Nei mesi scorsi l’Italia è stata descritta come sull’orlo dell’abisso. Gli spread salivano quotidianamente e in nome dell’emergenza sono state fatte 3 manovre finanziarie pesantissime. Come ho sostenuto sin dall’inizio risulta sempre più evidente che non vi era nulla di oggettivo in quanto stava accadendo e che vi è stata la costruzione di una emergenza voluta al fine di tagliare il welfare e demolire le pensioni. L’operazione dura tutt’ora e infatti Monti giustifica la volontà di manomettere l’articolo 18 con la necessità di dare un ulteriore segnale ai mercati.
Qualcuno può pensare che io sia un pazzo paranoico, per cui vorrei portare alcuni dati con cui suffragare questa mia tesi.
Nel bollettino emesso oggi dalla Bce si può leggere che i due maxi-prestiti a lungo termine sborsati dalla Banca centrale europea a dicembre e febbraio sono stati decisi “a fronte di circostanze straordinarie nell’ultimo trimestre del 2011” e “potrebbero aver contribuito a contenere gli effetti di contagio della crisi del debito sovrano”. Ecco svelato l’arcano. Con lo spread altissimo Berlusconi ha fatto due stangate e poi ha tolto le tende e il governo Monti ha fatto una ulteriore stangata pazzesca sul popolo italiano, compreso un arbitrario aumento dell’età per andare in pensione. Dopodiché la Bce ha prestato più di mille miliardi alle banche all’1% di interessi e gli spread hanno cominciato a calare. Evidentemente le banche – che continuano a non prestare soldi alle imprese – hanno investito il prestito per comprare titoli di stato, guadagnando per altro un bel po’ di miliardi.
E’ del tutto evidente che se la Bce avesse cominciato prima del 21 dicembre le emissioni, lo spread sarebbe calato e non vi sarebbe stata la pressione psicologica per fare le manovre antipopolari di Berlusconi e di Monti. Cosa impediva alla Bce di fare prima le emissioni del prestito alle banche: nulla! Ci troviamo quindi di fronte ad una manica di truffatori che utilizzano la speculazione finanziaria come una clava per demolire i diritti dei lavoratori e obbligare gli stati alle privatizzazioni, cioè alla svendita dell’argenteria di famiglia. In questo caso la speculazione è servita anche per far approvare in sede europea il fiscal compact, una autentica follia monetarista che obbligando l’Italia a tagli continui per un ventennio – oltre 45 miliardi l’anno – terrà il bel paese in recessione – o in stagnazione – per i futuri decenni. Speculazione finanziaria che – una volta servita per giustificare il lavoro sporco – viene tranquillamente fatta rientrare, alla faccia dei giudizi delle agenzie di rating. Il taglio delle pensioni non ha quindi alcuna giustificazione esterna, è una pura aggressione ai diritti dei lavoratori fatta dalla manica di speculatori che ci governano. La speculazione finanziaria viene evocata come un “fenomeno soprannaturale”, una specie di divinità incontrollabile che giudica senza appello i popoli spendaccioni. Non è così. La speculazione finanziaria è gestita da una decina di istituti finanziari, che hanno nome e cognome e la Bce – nonostante il suo statuto – è del tutto in grado di intervenire – se ritiene opportuno – per bloccare la speculazione.
Paolo Ferrero
Rifondazione Comunista - del coordinamento nazionale di Unione Popolare
Economia & Lobby - 15 Marzo 2012
Speculazione: la truffa
per tagliare le pensioni
Nei mesi scorsi l’Italia è stata descritta come sull’orlo dell’abisso. Gli spread salivano quotidianamente e in nome dell’emergenza sono state fatte 3 manovre finanziarie pesantissime. Come ho sostenuto sin dall’inizio risulta sempre più evidente che non vi era nulla di oggettivo in quanto stava accadendo e che vi è stata la costruzione di una emergenza voluta al fine di tagliare il welfare e demolire le pensioni. L’operazione dura tutt’ora e infatti Monti giustifica la volontà di manomettere l’articolo 18 con la necessità di dare un ulteriore segnale ai mercati.
Qualcuno può pensare che io sia un pazzo paranoico, per cui vorrei portare alcuni dati con cui suffragare questa mia tesi.
Nel bollettino emesso oggi dalla Bce si può leggere che i due maxi-prestiti a lungo termine sborsati dalla Banca centrale europea a dicembre e febbraio sono stati decisi “a fronte di circostanze straordinarie nell’ultimo trimestre del 2011” e “potrebbero aver contribuito a contenere gli effetti di contagio della crisi del debito sovrano”. Ecco svelato l’arcano. Con lo spread altissimo Berlusconi ha fatto due stangate e poi ha tolto le tende e il governo Monti ha fatto una ulteriore stangata pazzesca sul popolo italiano, compreso un arbitrario aumento dell’età per andare in pensione. Dopodiché la Bce ha prestato più di mille miliardi alle banche all’1% di interessi e gli spread hanno cominciato a calare. Evidentemente le banche – che continuano a non prestare soldi alle imprese – hanno investito il prestito per comprare titoli di stato, guadagnando per altro un bel po’ di miliardi.
E’ del tutto evidente che se la Bce avesse cominciato prima del 21 dicembre le emissioni, lo spread sarebbe calato e non vi sarebbe stata la pressione psicologica per fare le manovre antipopolari di Berlusconi e di Monti. Cosa impediva alla Bce di fare prima le emissioni del prestito alle banche: nulla! Ci troviamo quindi di fronte ad una manica di truffatori che utilizzano la speculazione finanziaria come una clava per demolire i diritti dei lavoratori e obbligare gli stati alle privatizzazioni, cioè alla svendita dell’argenteria di famiglia. In questo caso la speculazione è servita anche per far approvare in sede europea il fiscal compact, una autentica follia monetarista che obbligando l’Italia a tagli continui per un ventennio – oltre 45 miliardi l’anno – terrà il bel paese in recessione – o in stagnazione – per i futuri decenni. Speculazione finanziaria che – una volta servita per giustificare il lavoro sporco – viene tranquillamente fatta rientrare, alla faccia dei giudizi delle agenzie di rating. Il taglio delle pensioni non ha quindi alcuna giustificazione esterna, è una pura aggressione ai diritti dei lavoratori fatta dalla manica di speculatori che ci governano. La speculazione finanziaria viene evocata come un “fenomeno soprannaturale”, una specie di divinità incontrollabile che giudica senza appello i popoli spendaccioni. Non è così. La speculazione finanziaria è gestita da una decina di istituti finanziari, che hanno nome e cognome e la Bce – nonostante il suo statuto – è del tutto in grado di intervenire – se ritiene opportuno – per bloccare la speculazione.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".