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Gli attacchi di Avvenire contro la scienza

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L’ennesima botta di oscurantismo antidarwiniano del quotidiano dei vescovi Avvenire, prendendo lo spunto da un libro di Telmo Pievani e dall’Almanacco della scienza di MicroMega curato dallo stesso studioso, penso possa interessare qualche lettore. Riporto perciò qui sotto lo scambio polemico, che potere comunque trovare collegandovi al sito della rivista.

Darwin , l’optional
di Giorgio Liverani, da Avvenire, 5 febbraio 2012

Una lettrice scrive a
Repubblica (mercoledì 1) lamentando che «sono ormai passati otto anni da quando è scomparso dalla scuola italiana l’insegnamento della “Teoria dell’evoluzione delle specie”» e Corrado Augias corre subito a chiedere la risposta a Telmo Pievani, esponente universitario (Milano, Bicocca) dell’evoluzionismo indiscutibile e autore di un libro: “La vita inaspettata – Il fascino di una evoluzione che non ci aveva previsti”. Nella risposta ad Augias il prof. Pievani cita incidentalmente anche «la dottrina pseudoscientifica dell’Intelligent Design» e conclude: «Come se la discendenza comune, il fatto dell’evoluzione, antenati e cugini della specie umana fossero un optional». Pare a questa rubrica che al libro sia logico obiettare che, se la “legge” dell’evoluzione è la non-legge del caso, anche i bambini delle elementari capiscono che l’evoluzionismo è il contrario del… previsionismo. Ma è davvero scienza questa o piuttosto, come dice Pievani, una “teoria”, dunque una scienza probabile, non “esatta”? Certamente le teorie si possono insegnare a scuola, ma come tali e soprattutto non come dogmi. Anche nella fisica (vedi i neutrini) ogni tanto una scoperta smentisce o modifica la “verità” precedente. Di certo c’è solo che il pollice opponibile si è evoluto per poter mandare gli sms.

Ancora Pievani: Il Corriere della sera anticipa (29 gennaio) quello che il professore di Filosofia della scienza dirà a Bologna venerdì 10, rivolgendosi soprattutto ai bambini: le galline sono nostre cugine, noi siamo cugini e non discendenti dalle scimmie. Perché ha scelto le galline? Perché si collegano ai dinosauri, alcuni dei quali, i “dromeosauri”, non si sono estinti, ma si sono trasformati in uccelli. Un giorno pensarono: magari avessi le ali… E così, a forza di volontà…

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