Il presidente della Repubblica tedesco Christian Wulff si è dimesso per un’accusa di interesse privato in ufficio. Un finanziamento a tasso agevolato da un imprenditore amico e qualche notte di vacanza pagata da altri sono costati la poltrona al capo dello Stato della locomotiva economica europea. Un esito molto diverso da quello che simili vicende hanno sortito in Italia. In una conferenza stampa a Berlino, pur ammettendo “errori” Wulff ha rivendicato la correttezza del proprio comportamento e si è detto certo di uscire indenne dalla vicenda giudiziaria. Ma ha affermato di voler lasciare la carica di fronte alla “fiducia incrinata” dei cittadini in un momento così delicato per la Germania e per l’economia europea.

L’incarico di presidente della Repubblica federale tedesca è passato ad interim al presidente della Camera Bassa Horst Seehofer (Csu). Lo ha annunciato lo stesso Wulff. A breve partiranno le consultazioni per un nuovo incarico.

Nell’attesa dell’annuncio di dimissioni, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annullato la visita in Italia prevista oggi. Il cancelliere, riporta l’Adn Kronos, ha telefonato al presidente del Consiglio Mario Monti, manifestando l’intenzione di organizzare al più presto un nuovo incontro a Roma. Oltre al premier, Merkel avrebbe dovuto incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il cancelliere ha indetto una conferenza stampa in cui ha avuto parole d’elogio per Wulff, per le cui dimissioni ha espresso “rispetto e rammarico”, ma, ha aggiunto, “una delle forze dello stato di diritto è che tratta tutti nello stesso modo”.

“Credo di essermi comportato in maniera retta senza commettere illeciti e questo verrà dimostrato”, ha affermato Wulff nel suo intervento a palazzo Bellevue, la residenza del presidente della Repubblica. “Lascio la strada libera al mio successore”, ha aggiunto. “Ho fatto errori ma sono stato sempre in buona fede. Negli ultimi mesi ho subito una serie di pressioni, dalle quali io e mia moglie siamo stati feriti”. Il breve discorso si è concluso con l’annuncio delle dimissioni. “Un presidente ha bisogno della fiducia non solamente di una parte, ma di tutti i cittadini tedeschi. Gli sviluppi delle ultime settimane hanno fatto vedere che la fiducia nei miei confronti è gravemente compromessa, per questo ho deciso di dimettermi per risolvere quanto prima la situazione”.

L’inchiesta su Wulff è stata aperta nei giorni scorsi dalla procura di Hannover, che ha chiesto al Parlamento di revocare l’immunità al presidente. L’accusa è di avere ottenuto un prestito di 500mila euro da un imprenditore amico con un tasso di favore del 4%. In più sono emersi tre pernottamenti in un albergo dell’isola di Sylt di 258 euro l’uno, pagati sempre da un imprenditore a lui vicino e che Wulff dice di aver rimborsato in contanti.

Oltre ai partiti dell’opposizione, anche nei settori della maggioranza di governo sta venendo meno il sostegno politico al capo dello Stato, a partire dal partito liberale, che ha già preso chiaramente le distanze. Da qui la decisione di farsi da parte.

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