Operazione trasparenza per il governo Monti: oggi infatti, come annunciato ieri dal Presidente del Consiglio durante l’incontro a Piazza Affari, i ministri metteranno online i loro redditi, che saranno così a disposizione dei cittadini. Una decisione che arriva in ritardo, una settimana dopo la scadenza dei 90 giorni per pubblicare la situazione patrimoniale del membri dell’esecutivo in cui solamente Profumo aveva reso noti i propri dati, ma solo in parte. Il premier ha dichiarato che questo è soltanto il primo passo per contrastare l’opacità della Casta, visto che in seguito proporrà “che tutto il personale politico e amministrativo di alto livello si sottoponga a qualcosa di analogo”. Il sito del governo, a causa del boom di accessi, è andato in tilt, ma i documenti sono consultabili in calce alle pagine delle rispettive biografie sui siti dei ministeri.
Sul ministro della Difesa è già disponibile il reddito dichiarato dal ministro Giampaolo Di Paola che ha dichiarato 199.778,25 euro a decorrere dal 16 novembre 2011 e per il 2011 ha percepito 25.179,17 euro lordi. Non sono in essere altri incarichi o rapporti di lavoro dipendente con pubbliche amministrazioni ma viene percepita una pensione. Nell’anno 2011 ha percepito 314.522,64 di pensione provvisoria e 29.441,44 euro per servizio all’estero in base all’art.1808 D.lgs 66/2010. Tra i beni immobili una casa di proprietà a Livorno di 130 mq e quota di titolarità al 50% e due auto (Mercedes Classe B 180 CDI CV.109, anno di immatricolazione 2009, e Volkswagen Polo CV 85, anno di immatricolazione 2004). Per quanto riguarda gli strumenti finanziari, Di Paola possiede 398 azioni Enel, 68 di Finmeccanica e 14 di Deutesche Telekom. Tra i fondi comuni di investimento il ministro possiede 1.468 quote di Pioneer Paesi Emergenti pari a €.15.000 e 5.877 quote di Pioneer SSF Euro pari a €.30.000. Tra gli altri depositi, Bot e Btp per un valore complessivo di €.150.000, una polizza Assicurativa Generali di €.85.000 e obbligazioni per €.655.000.
Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel 2011 ha avuto un reddito complessivo di circa 3,5 milioni di euro, su cui ha pagato 1,4 milioni di tasse. Da ministro, il compenso scenderà a 220mila euro circa. Nel patrimonio figurano, tra l’altro, depositi per 8,8 milioni sostanzialmente derivanti dalla vendita delle azioni Intesa, azioni, obbligazioni, una casa a Parigi e una Mercedes. Nel dettaglio, il reddito complessivo dichiarato dal ministro nel 2011 (anno d’imposta 2010) è stato pari a 3.529.602 euro, con un imponibile di 3.185.043 euro. I beni immobili indicati nella dichiarazione dei redditi sono un fabbricato di 141 metri quadrati a Parigi e un terreno di 3.220 metri quadrati a Casale Marettimo (Pisa), detenuti entrambi al 100%. Nella casella beni mobili figura solo una Mercedes A180 immatricolata nel 2010. Più corposa la voce relativa agli strumenti finanziari: Passera possiede azioni della Lariohotels spa, pari al 33% circa (di cui il 21,6% in nuda proprietà) per un valore patrimoniale complessivo di circa 5 milioni e il 33,33% della Immobiliare Venezia Srl, per un valore di 1,6 milioni. Tra gli altri depositi figurano, oltre agli 8,8 milioni derivanti dalla vendita delle azioni Intesa a fine dicembre, titoli obbligazionari per 169mila euro, titoli obbligazionari in dollari per 23mila euro, polizze vita per 1,28 milioni e fondo pensione complementare per 3,3 milioni. Il ministro Passera, infine, registra un indebitamento finanziario (mutui accesi per l’acquisto degli immobili) pari 2 milioni di euro (importo residuo) con il Banco di Brescia e a 910mila euro (importo residuo) con il Credit Lyonnais.
Disponibile online anche il reddito del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri che ha dichiarato un compenso lordo di 183.084,35 euro. Nessun paragone con i il passato, perchè i dati resi noti dalla Cancellieri si limitano all’elenco (24) di beni immobili tra appartamenti, abitazioni, magazzini, box, cantine, negozi, terreni agricoli di proprietà o comprioprietà dislocati tra Milano, Roma e Palazzolo Acreide. La Cancellieri ha una Toyota Land Cruiser e strumenti finanziari alla Banca popolare di Vicenca per circa 6mila euro.
Per il 2010 il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ha dichiarato un reddito complessivo di 504.367 euro pagando un’imposta netta di 208.743 euro. E’ quanto si legge nella dichiarazione dei redditi 2011 del ministro pubblicata sul sito. Nel 2012 il reddito con l’incarico da ministro dovrebbe dimezzarsi dato che il compenso annuo lordo sarà di 205.915 euro. Il ministro, secondo quanto si legge sulla posizione patrimoniale pubblicata sul sito, ha piena proprietà solo di un fabbricato a Roma di tre vani mentre per altri tre fabbricati e un terreno ha una nuda proprietà condivisa.
Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo dichiara invece 199.778 euro lordi. E’ in aspettativa e senza assegni dall’incarico di Professore universitario di ruolo al Politecnico di Torino e si è dimesso da presidente del Cnr. E’ proprietario di un fabbricato a Savona, comproprietario di un fabbricato e di un garage ad Albissola Mare (Savona), di un appartamento a Torino, di uno a Salina (Messina) e di tre garage a Torino. Possiede una sola auto, una Lancia Lybra. Nel portafoglio azionario registra 894 azioni di Intesa, 1210 della Banca Monte dei Paschi di Siena, 250 De Longhi, 262 Enel, 3630 Telecom Italia, 137 Finmeccanica, 250 Del Clima, 5199 Unicredit.
Dati pubblicati online anche per il ministro del Turismo Piero Gnudi che ha dichiarato un reddito lordo come ministro pari a 53.238,51 euro di stipendio, 11.309,22 euro di indennità integrativa speciale, 135.230,52 euro di indennità per i ministri non parlamentari. Il reddito dichiarato nel 2011 era di 1.717.187 euro totali a cui andavano sottratti 22.336 euro di deduzioni. Su tale reddito, Gnudi aveva 713.244 euro di imposte da versare allo Stato. Il ministro non ha beni immobili. Ha due auto, una Fiat Stilo e una Audi A3 del 2008. Oltre a un Gozzo Aprea Mare 10 del 2005 in leasing. Gnudi annuncia poi di essersi dimesso da tutte le cariche sociali: in passato era infatti presidente del Cda di Emittenti titoli, Tages capital, Sesto immobiliare; consigliere di amministrazione di Alfa Wassermannn, Astaldi, D&C, Galotti, Il Sole 24ore, Unicredit ed era componente di Assonime. Ha invece mantenuto la carica come presidente del Cda di Consorzio Profingest, vicepresidente del Cda di Consorzio Alma, consigliere della Fondazione Golinelli. Il ministro possedeva poi alla data della nomina numerose azioni di diverse aziende quotate, tra cui 152.392 azioni Enel e 100.00 Enel Greenpower, 342.498 Intesa San Paolo oro e 85.000 Intesa San Paolo risparmio, 337.000 Telecom Italia risparmio, 207.912 Unicredit; Ctz per 1.222.000 euro, 267.000 euro in azioni Hvb e 191.696 euro in Bca.
Reddito lordo di 120mila euro nel 2011, relativo al 2010, per il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi. Attualmente, Riccardi cumula il compenso da ministro, 199.778,25 euro lordi, con la pensione da docente universitario che ha iniziato a percepire a marzo 2011, 81.154,58 euro, per un totale di circa 280.933,13 euro. Riccardi possiede un appartamento e un terreno a Trevi, in provincia di Perugia, e la nuda proprietà di un appartamento a Roma che è in usufrutto alla madre. E ha un deposito titoli da 80mila euro all’Unicredit e il 25% di un altro deposito titoli, da 46mila euro totali, al Monte dei Paschi di Siena.
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata nel 2012 riceverà invece per il suo incarico 203 mila euro lordi. Nel 2010 percepiva 123 mila euro di stipendio, più 214 mila di indennità da ambasciatore negli Usa. Con la nomina alla Farnesina ‘perde’ dunque virtualmente oltre 100 mila euro. Il ministro possiede una Golf del 2012, una Ford Focus del 2004 e una Harley Davidson 883 del 2005. Ha terreni agricoli a Curno e Brembate di Sopra (Bg), una villa a Brembate di Sopra e due comproprietà, a Roma e New York. Nessuna azione.
Guadagnava invece più da dipendente del ministero che da ministro, Mario Catania. Il titolare delle Politiche agricole percepirà infatti 211 mila euro nel 2012, mentre nel 2010 ne prendeva 213 mila e nel 2011, prima della nomina, aveva uno stipendio di 280 mila euro. I suoi risparmi sono tutti investiti in titoli di Stato, per un valore di 450 mila euro. Catania ha inoltre una Volkswagen Golf del 2004. Ed è proprietario della casa in cui vive a Roma: circa 120 mq. Ha anche la proprietà del 50% di una casa a Manciano.
La vera sorpresa, però, arriva da quanto guadagnato nel 2011 dal Guardasigilli Paola Severino, che l’anno scorso ha totalizzato (ma i redditi sono riferiti al 2010) un imponibile netto di 7.005.649,00 euro e ha versato tasse, contributi ed imposte per 4.017.761,00 di euro. Il compenso annuo lordo per l’attività ministeriale, invece, sarà pari a 195.225,20 euro. Secondo i dati sulla trasparenza pubblicati sul sito del ministero, inoltre, il ministro della Giustizia risulta proprietario di due appartamenti a Roma e di uno a Cortina d’Ampezzo (gravato di mutuo); possiede due autovetture e una imbarcazione (in leasing); ha in portafoglio 4.576 azioni Generali e 500 azioni Gbm; e obbligazioni (compresi Btp) per un valore nominale di oltre quattro milioni di euro. Noto avvocato, il ministro Severino è anche professore ordinario alla Luiss di Roma, ma ora non riceve compensi essendo in aspettativa. “Si deve dire che chi guadagna e paga le tasse non è un peccatore, e va guardato con benevolenza, non con invidia” ha risposto il Guardasigilli ai giornalisti che le ricordavano che il suo reddito è fra i più alti fra quelli dei ministri. Solo due giorni fa, del resto, Paola Severino aveva ribadito il suo pensiero, sostenendo che “vorrei che gli italiani iniziassero ad apprezzare non solo quanto guadagnano le persone che con il merito e anni di professione hanno incrementato le loro entrate, ma anche quanto fanno per il Paese pagando le tasse”.
”Il mio reddito per il 2012 dipenderà dalla durata del governo”: questa la nota sulla dichiarazione patrimoniale di Pietro Giarda, ministro per i rapporti con il Parlamento, che percepisce un compenso mensile lordo di 16.234 euro. Mentre nel 2010 dichiarava redditi per 262.288 euro. Giarda risulta proprietario di 10 immobili, tra cui quattro baite, un pascolo e un terreno sulle Alpi, ad Alagna Valsesia. Auto? Solo una Seat Ibiza del 2002. E inoltre 501.411 euro di attività finanziarie.
Non può lamentarsi il ministro per l’Ambiente Corrado Clini, che nel 2010 ha percepito un reddito di 173.383 euro come compenso annuo lordo da direttore generale del ministero dell’Ambiente, incarico per il quale ora è collocato in aspettativa senza assegni. Leggermente superiore lo stipendio da ministro per il 2012: 199.778,25 euro. Clini è proprietario del 50% di un appartamento a Mirano (Venezia) e di una Fiat 500 immatricolata nel 2010. Non possiede nessuna azione.
Sfiorata la soglia dei 200mila euro annui per il ministro della Salute: Renato Balduzzi guadagnerà quest’anno 199.778 euro, contro i 143.750 dichiarati nel 2010. Balduzzi, inoltre, dichiara 11 immobili, in proprietà e comproprietà, ad Alessandria, Molino dè Torti (Al), Avise (Ao) e Bordighera (Im): tra gli altri anche una cantina. Tre le auto del ministro, tutte del 2006: una Subaru B9 Tribeca, una Fiat Multipla e una Fiat Panda. Numerose le azioni possedute.