E’ stato arrestato il principale sospettato per lo stupro dell’Aquila. I carabinieri sono arrivati alla Caserma Campomizzi e hanno portato in carcere Francesco Tuccia, 21 anni, della provincia di Avellino, militare volontario del 33/o reggimento Artiglieria Acqui. I reati che gli vengono contestati sono tentato omicidio e violenza sessuale.

Nella notte tra l’11 e il 12 febbraio, una studentessa della provincia di Roma era stata trovata fuori da una discoteca di Pizzoli, ferita e in stato di incoscienza. La studentessa universitaria è stata salvata dal gestore del locale e da due buttafuori che l’avevano trovata in mezzo alla neve, a meno dieci sotto zero, e sangunante. La Procura dell’Aquila aveva iscritto nel registro degli indagati quattro persone quella notte, compreso Tuccia. Gli altri tre giovani coinvolti nella vicenda due militari e una ragazza fidanzata con uno dei due, sono risultati assolutamente estranei ai fatti.

I vertici del 33/esimo Reggimento Artiglieria Acqui, dell’Aquila, hanno avviato le procedure amministrative per la sospensione cautelativa dal servizio del soldato. Un provvedimento volto a “tutelare lo stesso indagato e per salvaguardare l’immagine della forza armata cui appartiene”. All’interno del 33/esimo Reggimento l’arresto del giovane è stato commentato con “amarezza”, proprio per “il provvedimento restrittivo fortemente impattante”. Il Corpo esprime “vicinanza” nei riguardi della giovane ragazza stuprata, ancora ricoverata all’ospedale dell’Aquila.

Nei giorni scorsi il Comitato 3X32, sorto a L’Aquila dopo il terremoto del 2009, aveva denunciato che il reggimento in cui i quattro sono inquadrati aveva preso servizio nell’operazione “Strade sicure”, e che gli indagati non erano neppure stati sospesi.

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