Magdi Cristiano Allam ha inaugurato a inizio marzo la nuova sede del suo “Io amo l’Italia” a Milano. Bella, a due passi da corso Buenos Aires. Nel programma ci sono la difesa della cristianità, di Israele e dell’identità nazionale. Obiettivo: politiche 2013.
All’ingresso del quartiere generale, sette targhette riportano i nomi di altrettante associazioni legate al movimento e, ispirate, of course, ai suoi valori. Tutte dotate di un sito web. O almeno così sta scritto. Peccato, però, che quei siti, a differenza del portale, non siano online. Di un paio, addirittura, il dominio non è nemmeno stato registrato. Tutte vetrine vuote. E, nel peggiore dei casi, inesistenti.
Salviamoicristiani.it e vivaisraele.it sono stati entrambi registrati a nome dell’eurodeputato il 3 agosto 2011. Visto che non sono attivi, se li cerchiamo siamo reindirizzati in automatico su ‘Io amo l’Italia’. Vincere-lapaura.it, invece, risulta ‘in costruzione’ ed è stato creato il 10 agosto 2011, mentre il 9 settembre è stata la volta di centroriformaetica.it o “Crei”, acronimo di “Centro per la Riforma Etica delle Istituzioni”. Anche in questo caso redirect sul sito del movimento, a cui si aggiunge il pdf del documento programmatico da scaricare. Situazione ancor più critica per altri due. Sono ambientevitale.it e italianiveri.it. Mai registrati. Insomma, il dominio non è stato mai comprato.
Poi c’è un ultimo sito, aiutoagliitaliani.it, anche questo “in costruzione”, registrato l’8 settembre 2011 da “Verità e Libertà”, una società di comunicazione a responsabilità limitata con sede allo stesso civico del movimento a Milano. Il socio di minoranza, proprietario del 10% con 1000 euro di capitale, è Giovanni Montingelli, contatto designato per la registrazione del sito. Nella sua biografia sul sito di ‘Io amo l’Italia’ leggiamo, tra le altre cose: “Nato a Cerignola in provincia di Foggia nel 1977 è, tra gli altri, “membro dell’Azione Cattolica Italiana, vicepresidente del comitato cittadino Pubbliche Onoranze di Cerignola, Primo Assistente dell’Arciconfraternita Maria SS. Assunta in cielo”.
Bene. Giovedì 1 marzo è stata presentata la sede, oggi siamo al 29 e i siti non ci sono. Sarebbe ora di andare online. O, in alternativa, di togliere gli url dalle targhette all’ingresso.