosferico e acustico cittadino, incrementare la biodiversità, ridurre i consumi energetici e migliorare il paesaggio urbano e periurbano insieme alla qualità di vita degli abitanti. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), sostenuto da Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas, lancia il progetto 'RiforestAzione', dedicato alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano in 13 città metropolitane d’Italia (Torino, Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio di Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari) in cui risiedono più di 21 milioni di persone e la cui estensione complessiva è pari a oltre il 15% del territorio nazionale.
L’iniziativa, svelata oggi all’Orto Botanico di Roma alla presenza di istituzioni e partner, rientra nella Missione 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' (M2), Componente 'Tutela del territorio e della risorsa idrica' (C4), del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Quest’ultimo si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu (Ngeu).
Nel caso specifico, l’investimento per la 'tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano', dal valore di 210 milioni di euro, si propone di piantare 4,5 milioni di alberi e arbusti, creando 4.500 ettari di nuove foreste e trapiantando almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale, mediante un ampio programma di interventi, in grado di proteggere i processi ecologici correlati al funzionamento degli ecosistemi. Si tratta di un progetto altamente rilevante e coerente con il piano 'Eu forest strategy for 2030', dedicato al rafforzamento delle foreste continentali e che ambisce ad aggiungere 3 miliardi di alberi entro il 2030.
Il contributo di Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas al progetto del Mase 'RiforestAzione' si declina sotto forma di un supporto diretto alle attività per la sua promozione e comunicazione. Questo impegno si sviluppa attraverso molteplici azioni, a cominciare dalla creazione di una piattaforma digitale con contenuti informativi e di approfondimento sulle azioni di riqualificazione del verde urbano ed extraurbano, curata dalla società urban tech SuperUrbanity.
Oltre alla piattaforma, il progetto prevede la realizzazione di un percorso sul territorio nazionale che andrà a toccare nei prossimi due anni alcune delle città coinvolte nell’iniziativa per farla conoscere alle comunità locali, così come di un percorso didattico, in collaborazione con Fondazione Sylva, che farà tappa nelle scuole per diffondere la cultura ambientale e accrescere le competenze ecologiche dei più giovani.
In più, verrà strutturato un Osservatorio, con durata biennale, che andrà a monitorare l’evoluzione del rapporto tra italiani e verde urbano. A tal proposito, la centralità delle aree verdi è rimarcata dai dati raccolti nella prima ricerca dedicata al progetto 'RiforestAzione' del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato insieme a Nielsen IQ, da cui emerge che, per l’83% degli intervistati, l’aumento degli spazi con alberi e arbusti è necessario, mentre, per il 90%, le aree verdi sono fondamentali per il proprio benessere psicofisico, segno di un crescente desiderio di ristabilire un contatto con la natura nei luoghi di vita. Da segnalare anche che, per l’87% degli italiani, gli interventi di riqualificazione costituiscono un fattore che può migliorare la valutazione dell’amministrazione pubblica e la percezione di una città.
"Il progetto 'RiforestAzione' rappresenta un tassello importante della strategia nazionale per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita nelle nostre città. Il verde urbano ed extraurbano non è solo un elemento estetico, ma una risorsa cruciale per la salute dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità. Con questa iniziativa, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica conferma il proprio impegno concreto nel promuovere una politica ecologica che sia anche una rivoluzione culturale, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini in un percorso condiviso. Ringraziamo Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas per il supporto a un progetto che guarda al futuro delle nostre comunità, con un impatto tangibile e duraturo sul territorio”, rimarca il sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro.
“Le soluzioni nature-based rappresentano un pilastro fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella creazione di città più resilienti e vivibili. Il sostegno di Axpo Italia a questo ambizioso progetto di riforestazione urbana ed extraurbana del Mase è una dimostrazione del nostro impegno continuativo per lo sviluppo sostenibile, in cui il verde diventa un alleato strategico per migliorare il benessere delle persone. Cooperare e tutelare la natura significa investire concretamente nel futuro delle prossime generazioni, rafforzando la capacità delle nostre comunità di affrontare le sfide ambientali con soluzioni innovative e durature”, commenta Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia.
“L'espansione delle aree verdi nelle città metropolitane è un investimento sul nostro futuro, sulla nostra salute e sul nostro benessere. È un modo per riconnetterci con la natura, per riscoprire il valore degli alberi, e per costruire città più vivibili e sostenibili. L’obiettivo al 2026 è completare le operazioni di transplanting del materiale di propagazione forestale (semi o piante) per almeno 3.500.000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane. L’obiettivo è creare una rete di corridoi ecologici che colleghino le aree verdi esistenti, favorendo la mobilità della fauna e la dispersione dei semi. Vogliamo trasformare le nostre città metropolitane in ecosistemi resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di offrire servizi ecosistemici essenziali per la collettività", dice Fabrizio Penna, capo Dipartimento Pnrr Mase.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Riforestare. Per mitigare l’inquinamento atmosferico e acustico cittadino, incrementare la biodiversità, ridurre i consumi energetici e migliorare il paesaggio urbano e periurbano insieme alla qualità di vita degli abitanti. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), sostenuto da Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas, lancia il progetto 'RiforestAzione', dedicato alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano in 13 città metropolitane d’Italia (Torino, Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio di Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari) in cui risiedono più di 21 milioni di persone e la cui estensione complessiva è pari a oltre il 15% del territorio nazionale.
L’iniziativa, svelata oggi all’Orto Botanico di Roma alla presenza di istituzioni e partner, rientra nella Missione 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' (M2), Componente 'Tutela del territorio e della risorsa idrica' (C4), del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Quest’ultimo si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu (Ngeu).
Nel caso specifico, l’investimento per la 'tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano', dal valore di 210 milioni di euro, si propone di piantare 4,5 milioni di alberi e arbusti, creando 4.500 ettari di nuove foreste e trapiantando almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale, mediante un ampio programma di interventi, in grado di proteggere i processi ecologici correlati al funzionamento degli ecosistemi. Si tratta di un progetto altamente rilevante e coerente con il piano 'Eu forest strategy for 2030', dedicato al rafforzamento delle foreste continentali e che ambisce ad aggiungere 3 miliardi di alberi entro il 2030.
Il contributo di Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas al progetto del Mase 'RiforestAzione' si declina sotto forma di un supporto diretto alle attività per la sua promozione e comunicazione. Questo impegno si sviluppa attraverso molteplici azioni, a cominciare dalla creazione di una piattaforma digitale con contenuti informativi e di approfondimento sulle azioni di riqualificazione del verde urbano ed extraurbano, curata dalla società urban tech SuperUrbanity.
Oltre alla piattaforma, il progetto prevede la realizzazione di un percorso sul territorio nazionale che andrà a toccare nei prossimi due anni alcune delle città coinvolte nell’iniziativa per farla conoscere alle comunità locali, così come di un percorso didattico, in collaborazione con Fondazione Sylva, che farà tappa nelle scuole per diffondere la cultura ambientale e accrescere le competenze ecologiche dei più giovani.
In più, verrà strutturato un Osservatorio, con durata biennale, che andrà a monitorare l’evoluzione del rapporto tra italiani e verde urbano. A tal proposito, la centralità delle aree verdi è rimarcata dai dati raccolti nella prima ricerca dedicata al progetto 'RiforestAzione' del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato insieme a Nielsen IQ, da cui emerge che, per l’83% degli intervistati, l’aumento degli spazi con alberi e arbusti è necessario, mentre, per il 90%, le aree verdi sono fondamentali per il proprio benessere psicofisico, segno di un crescente desiderio di ristabilire un contatto con la natura nei luoghi di vita. Da segnalare anche che, per l’87% degli italiani, gli interventi di riqualificazione costituiscono un fattore che può migliorare la valutazione dell’amministrazione pubblica e la percezione di una città.
"Il progetto 'RiforestAzione' rappresenta un tassello importante della strategia nazionale per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita nelle nostre città. Il verde urbano ed extraurbano non è solo un elemento estetico, ma una risorsa cruciale per la salute dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità. Con questa iniziativa, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica conferma il proprio impegno concreto nel promuovere una politica ecologica che sia anche una rivoluzione culturale, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini in un percorso condiviso. Ringraziamo Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas per il supporto a un progetto che guarda al futuro delle nostre comunità, con un impatto tangibile e duraturo sul territorio”, rimarca il sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro.
“Le soluzioni nature-based rappresentano un pilastro fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella creazione di città più resilienti e vivibili. Il sostegno di Axpo Italia a questo ambizioso progetto di riforestazione urbana ed extraurbana del Mase è una dimostrazione del nostro impegno continuativo per lo sviluppo sostenibile, in cui il verde diventa un alleato strategico per migliorare il benessere delle persone. Cooperare e tutelare la natura significa investire concretamente nel futuro delle prossime generazioni, rafforzando la capacità delle nostre comunità di affrontare le sfide ambientali con soluzioni innovative e durature”, commenta Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia.
“L'espansione delle aree verdi nelle città metropolitane è un investimento sul nostro futuro, sulla nostra salute e sul nostro benessere. È un modo per riconnetterci con la natura, per riscoprire il valore degli alberi, e per costruire città più vivibili e sostenibili. L’obiettivo al 2026 è completare le operazioni di transplanting del materiale di propagazione forestale (semi o piante) per almeno 3.500.000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane. L’obiettivo è creare una rete di corridoi ecologici che colleghino le aree verdi esistenti, favorendo la mobilità della fauna e la dispersione dei semi. Vogliamo trasformare le nostre città metropolitane in ecosistemi resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di offrire servizi ecosistemici essenziali per la collettività", dice Fabrizio Penna, capo Dipartimento Pnrr Mase.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - “L’accessibilità del farmaco è un tema centrale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini e per la sostenibilità del sistema, e i dati diffusi questa mattina non fanno altro che confermare quanto una più ampia dispensazione dei medicinali sul territorio possa contribuire a realizzare migliori esiti di salute e a ridurre i costi sociali a carico di pazienti e caregiver, con un beneficio tangibile anche in termini di riduzione della spesa farmaceutica. Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento al ministro della Salute Orazio Schillaci e al sottosegretario Marcello Gemmato per gli obiettivi perseguiti con la riforma del sistema distributivo dei farmaci introdotta con la Legge di Bilancio 2024, e per l’attenzione mostrata su un tema che impatta in maniera così rilevante sulla quotidianità di pazienti, in particolar modo delle persone anziane e di coloro che vivono nelle aree più interne. Avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell’assistenza e della cura per una Sanità più accessibile, equa e aderente ai bisogni delle persone”. Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), intervenendo sull'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma', che si è svolto questa mattina ala ministero della Salute.
“La distribuzione del farmaco sul territorio valorizza la prossimità e la professionalità del farmacista e la continuità di servizio dei nostri presìdi per garantire un’assistenza farmaceutica più vicina alle esigenze dei pazienti, ma anche un maggior supporto ai fini della corretta assunzione dei farmaci e dell’aderenza terapeutica, aspetti di fondamentale importanza nella gestione delle malattie croniche nell’ambito di una presa in carico multidisciplinare sul territorio”, ha concluso Mandelli.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Dopo un anno dall'introduzione delle norme nella Legge di Bilancio 2024 sulla distribuzione di alcune categorie di farmaci "abbiamo fatto il bilancio consuntivo di quella che è stata la prima applicazione di questa normativa, che ha evidenziato degli effetti economici positivi con un significativo trasferimento di medicinali da una modalità di erogazione che incide con un meccanismo organizzato che porta in particolar modo il paziente a dover ritornare due volte in farmacia o addirittura a ottenere questo medicinale, attraverso le farmacie distrettuali ad una modalità convenzionata che quindi consente una pronta disponibilità di questi medicinali a fronte della ricetta medica nella farmacia sotto casa o in prossimità". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Pierluigi Russo, direttore tecnico scientifico dell'Agenzia Italiana del Farmaco intervendo oggi, al ministero della Salute, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' .
"Il provvedimento ha un valore molto importante - sottolinea Russo - soprattutto nelle zone d'Italia dove i presidi sanitari sono più distanti e quindi questo ha un effetto positivo in termini di mantenimento della continuità terapeutica soprattutto per malattie croniche, come il diabete". "Grazie alla riclassificazione degli antidiabetici a base di gliptine, e grazie al fatto che si è rivisto il processo di distribuzione di tali farmaci c'è stata una maggiore aderenza terapeutica. Inoltre, l'impatto economico che abbiamo registrato è sostanzialmente una riduzione dei costi per il Servizio sanitario nazionale pari a poco più del 13%. Registriamo un avanzo rispetto al tetto della spesa farmaceutica convenzionata per fine anno che registrerà sempre un avanzo importante comunque di oltre 600 milioni di euro".
L'impatto "è complessivamente positivo, sulla base di questi risultati il tavolo di monitoraggio del ministero della Salute ha dato mandato all'Agenzia italiana del farmaco di procedere con l'individuazione entro il 30 di marzo 2025 di una nuova categoria terapeutica che possa essere in qualche modo considerabile per il trasferimento, la riclassificazione da A-PHT ad A" conclude.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - "Stamattina sono stati identificati diversi terroristi che operavano vicino alle truppe dell'Idf nella parte centrale di Gaza e che tentavano di piazzare ordigni esplosivi nel terreno. Un aereo dell'Iaf ha colpito i terroristi". Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.