Altri tredici milioni di euro, oltre a quelli già documentati con riferimento al periodo 2007-2011, potrebbero essere spariti dalle casse della Margherita. Lo si legge nella relazione che questa mattina è stata consegnata ai magistrati della procura di Roma, nell’ambito dell’inchiesta sull’ex tesoriere Luigi Lusi, dai legali dell’ex partito, sulla base della relazione tecnica sui bilanci redatta dalla società Kpmg. “Dall’esame della situazione contabile dell’esercizio 2011 – è scritto nel documento – risultano spese per viaggi e trasferte elettorali pari ad euro 869.428 che si riferiscono a diverse centinaia di assegni di piccolo taglio (inferiori ai 12mila euro) emessi dal tesoriere sul conto corrente acceso presso Bnl”. E Francesco Rutelli, insieme a Enzo Bianco e Gianpiero Bocci si dicono “determinati a recuperare per intero il ‘maltolto’ per restituirlo ai cittadini”.
Le uscite, scrivono ancora i consulenti, “sono state registrate sulla base delle risultanze degli estratti conto bancari, senza alcun documento a supporto della spesa sostenuta (copia assegni, ricevute)”. L’analisi dei conti “per gli anni precedenti fino al 2007, porta ad evidenziare una somma stimata in circa euro 13 milioni (attribuibili sia alla voce ‘spese per viaggi e trasferte elettorali’ sia ad altre voci di conto economico) per i quali a oggi, in attesa che si esauriscano le attività di verifica dell’Autorità giudiziaria e della Banca d’Italia, non sono state eseguite ulteriori verifiche”.
Il personale amministrativo del partito ha raccontato ai consulenti “un totale accentramento in capo al tesoriere della gestione amministrativa unitamente all’esclusiva operatività finanziaria del medesimo (autorizzazione dei bonifici, emissione assegni bancari, prelievi di cassa)”.
Riguardo all’ammanco già accertato in precedenza, dal 2007 al 2010 sono state almeno 96 le operazioni condotte con la Ttt di Luigi Lusi “relative a fatture per operazioni inesistenti per complessivi 13 milioni e 579mila euro che sono state imputate impropriamente in 22 diverse voci del conto economico” della Margherita, scrivono i consulenti di KStudio Associato (network KPMG), LS Lexjus Sinacta e Studio Patti, incaricati di analizzare gli aspetti associativi, amministrativi-contabili e legali di “Democrazia è Liberta – La Margherita”.
Stando agli esperti, “non è possibile identificare il criterio secondo cui è stata operata la ripartizione tra i diversi conti: si può desumere che il criterio ‘casuale’ adottato fosse teso unicamente a diluire gli importi rilevanti tra diverse voci di costo al fine di rendere meno agevole la loro identificazione”.
Nei conti della Margherita presi inesame dai consulenti della Kpmg spuntano anche voci antecedenti al 2011 sulle “indennità chilometriche” relative all’utilizzo di “ un’autovettura (Lancia Thesis benzina) di cui non è ad oggi nota la proprietà, i cui giustificativi presentano diverse anomalie”. Nel gennaio 2008 l’auto in questione ha percorso 47 mila chilometri, portando ad un rimborso di 69 mila euro. Le indennità sono “prive del beneficiario (soggetto che ha percepito l’indennità) e della firma autorizzativa”; “il calcolo prende a riferimento le tabelle Aci nell’importo massimo previsto (euro 1,4688 a km) corrispondente all’utilizzo dell’autovettura di riferimento con una percorrenza di 5mila km l’anno (quando in soli 15 giorni si rimborsano oltre 6mila chilometri)”. Inoltre “gli importi sono sempre a cifra tonda e di importo elevato (anche euro 10mila per 15 giorni); in alcuni casi il rimborso chilometrico viene corrisposto in via anticipata rispetto al periodo a cui si riferisce; nel solo mese di gennaio 2008 risultano rimborsati complessivamente 69 mila euro, a fronte di asseriti 47mila chilometri”. I consulenti scrivono, inoltre, che “la quantificazione complessiva di tali operazioni, poiché risultano classificate in più voci del conto economico, richiede una verifica di dettaglio di tutte le operazioni contabili poste in essere” dalla Margherita “dalla data della sua costituzione”.
Nell’esercizio 2011 sono state rinvenute inoltre delle “fatture emesse dalla agenzia Leader per servizi di aereo taxi di cui una presumibilmente riconducibile a Lusi: si tratta di un servizio di aereo taxi per la tratta Roma-Biggin Hill (Londra)-Roma svolta il 29 e 30 marzo 2011 per un costo di 15 mila euro”. Il senatore Luigi Lusi è indagato a Roma per appropriazione indebita. L’ammanco contestatogli fino a questo momento è di circa 20 milioni di euro.