“Noi abbiamo già perso, è questa la nostra fortuna”. Così parlò Beppe Grillo ad Ancona a fianco del ‘suo’ candidato sindaco. Era il dicembre 2008. Un secolo fa. L’ex comico, come non di rado gli accade, ha cambiato idea: “Il 10-12 per cento che sembrava il nostro punto d’arrivo – ha detto il 12 aprile – oramai non basta più. Se non spostano la data delle elezioni e il Movimento riuscirà a intercettare anche quel 40 per cento che non va più a votare, prenderemo il 25-30 per cento e andremo al governo”. Al governo.
Forse Grillo esagera, ma sondaggi alla mano (dopo “il comitato d’affari Pdl-Pdmenoelle”, come amano dire) l’obiettivo terza forza del Paese – sondaggi alla mano, per quel che valgono – sembra alla portata: secondo l’ultima rilevazione Swg il Movimento 5 Stelle supera il 7 per cento delle intenzioni di voto. Poco, pochissimo per le schiere di sostenitori appassionati che ingolfano le bacheche di Facebook (l’autentica agorà del grillismo) con numeri in doppia cifra. Anche loro forse ottimisti, ma in fondo è già successo. Il Movimento è già stato terzo alle regionali dell’Emilia Romagna del 2010 (7 per cento), in Piemonte (4 per cento), e alle amministrative del 2011 a Bologna (9,5 per cento) e Torino (5,4 per cento). In alcune città come Rimini la soglia della doppia cifra è già stata superata. Facile dunque, salvo cataclismi, prevedere un’infornata di consiglieri alle prossime amministrative e qualche decina di parlamentari nel 2013.
Sarà il battesimo del fuoco per un movimento pieno di buone energie ‘dal basso’ però dominato da un leader incontrastato (nonostante il mantra dell’uno vale uno) la cui cifra politica si misura su un linguaggio che a molti ricorda un certo leghismo della prima ora. Ad altri anche peggio. I ‘grillini’ sono forse già milioni. Un popolo che, se saprà anche superare l’accusa che taluni gli rivolgono di una certa ‘supponenza’ nel sentirsi il solo puro in un mondo di infetti, potrà essere credibile. Ecco un breve abbecedario del ‘Movimento-pensiero’.
Ambiente. E’ la stella polare del Movimento. Acqua pubblica, energia pulita, rifiuti zero, mobilità sostenibile, lotta alla cementificazione sono i temi centrali. Un tempo li avrebbero classificati ‘Verdi’. Oggi sono qualcosa di diverso.
Bene comune. La cifra ideale (per qualcuno ideologica) del grillismo. Per l’idea di comunità, un tempo, li avrebbero classificati ‘di sinistra’. Ecco perché il Pd è il nemico numero uno.
Carriera. Il grillismo è figlio (anche) della decadenza della casta. Nel Movimento – dicono – non si fa carriera. Due mandati e poi a casa.
Denaro. I soldi sono una specie di ossessione. Non all’accumulo, ma al risparmio. Popolare in tempi di crisi.
Europa. Dei banchieri e non dei Popoli. I politici sono ‘marionette delle banche’, in Italia la responsabilità è del trio ‘Prodi-Draghi-Monti’. Un tempo sarebbero stati di destra.
Finanziamento pubblico. Da sopprimere senza se e senza ma. Per i partiti e per la stampa. All’informazione basta la Rete.
Giornalisti. Mai fidarsi. La stampa è sempre contro, l’informazione sempre inquinata e dominata dai gruppi editoriali. All’informazione basta la Rete, i giornali sono roba vecchia. Eppure sono sempre nel mirino.
Leader. ‘Il cancro della democrazia’. Ma non manca chi pensa che “Beppe ha sempre ragione”.
Monti. Nell’agosto 2011 Grillo vedeva di buon occhio un governo tecnico. Oggi il professore è ‘Rigor Montis’, consulente di Goldman Sachs messo da Napolitano al governo “in combutta” con le banche europee. E tanto basta.
Nemici. Tutti e nessuno: “Non ce l’abbiamo con qualcuno in particolare – dice Davide Bono, capogruppo M5S in Piemonte – sono anche loro, a loro insaputa, vittime del sistema.
Organizzazione. Nessuna sede, niente sezioni. L’agorà del Movimento è la Rete. Ognuno può dire la sua. E nei limiti del possibile viene ascoltato.
Partiti. Vedi alla voce leader. Devono essere annientati e restituire ai cittadini i miliardi di euro drenati grazie alle leggi sui rimborsi elettorali.
Rimborsi elettorali. Il Movimento rifiuta i rimborsi elettorali, considerati ‘refurtiva’. I consiglieri regionali e comunali eletti trattengono per sé una quota di stipendio (2.500 euro al mese in Piemonte), il resto confluisce in un conto corrente separato.
Sinistra. In Piemonte nel 2010 Mercedes Bresso perse le elezioni per poco più di 9 mila voti, un decimo dei voti del M5S. Idem in Molise un anno dopo. In entrambi i casi si disse che Grillo aveva regalato le regioni alla destra. Fumo negli occhi per il Movimento.
Tav. Il palazzo d’inverno. Sempre in prima fila in Val di Susa contro l’opera inutile. E contro la magistratura se si mette di traverso.
Umorismo. (senso del). Sanno ridere degli altri. Ancora poco di se stessi. C’è tanta passione, ma anche conformismo. Su certi temi è vietato sgarrare. Altrimenti sei fuori.
Vaffanculo. Catartico e per tutti. “Un consiglio turistico – dice Grillo – non un insulto”.
da Il Fatto Quotidiano del 15 aprile 2012
Mille Comuni al voto, vai allo Speciale amministrative di ilfattoquotidiano.it
Politica
Movimento 5 Stelle, l’obiettivo ‘terzo partito nazionale’ è a portata di mano
Secondo l'ultimo sondaggio di Swg il 'non partito' di Beppe Grillo supera il 7 per cento delle intenzioni di voto. Facile dunque, salvo cataclismi, prevedere un'infornata di consiglieri alle prossime amministrative e qualche decina di parlamentari nel 2013
“Noi abbiamo già perso, è questa la nostra fortuna”. Così parlò Beppe Grillo ad Ancona a fianco del ‘suo’ candidato sindaco. Era il dicembre 2008. Un secolo fa. L’ex comico, come non di rado gli accade, ha cambiato idea: “Il 10-12 per cento che sembrava il nostro punto d’arrivo – ha detto il 12 aprile – oramai non basta più. Se non spostano la data delle elezioni e il Movimento riuscirà a intercettare anche quel 40 per cento che non va più a votare, prenderemo il 25-30 per cento e andremo al governo”. Al governo.
Forse Grillo esagera, ma sondaggi alla mano (dopo “il comitato d’affari Pdl-Pdmenoelle”, come amano dire) l’obiettivo terza forza del Paese – sondaggi alla mano, per quel che valgono – sembra alla portata: secondo l’ultima rilevazione Swg il Movimento 5 Stelle supera il 7 per cento delle intenzioni di voto. Poco, pochissimo per le schiere di sostenitori appassionati che ingolfano le bacheche di Facebook (l’autentica agorà del grillismo) con numeri in doppia cifra. Anche loro forse ottimisti, ma in fondo è già successo. Il Movimento è già stato terzo alle regionali dell’Emilia Romagna del 2010 (7 per cento), in Piemonte (4 per cento), e alle amministrative del 2011 a Bologna (9,5 per cento) e Torino (5,4 per cento). In alcune città come Rimini la soglia della doppia cifra è già stata superata. Facile dunque, salvo cataclismi, prevedere un’infornata di consiglieri alle prossime amministrative e qualche decina di parlamentari nel 2013.
Sarà il battesimo del fuoco per un movimento pieno di buone energie ‘dal basso’ però dominato da un leader incontrastato (nonostante il mantra dell’uno vale uno) la cui cifra politica si misura su un linguaggio che a molti ricorda un certo leghismo della prima ora. Ad altri anche peggio. I ‘grillini’ sono forse già milioni. Un popolo che, se saprà anche superare l’accusa che taluni gli rivolgono di una certa ‘supponenza’ nel sentirsi il solo puro in un mondo di infetti, potrà essere credibile. Ecco un breve abbecedario del ‘Movimento-pensiero’.
Ambiente. E’ la stella polare del Movimento. Acqua pubblica, energia pulita, rifiuti zero, mobilità sostenibile, lotta alla cementificazione sono i temi centrali. Un tempo li avrebbero classificati ‘Verdi’. Oggi sono qualcosa di diverso.
Bene comune. La cifra ideale (per qualcuno ideologica) del grillismo. Per l’idea di comunità, un tempo, li avrebbero classificati ‘di sinistra’. Ecco perché il Pd è il nemico numero uno.
Carriera. Il grillismo è figlio (anche) della decadenza della casta. Nel Movimento – dicono – non si fa carriera. Due mandati e poi a casa.
Denaro. I soldi sono una specie di ossessione. Non all’accumulo, ma al risparmio. Popolare in tempi di crisi.
Europa. Dei banchieri e non dei Popoli. I politici sono ‘marionette delle banche’, in Italia la responsabilità è del trio ‘Prodi-Draghi-Monti’. Un tempo sarebbero stati di destra.
Finanziamento pubblico. Da sopprimere senza se e senza ma. Per i partiti e per la stampa. All’informazione basta la Rete.
Giornalisti. Mai fidarsi. La stampa è sempre contro, l’informazione sempre inquinata e dominata dai gruppi editoriali. All’informazione basta la Rete, i giornali sono roba vecchia. Eppure sono sempre nel mirino.
Leader. ‘Il cancro della democrazia’. Ma non manca chi pensa che “Beppe ha sempre ragione”.
Monti. Nell’agosto 2011 Grillo vedeva di buon occhio un governo tecnico. Oggi il professore è ‘Rigor Montis’, consulente di Goldman Sachs messo da Napolitano al governo “in combutta” con le banche europee. E tanto basta.
Nemici. Tutti e nessuno: “Non ce l’abbiamo con qualcuno in particolare – dice Davide Bono, capogruppo M5S in Piemonte – sono anche loro, a loro insaputa, vittime del sistema.
Organizzazione. Nessuna sede, niente sezioni. L’agorà del Movimento è la Rete. Ognuno può dire la sua. E nei limiti del possibile viene ascoltato.
Partiti. Vedi alla voce leader. Devono essere annientati e restituire ai cittadini i miliardi di euro drenati grazie alle leggi sui rimborsi elettorali.
Rimborsi elettorali. Il Movimento rifiuta i rimborsi elettorali, considerati ‘refurtiva’. I consiglieri regionali e comunali eletti trattengono per sé una quota di stipendio (2.500 euro al mese in Piemonte), il resto confluisce in un conto corrente separato.
Sinistra. In Piemonte nel 2010 Mercedes Bresso perse le elezioni per poco più di 9 mila voti, un decimo dei voti del M5S. Idem in Molise un anno dopo. In entrambi i casi si disse che Grillo aveva regalato le regioni alla destra. Fumo negli occhi per il Movimento.
Tav. Il palazzo d’inverno. Sempre in prima fila in Val di Susa contro l’opera inutile. E contro la magistratura se si mette di traverso.
Umorismo. (senso del). Sanno ridere degli altri. Ancora poco di se stessi. C’è tanta passione, ma anche conformismo. Su certi temi è vietato sgarrare. Altrimenti sei fuori.
Vaffanculo. Catartico e per tutti. “Un consiglio turistico – dice Grillo – non un insulto”.
da Il Fatto Quotidiano del 15 aprile 2012
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per bande
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Caso Almasri, ora la maggioranza non si ferma più: “Bisogna eliminare obbligatorietà dell’azione penale”. M5s: “Così i pm sotto il governo e politici impuniti”
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Cinque Minuti, Vespa scatenato: “In ogni Stato si fanno delle cose sporchissime per la sicurezza”
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Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Non si mettono d'accordo su quello che devono dire e fanno ridere, ogni giorno leggiamo qualcosa di differente. Mettetevi d'accordo almeno tra di voi. Ma il tema è che Giorgia Meloni sta usando una strategia comunicativa per spostare l'attenzione dalla situazione di un paese che, lo dicono gli ultimi dati Istati, è a crescita zero". Così Stefano Bonaccini a Tagadà su La7.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - I vertici di 50 grandi aziende italiane in meeting al cantiere. Un posto altamente simbolico quello scelto per fare il punto sul Progetto “Distretto Italia” del Consorzio di aziende Elis, nato nel 2023 sotto la presidenza di turno dell’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, che apre le attività del nuovo anno con un primo obiettivo di formazione di 941 persone sul territorio nazionale. Un progetto cui hanno aderito i grandi player industriali del panorama italiano, nato con il duplice obiettivo di sopperire al fabbisogno del mondo imprenditoriale in termini di persone e, al contempo, di fornire formazione e opportunità di lavoro. In particolare, il settore Energia e Dati e quello dei Trasporti sono nel 2025 i due ambiti nei quali le imprese di “Distretto Italia” registrano il fabbisogno di formazione e inserimento professionale più elevato. Segue a poca distanza quello delle grandi opere, che si concentrano soprattutto nel settore stradale e delle costruzioni navali. Nel dettaglio, le aziende cercano giuntisti di fibra ottica, operatori elettrici e tecnici del fotovoltaico, capitreno e macchinisti nel settore ferroviario, carpentieri e site manager nei cantieri. Importante anche il fabbisogno registrato nel settore alberghiero.
Il nuovo programma di lavori è stato condiviso oggi, all’interno del cantiere della nuova galleria San Donato, una infrastruttura lunga 923 metri, orgoglio ingegneristico del progetto di Autostrade per l’Italia per la realizzazione del nuovo tracciato in direzione sud della A1 tra Firenze Sud e Incisa.
"Il luogo scelto oggi è per noi molto significativo – spiega Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – perché racconta della capacità delle persone di tradurre in realtà i grandi progetti grazie alle competenze, al lavoro e con una buona dose di determinazione. In questo cantiere ogni giorno sono impegnate oltre 300 persone, alcune delle quali formate e inserite proprio grazie al progetto Distretto Italia, un’iniziativa in grado di mettere in contatto imprese e giovani per introdurli ai mestieri tecnici di cui oggi abbiamo sempre più bisogno e per garantire loro delle opportunità di lavoro qualificato e sicuro".
Nell’ultimo anno e mezzo nell’ambito di “Distretto Italia” sono stati portati a termine oltre 60 percorsi di formazione gratuiti. Il progetto ha garantito un tasso di inserimento pari al 97%, con 854 persone inserite nelle aziende che aderiscono all’iniziativa. In particolare, sono più di 150 quelle assunte nell’ambito del Gruppo Autostrade per l’Italia, di cui quasi un terzo operative nei cantieri e nelle sedi toscane di Aspi. "Segno che quando la formazione è disegnata e realizzata insieme alle aziende – sottolinea Pietro Cum, Amministratore delegato di Elis – apre veramente le porte al mondo del lavoro e offre ai giovani la possibilità di costruirsi un progetto di vita".
Centrale negli obiettivi di 'Distretto Italia' anche il tema dell’orientamento. "Più della metà dei ragazzi scelgono nel nostro Paese il liceo dopo le scuole medie - osserva Valeria Bonilauri, Responsabile del Progetto per Elis - ma l’Italia è fanalino di coda in Europa per numero di laureati, mentre le aziende cercano sul mercato del lavoro competenze tecniche che non trovano".
È in questo contesto che il Consorzio ha stipulato nell’ambito di “Distretto Italia” un accordo di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per fornire alle scuole italiane supporto nella realizzazione delle 30 ore annue di orientamento previste dal sistema scolastico nazionale. L’accordo ha dato vita a una rete di scuole pubbliche e private attive in tutta Italia e coordinate a livello nazionale dal Liceo Cavour di Roma.
Imprese e altre organizzazioni che aderiscono a “Distretto Italia”: A2A, Adecco, Ance, Assistal, Atm, Autostrade per l’Italia, Bain & Company, Best Engage, Bnl Bnp Paribas, Capgemini, Cgt, Cisco, Com.Net, Confimprese, Dell Technologies, eFM, Enel, Engineering, Eni Corporate University, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, Fmts Group, Fnm, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Maire Tecnimont, Generali Italia, Generazione Vincente, Gi Group, Habacus, Htdi, Humangest, Intesa Sanpaolo, Italiaonline, Manpower Group, Milano Serravalle - Milano Tangenziali, Open Fiber, Orienta, PH Facility, Pizzarotti, Poste Italiane, Randstad, Rds, Saipem, Sinapsys, Siram Veolia, Site Spa, Skuola.net, Soft Strategy, Synergie, Tim, Trenord, Umana, Valtellina.
Elis è un ente non profit di orientamento e formazione, che opera in stretta sinergia con le imprese che aderiscono al Consorzio di aziende Elis. Nel 2024 ha coinvolto 11.313 persone in percorsi di formazione e aggiornamento professionale. 64.255 studentesse e studenti di scuole medie e superiori hanno beneficiato di attività di orientamento in collaborazione con scuole e imprese. 934 i professionisti entrarti in aula a raccontare ai giovani il mondo del lavoro.
Per le attività di orientamento “Distretto Italia” ha adottato anche “MiAssumo”, piattaforma gratuita che offre ai giovani, nell’ambito dei programmi scolastici, la possibilità di viaggiare alla scoperta delle professioni con le dinamiche coinvolgenti del gaming digitale. Per quanto riguarda invece i percorsi di formazione, è possibile candidarsi attraverso il sito ufficiale di “Distretto Italia”, che raccoglie tutti i corsi offerti dalle cinque Scuole dei Mestieri: Energia e Dati, Trasporti e Mobilità, Hospitality e F&B, Grandi Opere, Tecnologie Digitali e Intelligenza Artificiale (www.distrettoitalia.elis.org).
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Si affannava il Ministro Nordio a dire in aula che nel suo nome mai il pm sarebbe finito sotto l’esecutivo. Ed ecco che come al solito il ministro viene contraddetto dalla sua stessa maggioranza. Avevamo detto che la strada era segnata e infatti ci ha pensato il capogruppo di Fdi al Senato a gettare la maschera e a dichiarare che ora serve l’abolizione dell’obbligatorietà dell’azione penale. Ecco il primo passo è fatto. Così i cittadini non saranno più uguali davanti alla legge e sarà l’esecutivo a dire contro chi procedere e per quali reati. Nulla nell’interesse del Paese, ma tutto nell’interesse di chi governa e non tollera il dissenso e i valori della nostra Costituzione". Così in una nota Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Non capisco quale ragione abbia Meloni, che è già molto forte, di reagire in questo modo. Male non fare, paura non avere. Che bisogno ha di spettacolizzare e fare vittima quando il magistrato ha il diritto di indagare quando c'è qualcosa da appurare. Sarebbe il caso che Meloni andasse in Parlamento, invece di scappare, a rispondere sul caso. Sta succedendo qualcosa di clamoroso". Così Stefano Bonaccini a Tagadà su La7.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “Grazie, a nome mio personale e delle senatrici e dei senatori del Pd, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per questi 10 anni al servizio dell’Italia e delle sue istituzioni, a tutela della Costituzione e dell’unità nazionale. Anni anche difficili in cui il Presidente Mattarella è stato una guida e un punto di riferimento, ricambiato dall’affetto e dall’ammirazione del popolo italiano”. Cosi il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato.
Milano, 31 gen. (Adnkronos) - Giuseppe Fidanzati, detto Ninni, figlio di Gaetano Fidanzati già a capo del mandamento dell'Acquasanta a Palermo, è stato arrestato nella sua abitazione milanese dai carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova. L'uomo, indagato dalla procura di Milano per associazione mafiosa nell'inchiesta Hydra - sul 'patto' tra le mafie (Cosa Nostra, 'ndrangheta e camorra) in Lombardia -, si stava consegnando dopo che la Cassazione ha rigettato il ricorso del difensore. Decisione che ha reso esecutivo l'arresto, negato nell'ottobre del 2023 dal gip Tommaso Perna. Giuseppe Fidanzati si trova ora nel carcere di Voghera (Pavia).
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Domani sabato 1 febbraio a Monterotondo, alla presenza della segretaria nazionale del Partito Democratico, prenderà il via il viaggio del Pd nel mondo del Terzo Settore. Un itinerario in 20 tappe, quante sono le regioni italiane, nel quale incontreremo quel tessuto fondamentale del Paese - fatto di cooperative sociali, associazioni laiche e cattoliche, mondo del volontariato e della cittadinanza attiva - che è un'ossatura preziosa della coesione sociale". Così in una nota Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd con delega al Terzo Settore e all'Associazionismo.
"Insieme al partito del territorio e agli amministratori ci metteremo in ascolto di tutte quelle realtà che operano tutti i giorni a contatto con le disuguaglianze e che sono allo stesso tempo attraverso le loro azioni una possibile risposta a quelle disuguaglianze. Nel corso della mattina prenderanno parola alcune delle più significative realtà del Terzo Settore italiano, annunceremo inoltre le date delle prime quattro tappe del viaggio. La nostra iniziativa prenderà anche la forma di un podcast che sarà ascoltabile sulle principali piattaforme e sul sito www.partitodemocratico.it. L'appuntamento domani è alle 10.00 presso il CineMancini di Monterotondo, una sala cinematografica riportata in vita dalle cooperative sociali del territorio Folias e il Pungiglione".