Roma, 30 lug. (Adnkronos) - Basta con "l'ipocrisia" per cui "parlate del fatto che prima dovrebbe esistere uno Stato e fingete di non vedere che lo stanno radendo al suolo quello Stato, occupato illegalmente contro il diritto internazionale". Lo dice Elly Schlein nella replica durante il question time alla Camera in cui il Pd ha interrogato il governo sul riconoscimento dello Stato di Palestina. "Il riconoscimento della Palestina come Stato democratico e sovrano entro i confini del '67 con Gerusalemme, con capitale condivisa, è oggi un contributo concreto al processo di pace ed è necessario per difendere la prospettiva dei due popoli e dei due Stati di fronte al primo governo israeliano che la nega apertamente, esattamente come la negano i terroristi di Hamas".
"Noi lo abbiamo chiesto anche da una piazza gremita di 300.000 persone che non vogliono che l'Italia sia in alcun modo complice dei crimini del governo di estrema destra Netanyahu che vanno fermati immediatamente. Ma le vostre parole non bastano, servono fatti concreti. Il Parlamento italiano ha assunto questo impegno nel 2015, quello europeo nel 2014. Eppure il governo italiano in sede Onu si è astenuto, tradendo la nostra tradizione diplomatica e ha persino votato contro la sospensione dell'accordo tra Ue e Israele mettendo il nostro paese dalla parte sbagliata in questa discussione".
"Ora -chiede la segretaria del Pd- come voterete con la sospensione dei programmi Horizon che pure è una risposta insufficiente, una reazione tardiva, timida, ma come voterete? Voterete contro anche questa volta per non irritare Trump e Netanyahu? L'Italia non merita di vedere la propria politica estera piegata alla vostra subalternità ideologica".
"Quale credibilità avrà il diritto internazionale in qualsiasi parte del mondo, se la comunità internazionale e l'Unione Europea oggi restano a guardare mentre per i palestinesi ogni norma di diritto internazionale viene violato? Noi -prosegue Schlein- vi chiediamo ancora il riconoscimento e sappiamo che non basta, perché serve un cessate il fuoco immediato, portare tutti gli aiuti umanitari necessari coi camion, molto meno rischiosi e più efficaci dei lanci aerei, serve la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani di cui Netanyahu si è disinteressato, così come serve un embargo totale di armi, sanzioni al governo di estrema destra di Netanyahu e serve mettere in campo tutte tutti gli strumenti di pressione per fermarli, a partire dall'interrompere quell'accordo di collaborazione militare con il nostro Paese.
"Serve riconoscere la Stato di Palestina perché mentre Meloni dice che è troppo presto, anche con Gaza rasa al suolo e 60.000 morti, la verità è che dopo sarà troppo tardi e rischia di non esserci più niente da riconoscere".