E adesso che succede? Adesso che Bossi ha consegnato la Lega a Roberto Maroni. che i Barbari Sognanti di Bobo hanno sconfitto il Cerchio Magico, dopo due anni in cui hanno dovuto subire di tutto dalla banda Reguzzoni-Mauro. Adesso che è il sobrio, schivo ex titolare del Viminale, in giacche su misura e occhialini rossi, a parlare al popolo Padano e che non ci sono più nemici da elminiare ma un partito da ricostruire, cosa succede? I militanti se lo chiedono. L’uscita di scena scelta da Bossi è un insegnamento a tutta la classe politica nostrana, aggrappata alle poltrone e ai privilegi e che, quando pizzicati in errore, pronti a negare e rebeccare il così fan tutti. Bossi no. Il Senatur non solo ha lasciato il partito dicendo che era di intralcio ma si è presentato a Bergamo, davanti ai suoi militanti, quei leghisti duri e puri che lo seguono fedelmente da ventisei anni ormai, e si è scusato con loro: “Scusate se ho candidato mio figlio”.
Una eredità difficile quella che Maroni è chiamato ad accettare e che lo costringerà a un costante banco di prova perché il confronto con il Capo sarà impietoso e continuo. Anche per questo Maroni fa bene adesso a voler accelerare i tempi dei congressi nazionali, a chiudere la partita della segreteria federale: “tutto il prima possibile, subito, entro giugno”, ha detto dal palco di Berghem.
Questo è il momento dell’entusiasmo, quindi ora si può fare pulizia, che servirà anche a distinguersi da tutti gli altri partiti alle prossime elezioni al grido “noi abbiamo cacciato tutti, voi no”. Maroni sarà l’uomo della pulizia, sarà il capo della Lega degli onesti, sarà il Robin Hood del carroccio che finalmente promette di aiutare economicamente le sezioni (fino a oggi mantenute dai militanti per lo più) e adottare la meritocrazia, sarà il leader della ritrovata unità interna. Maroni regala una nuova verginità alla Lega corrotta e ladrona, può permettersi di arrivare alle politiche come l’uomo nuovo della Padania e tentare così di convogliare a sé i voti dei tantissimi elettori lombardi, veneti, piemontesi, liguri, emiliani, delusi dal Pdl, traditi dal Pd, stanchi dell’Idv. Insomma Maroni ha la possibilità reale di dare vita al partito del Nord. E’ sempre stato considerato un bravo titolare del viminale, persino Monti ha confidato che l’avrebbe voluto con lui al governo. Ma è per questo che con Maroni nasce una nuova Lega, quella di Bossi è morta ieri.