Via libera al decreto legge sulle liberalizzazioni, dopo una seduta del Consiglio dei Ministri durata quasi nove ore. Mario Monti ha illustrato il decreto “Cresci Italia” (seconda parte della manovra arrivata dopo il pacchetto di riforme “Salva Italia”) citando il sostegno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha definito il provvedimento del governo “corposo e incisivo”. ”Abbiamo adottato un pacchetto di riforme strutturali per la crescita. L’economia italiana è stata per decenni frenata soprattutto da tre vincoli: concorrenza insufficiente, inadeguatezza delle infrastrutture e complicazione delle procedure amministrative”, ha detto il premier Monti nella conferenza stampa dopo il Cdm. “Vanno messe in conto le reazioni negative – sottolinea il Professore, che dice di non temere un calo di consensi, perché “il governo sta facendo cose utili” e non ha come obiettivo il mantenimento del consenso. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato “ha contribuito al provvedimento sulle liberalizzazioni”, perché il governo ha seguito le “indicazioni” giunte dall’Authority. Intanto i leader politici iniziano a esprimere i primi pareri sulle liberalizzazioni: per Pierluigi Bersani “ci sono due o tre cose da rafforzare in Parlamento”. Silvio Berlusconi assicura che il Pdl non appoggerà misure che non condivide: “Abbiamo avuto diversi incontri con il governo – ricorda – e siamo intervenuti perché molte cose fossero modificate. Altre sono ancora modificabili in Parlamento”. Su La7 Monti torna a difendere la sua manovra: “Ci sono delle stime dell’Ocse e di Bankitalia che dicono che se l’Italia arriva ad un grado di flessibilità come c’è negli altri paesi nel campo dei servizi, ci sarà un aumento della produttività del 10% nei prossimi anni e, grosso modo, del 10% anche del prodotto” interno lordo. Il primo appuntamento nell’agenda di governo della prossima settimana è la riunione con il ministro del Welfare Elsa Fornero: al centro dell’incontro, la riforma del lavoro.
Gas, carburanti e trasporto pubblico – Il Ministro dello Sviluppo Corrado Passera illustra gli ambiti di intervento in questo settore: “Il governo ha deciso di intervenire per accelerare la concorrenza nel mercato del gas, più una serie di iniziative per rafforzare i distributori indipendenti di carburante e rafforzare gli operatori di questo servizio, che avranno proventi anche da altre attività”. Le parole d’ordine dell’Esecutivo sono liberalizzazioni e privatizzazione per creare “migliore servizio ai cittadini, anche nel settore dei trasporti pubblici locali”. “Sta prendendo forma l’Autorità dei Trasporti che avrà il compito di definire le regole per le nuove concessioni, tra cui quelle autostradali e quello di rendere efficace la separazione tra i fornitori del servizio e le infrastrutture”.
Farmacie e Cipe – “Abbiamo aumentato il numero di operatori in questo settore”, spiega Passera. Sul tema interviene anche il ministro della Sanità Renato Balduzzi che annuncia “un concorso straordinario che porterà all’apertura di 5000 nuove farmacie e ad orari allargati”. Sui farmaci “di fascia A ci potranno essere sconti”, mentre i farmaci di fascia C non potranno “essere venduti in luoghi diversi dalle farmacie”. Una ventina di interventi sono stati pensati per rendere più veloci i procedimenti nell’ambito dell’edilizia e dei lavori: “Stamattina il Cipe ha sbloccato 5 miliardi destinati a lavori in stadio di completamento. Sono operazioni attivate nelle ultime settimane”, conclude il ministro dello Sviluppo.
Beauty Contest – “Dopo avere valutato la situazione , insieme all’Agcom, ho deciso di sospendere per 90 giorni la procedura di assegnazione delle frequenze perché le condizioni di mercato sono fortemente cambiate – spiega Passera – Essendo le frequenze una risorsa molto scarsa, ci siamo presi il tempo per trovare destinanzioni più coerenti con il piano di crescita e rigore di questo governo”. Appena appresa la notizia, Mediaset replica: “E’ un atto che sospende in realtà una situazione di legalità che deve invece essere al più presto ristabilita. Al di là delle mistificazioni circolate, il beauty contest è assolutamente legittimo”.
Tribunale per le imprese – Il ministro della Giustizia Paola Severino annuncia la formazione del “Tribunale delle imprese”, che “attraverso una specializzazione porterà a una maggiore qualità. Le imprese – prosegue il ministro – sono danneggiate da una giustizia lenta e questo ha spesso disincentivato le imprese straniere a venire in Italia”.
Professioni – “Coniugare la concorrenza con la professionalità”: questa la linea guida seguita dal governo Monti. “Le tariffe professionali erano già state abolite con la legge Bersani. Noi abbiamo reso attuativo il precetto dell’abolizione delle tariffe e regolamentato il rapporto tra cliente e professionista: il compenso di quest’ultimo dovrà essere sempre comunicato al cliente in modo chiaro e trasparente”, spiega il ministro Severino. Sul tirocino, che il governo aveva già portato a 18 mesi, si è intervenuto solo stabilendo che “sei mesi potranno essere usati per svolgere tirocini in ambito universitario”. Per quanto riguarda i notai “è stato previsto un incremento di organico, di 500 unità in più”, mentre ogni 3 anni dovrà essre rivisto il “rapporto tra popolazione e notai presenti in una determinata zona”.
Consumatori – Il sottosegretario Antonio Catricalà annuncia l’istuzione di una “società limitata per i giovani”, per cui “ci saranno procedure semplificate e non sarà necessario ricorrere al notaio”, oltre ad aumentare gli interventi a favore delle micro-imprese. Il prezzo delle “assicurazioni automobilistiche” sarà calmierato attraverso “sconti e risarcimenti specifici”, mentre saranno sanzionati “i periti che certificano invalità in casi in cui non esiste”.
Taxi – Non spetterà ai sindaci, ma “all’Autorità dei trasporti capire se c’è necessità di aumentare il numero di taxi, dopo aver svolto un’analisi città per città per capire se vi sia necessità”, spiega il sottosegretario Catricalà. Una posizione che si allontana da quella auspicata dai tassisti. Loreno Bittarelli, leader di Uritaxi, questo pomeriggio diceva: “E’ giusto che siano i sindaci a stabilire il numero di licenze necessarie al proprio territorio. Auspichiamo che il governo accolga anche i due punti irrinunciabili per la categoria, ovvero il cumulo delle licenze e il principio di territorialità, elemento essenziale proprio per dare la possibilità a ogni sindaco di stabilire il numero di licenze necessarie al proprio territorio”. Il decreto liberalizzazioni prevede che “lo stesso tassista potrà avere una licenza part-time che gli consentirà di far lavorare un altro tassista che abbia una licenza dello stesso tipo”. In accordo con i rappresentanti delle auto bianche, il governo ha deciso di eliminare la norma, presente in bozza, che prevedeva la concentrazione di licenze in mano a un’unica persona.