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“Forconi” laziali in marcia su Roma
“Arriveremo al Circo Massimo coi trattori”

"Dignità sociale" è l'ultimo arrivato tra i movimenti che si ispirano alle proteste siciliane. Alla guida l'ex carabiniere Antonio Pappalardo e Danilo Calvani, leader storico dei sindacati autonomi degli agricoltori di Latina. "Il 30 gennaio marceremo sulla Capitale"
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Antonio Pappalardo al megafono e dietro di lui Danilo Calvani

Si chiama “Dignità sociale” ed è l’ultimo arrivato tra i movimenti che si ispirano ai “forconi” siciliani. E’ nato il 15 gennaio scorso, da un sindacato autonomo dei contadini e allevatori della provincia di Latina, il Cra – Comitati riuniti agricoltori. Alla guida hanno chiamato un ex generale dei carabinieri, Antonio Pappalardo, che ha avuto un periodo di notorietà negli anni ’90. Ha lasciato l’arma dopo aver diretto, non senza polemiche, il Cocer (il Consiglio centrale di rappresentanza dei Carabinieri, ndr) e dopo un periodo, nel 1992, come deputato del Partito socialista democratico italiano. Oggi Pappalardo – amico in passato del principe siciliano Alliata di Montereale, il nobile “nero” legato a Junio Valerio Borghese e alla massoneria deviata – si è posto alla guida delle rivolte di qualche centinaio di agricoltori del sud pontino, che già da un paio d’anni erano sul piede di guerra contro Equitalia e le quote latte.




“Dignità sociale” ha annunciato la sua marcia sulla Capitale, prevista per lunedì 30 gennaio. Alle sei del mattino una colonna di trattori e autotreni partirà da Borgo San Donato, quartiere dell’agro di Latina a pochi chilometri dalla città di Sabaudia. “Il nostro obiettivo è il Circo Massimo“, ha spiegato il generale a riposo durante il comizio di presentazione della manifestazione. Le richieste del movimento che apre le sue riunioni con l’inno d’Italia e con il segno della croce del segretario generale Danilo Calvani – leader storico dei sindacati autonomi degli agricoltori di Latina – sono chiare: “Elezioni politiche a giugno – ha spiegato Pappalardo – e avvio di un processo contro i responsabili del debito pubblico italiano”. Un programma che lunedì verrà portato, spiegano, al presidente Napolitano.

Hanno un nemico dichiarato e chiaro queste famiglie di agricoltori che si sono riunite attorno all’ex generale dei carabinieri: i sindacati di categoria. Il movimento autonomo è nato qualche anno fa con la contestazione delle quote latte, in uno stretto parallelo con le aziende di allevatori del nord Italia. Il leader contadino di Latina Danilo Calvani ha poi guidato fino al dicembre dello scorso anno una lunga occupazione del piazzale dell’Inps della capitale pontina, protestando contro le cartelle Equitalia relative ai contributi previdenziali. Poi, i primi di gennaio, l’incontro con Pappalardo e la nascita di “Dignità sociale”.

Il primo atto del movimento è una lettera inviata il 15 gennaio scorso al presidente della Repubblica, dove si annuncia la nascita di un gruppo che ha riunito «contadini e carabinieri», mentre a Latina Calvani annunciava la partecipazione anche delle «forze armate». «Sono queste le uniche istituzioni che riconosciamo», ha spiegato Calvani durante la manifestazione di giovedì, mentre per il generale non deve essere riconosciuto «un Parlamento di falliti».

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