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Niente scontrino? Boicottaggio fiscale

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Quando abbiamo lanciato, su Puntarella Rossa e qui, sul nostro blog sul Fatto Quotidiano, la campagna “No scontrini no party“, sapevamo che avremmo sollevato un polverone. Perché il tema – le ricevute fiscali e i ristoranti – è di quelli delicati. Che lo stile italico mellifluo e ipocrita preferisce relegare nel laissez-faire dell’illegalità quotidiana, dello scambio di favori. Tu mi fai uno sconto, io non ti faccio la ricevuta. La furbizia italica, la dannazione che ci porterà alla rovina, ha escogitato mille metodi per rimediare a un fisco non certo benevolo, che tartassa ristoratori come cittadini comuni. Gli spettacolari blitz della Finanza ci hanno dato una scossa.

E una scossa etica, scusate il termine, può e deve arrivare anche dalla rete. Per questo, abbiamo ricevuto molti consensi e risposte positive. Alla nostra campagna si è associato il blog di Repubblica di Giuliano Foschini. Che ha usato la parola “delazione” fiscale. Parola che per molti ha un suono sinistro. Per noi no, ma ne preferiamo un’altra: boicottaggio.

Noi stiamo contro il capitano inglese Charles Cunningham Boycott, con i contadini irlandesi che chiedevano migliori condizioni di lavoro. Siamo per isolare i ristoranti e le trattorie che fanno i furbi. Siamo con Einaudi, con il suo “conoscere per deliberare”. Siamo per aprire gli occhi, guardare il bigliettino di carta senza valore che ci viene dato e deliberare di andare a mangiare altrove (vedi Pier Luigi Bersani che si accontenta dello scontrino e non guarda il seguito: “non fiscale”). Dicendolo a voce alta, segnalandolo agli amici e ai lettori di Puntarella Rossa. Non stiamo con i giustificazionisti, i benaltristi, quelli che però perché non parliamo dei dentisti? (vedi il Gramellini di oggi)

Moralismo? Integralismo? Intolleranza? No. Legge. Etica. Rispetto. Bisognerebbe, una buona volta, chiamare con il loro nome le cose. Aiutando i ristoratori onesti, la grande maggioranza, a vivere meglio senza la concorrenza sleale dei furbetti dello scontrino. E dunque boicottaggio.

Non ci date lo scontrino? Scelta vostra. La nostra sarà la vostra messa al bando.

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