Silvio Berlusconi vuole vendere le sue ville ad Antigua. Da anni. Già nel 2010 chiese aiuto al fidatissimo Ennio Doris e venne realizzato un video di oltre quaranta minuti da mostrare a una ristretta e selezionata cerchia di clienti di banca Mediolanum a cui offrire le unità abitative. Cifre da capogiro: si parte da un milione di euro per un trilocale. Ma il progetto all’ultimo momento venne prima rinviato poi sospeso. La versione integrale del video è in possesso del Fattoquotidiano.it, che ne pubblica due versioni: una breve e una seconda più lunga.
Il lavoro era stato affidato da Mediolanum Comunicazione, una delle società che formano il gruppo guidato da Doris, a un service esterno. L’attore Fabio Bonini, star televisiva di soap opera come Vivere, prestò il volto alla promozione, illustrando le qualità del posto, ma soprattutto quelle degli immobili disegnati dall’architetto Gianni Gamondi, uomo di fiducia di Berlusconi, per cui realizzò anche villa Le Certosa. Le immagini mostrano gli interni della villa del Cavaliere e le caratteristiche dell’intera struttura. Che all’epoca però era ancora incompleta. Le ville terminate non erano più di una decina, comprese quelle di Berlusconi e di Andrij Ševčenko, a cui il Cavaliere l’aveva regalata quando il calciatore militava nel Milan. È nelle loro proprietà che le telecamere hanno girato le immagini utilizzate per confezionare il catalogo, in cui fanno bella mostra i grandi mosaici che circondano la piscina dell’ex presidente del Consiglio, nella megavilla che gli abitanti dell’isola hanno ribattezzato “the castle”, per le dimensioni e soprattutto per l’invidiabile posizione che domina l’intera baia.
La zona dell’isola è praticamente incontaminata. Per i residenti Berlusconi è un importante imprenditore che ha portato benessere, tanto che hanno ribattezzano l’insenatura “la baia del presidente”. Il primo ministro Baldwin Spencer, inoltre, viene coinvolto in Expo 2015 dall’allora sindaco di Milano, Letizia Moratti, che attraverso il Comune invia dei fondi ad Antigua per illuminare una parte della strada principale. Quella che porta alle ville di Berlusconi.
Nel video la povertà ovviamente non è mostrata. Così come viene omesso che l’isola è uno dei 38 Stati inseriti dall’Ocse nella “lista grigia” dei paesi che non rispettano gli standard fiscali internazionali, pur avendo promesso un impegno in tal senso. Ma piuttosto viene intervistato il premier, Spencer, che invece dichiara di essere “sulla lista bianca in relazione al settore dei servizi finanziari”. Si possono però ammirare le vasche con idromassaggio affacciate su panorami mozzafiato, letti a baldacchino, lunghissimi tavoli da pranzo. A precisare alcuni dettagli è lo stesso architetto Gamondi: serramenti made in Italy, pavimenti in teak e impianti energetici pensati per il pienone natalizio, quando il resort è al completo e i fortunati padroni di casa hanno ospiti. Tutto ancora personalizzabile, dai materiali agli arredamenti, dove ancora una volta il design è italiano. Le tipologie di immobili sono diverse, con metrature che arrivano a superare i seicento metri quadrati. Per quanto riguarda l’investimento, quello base sfiora il milione di euro, ma le ville più care superano i sette. La struttura delle abitazioni e della baia sono illustrate nei dettagli in 25 pagine di documento in pdf (di cui il Fattoquotidiano.it è in possesso: scaricalo) realizzato dalla Flat Point Ltd, la misteriosa società che gestisce i lavori e a cui Berlusconi invia i fondi ma di cui ancora oggi non si conosce la reale proprietà.
Il video è stato confezionato e consegnato a Doris nel marzo 2010. Piace molto. Tanto che comincia il lavoro per organizzare la presentazione a cinquanta selezionati clienti entro maggio. Ma il progetto viene sospeso. La stampa ha scoperto l’investimento ai tropici dell’allora premier effettuato attraverso il suo conto corrente: il numero uno della filiale milanese di Arner, la banca svizzera specializzata in capitali che scottano. Il primo a occuparsi della vicenda è Paolo Mondani, inviato ad Antigua per Report. Che il giornalista abbia fatto bene il suo lavoro lo si capisce il giorno prima della messa in onda, quando l’avvocato di Berlusconi, Nicolò Ghedini, chiede che venga sospesa la trasmissione: “Sarebbe davvero grave se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio”. Fatica sprecata. Report va in onda e si comincia a parlare degli interessi di Berlusconi ad Antigua. E, in particolare, dei 22 milioni di euro che transitano per il conto Arner diretti al paradiso caraibico (Mondani ricostruì l’intera vicenda nel libro “Soldi di famiglia”).
Un anno dopo si scoprirà che almeno 16 milioni vennero trasferiti ad Arner dal conto personale di Berlusconi acceso al Monte dei Paschi di Siena. I movimenti bancari del conto 129 acceso dal Cavaliere presso la banca senese diventano pubblici dopo essere finiti nell’inchiesta fiorentina che vede Denis Verdini indagato per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita e Marcello Dell’Utri per appropriazione indebita con altre 53 persone per finanziamenti e prestiti milionari concessi senza garanzie dal Credito cooperativo fiorentino. Si scopre inoltre che l’architetto Gamondi riceve quasi un milione di euro per aver seguito i lavori ad Antigua. Ma rimane ancora sconosciuta la provenienza di 4 dei 22 milioni inviati ad Antigua dal Cavaliere attraverso la banca Arner. Una cifra enorme. Ma non sufficiente a completare l’intero progetto. E così, se nel 2010 l’intento di Berlusconi era quello di vendere alcune ville con l’aiuto di Doris, adesso si dice costretto a liberarsi di tutto. Anche del suo castello ai tropici. E questa volta avrebbe persino chiesto una mano a Vladimir Putin. Inutile anche il video, rimasto nel cassetto. E quello slogan, recitato con profonda convinzione da Bonini, ideato per invogliare i ricchi acquirenti: “Chi sceglie Emerald Cove è una persona che viaggia, che conosce il meglio del mondo. E’ amante delle cose uniche e, più in generale del bello della vita”.
di Franz Baraggino e Davide Vecchi