Toronto sotto la neve nel 2011Sarà probabilmente questo il nuovo modo di dire in voga dopo la nevicata di Roma del 2012. Strade gelate, ghiaccio sui marciapiedi, pedoni infortunati, scuole chiuse, uffici chiusi, la maggiore serata in discoteca della capitale cancellata, rami crollati rovinosamente sulle auto sotto parcheggiate, migliaia di automobilisti romani semi-bloccati a passo d’uomo in tangenziale e sul Gra. Pare il bollettino di una guerra. Ma cosa è accaduto di tanto letale? Roba grave: è caduta la neve dal cielo. In pieno febbraio, eh, chi poteva dirlo?

La foto che vedete a corredo di questo post non è recente. È stata scattata a Toronto la mattina dell’8 gennaio 2011, la penultima volta che nella più grande città canadese sono caduti in poche ore notturne oltre 30 centimetri di neve. In epoche di graduali cambiamenti climatici, le nevicate importanti a Toronto si rarefanno sempre più, mentre a Roma oggi è nevicato parecchio. Ora, quando cadono 30 centimetri di neve durante la notte, le strade gelano e il fenomeno può essere un fattore di blocco dei trasporti per qualunque città, se viene a mancare un’organizzazione comunale anti-neve degna di questo nome. L’8 gennaio 2011 era un sabato al termine delle vacanze di Natale, ma ciò nonostante nella prima mattina, dalle 9 in poi, i marciapiedi erano già praticabili anche per chi non aveva moon boot o scarponi adeguati, e così le principali strade, percorse da macchine prive di catene e attrezzate solo con le gomme invernali.

Quando nevica a Toronto, si mette in moto un’industria che funziona a puntino. Fino a 50 mila persone possono essere coinvolte per lo smaltimento e la pulizia della neve dalle strade. Chiunque abbia una casa terra-cielo è responsabile per la pulizia e la salatura del pezzetto di marciapiede dinanzi casa propria, pena delle multe altrettanto salate, oppure le possibili cause che i cittadini che dovessero cadere davanti casa tua ti potrebbero fare, se non hai provveduto per tempo. Motivo per il quale ogni abitante di una casetta ha nel garage le sue brave pale e gli altri utensili utili alla bisogna.

Ma anche chi vive nei condominii, oppure nelle cooperative, paga un servizio di spala-neve attraverso le tasse di mantenimento del proprio palazzo. Per il resto, il Comune di Toronto può contare su un piccolo esercito di circa 50 mila “volontari” che in realtà lavorano mica gratis. Sono cittadini qualunque che possiedono magari un pick up e che hanno stabilito una convenzione col Comune e, quando nevica tanto, si impegnano a montare sul muso del proprio autoveicolo una specie di benna spalaneve, e così va in giro per le strade del proprio quartiere a renderle praticabili.

Il 2008, tre anni prima, fu un anno di nevicate intense e il Comune di Toronto dovette spendere una cifra record per spalare la neve: 55 milioni di dollari in 12 mesi. Il 2010, 2011 e il 2012 invece, hanno regalato e stanno regalando inverni davvero miti e infatti a mia memoria ricordo solo un’altra grande nevicata in città, il 13 gennaio 2012. Per il resto, nei mesi qui considerati freddi, Toronto ha avuto temperature molto vicine allo zero, quando non addirittura superiori. Per tutto l’inverno 2010-11 e il 2011-12, le temperature di Toronto si sono mantenute più alte di quelle di Firenze nello stesso periodo. Oggi poi, le strade di Toronto sono senza neve, mentre quelle di Roma sono tutte imbiancate.

Nessuno pretende che i Comuni di Roma o Firenze possano mettere sul piatto le stesse risorse del Comune di Toronto per risolvere il problema neve. Però è anche ridicolo che, nel XXI secolo, metropoli della settima nazione più industrializzata risultino completamente inagibili con chiusura di scuole e uffici e gente bloccata sulla tangenziale per una dozzina di ore. Firenze, a quanto dice il sindaco Renzi, ha imparato dalla disorganizzazione del 2010 e sta affrontando le spolverate di neve di quest’anno in modo più razionale. Ma cosa si può dire della situazione del Comune di Roma? Che dovesse nevicare si sapeva da giorni. Davvero i romani si vogliono abituare al blocco della città quando piove tanto o quando nevica? Il sito del Comune di Roma dichiara che, grazie all’aiuto della Protezione civile – sì, la Protezione civile, perché a Roma si vive una nevicata come un’emergenza in stile terremoto, al punto da appellarsi alla Protezione civile – di avere già dislocato mezzi spalaneve in sette circoscrizioni della città.

Sette? Addirittura sette su venti?  Viene l’atroce sospetto che “i mezzi” di cui parla il sito siano uno per ognuna delle sette circoscrizioni citate, per un totale di sette mezzi spalaneve per tre milioni di abitanti. Spero però che il Comune voglia smentire il mio sospetto. Ma il sindaco Alemanno pensa che sia sufficiente coprire sette circoscrizioni per l’intera città di Roma? Ditelo nei commenti, concittadini romani, se gli sforzi del Comune di Roma sono stati sufficienti nelle zone dove vivete o dove lavorate contro questa nevicata del 3 febbraio.

Nella foto, Toronto sotto la neve l’8 gennaio 2011. Per ingrandire clicca qui

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Corecom Sardegna, poltrone illegittime, ma è “troppo tardi” per intervenire

next
Articolo Successivo

#occupyscampia fa flop. Al corteo di Napoli
contro i clan poche decine di persone

next