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Rai, scontro tra Alfano e Bersani. “Il Pd uscirà dalla tv pubblica. Sì a nuova governance”

Il segretario del Pdl è contro il commissariamento e "i partiti che potrebbero fare una battaglia legislativa al solo fine di mettere le mani su Viale Mazzini". Il leader del centrosinistra: "Accuse scandalose"
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Scontro a distanza sulla Rai tra Angelino Alfano e Pier Luigi Bersani. Il leader del Pdl, nel corso di un incontro con i consiglieri regionali del Pdl di Veneto e Friuli Venezia Giulia, si è detto contrario al commissariamento della tv pubblica e ha ribadito di essere  “contro scelte dei partiti che potrebbero fare una battaglia legislativa al solo fine di mettere le mani sulla Rai”.

Piccata la replica del segretario del Partito democratico che rispedisce le accuse al mittente: “C’e’ un limite a tutto –  ha detto Bersani -. Sentirsi dire da Alfano che vogliamo mettere le mani sulla Rai è davvero scandaloso”. E ha aggiunto: “Da mesi stiamo dicendo: la Rai è un azienda che ha il diritto di non avere le mani legate davanti alla sfida della concorrenza. I partiti escano dunque dalla Rai. Se non sarà così, noi ne usciremo comunque. Questo stiamo dicendo, da tempo, e a chiare lettere”.

Il segretario ha inoltre sottolineato che “già da un anno abbiamo proposto una nuova governance e, visto che i mesi sono passati invano, siamo disponibili a un eventuale commissariamento per la transizione così come è avvenuto tranquillamente per altre aziende pubbliche”. E ha coinvolto anche l’esecutivo tecnico, ribadendo che sarà il centrosinistra a fare un passo indietro nel caso in cui le cose non cambino: “Se il governo non prenderà una iniziativa e riterrà che tutto debba cambiare fuorché la Rai – ha concluso-, Pdl e Lega si accomodino pure. Noi comunque non parteciperemo”.

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