Un vertice-fiume , quasi sei ore, per riaffermare la volontà di approvare la riforma del mercato del lavoro in tempi rapidi e nel rispetto delle prerogative del Parlamento: anche ragionando su alcune modifiche mirate, come quelle sulla flessibilità in entrata. Ma anche per illustrare l’agenda per la crescita e l’occupazione. Così si può sintetizzare la lunghissima riunione a palazzo Chigi tra governo e i leader dei partiti della maggioranza. Riunione i cui esiti sono stati definiti positivi, secondo quanto si è appreso, dal premier Mario Monti che avrebbe parlato di un “nuovo patto politico” che consentirà all’esecutivo di procedere con il piano di riforme. Convitato di pietra il tema delle frequenze tv: un argomento caldissimo ma, sembra, appena sfiorato. Il nodo non è stato dunque sciolto in questa riunione anche perché non sarebbe stata aperta nessuna discussione al riguardo essendoci già molta carne al fuoco. Ed è molto probabile che l’argomento sarà ripreso nel faccia a faccia che Monti avrà giovedì con l’ex premier Silvio Berlusconi.
Un vertice affollatissimo al quale hanno partecipato, oltre a Monti, Alfano, Bersani e Casini, i ministri Paola Severino, Corrado Passera, Elsa Fornero, Enzo Moavero, Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grilli, e il sottosegretario Antonio Catricalà. Tema centrale – come viene rimarcato anche nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi – è stato quello della crescita e della creazione di occupazione. Corrado Passera ha illustrato l’agenda per la crescita fornendo dettagli sulle prossime misure, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture e la liquidità per le imprese: una cinquantina di misure che, tutte insieme, ha detto il ministro, contribuiranno al rilancio del pil (fra queste i capitoli delle bollette energetiche, delle infrastrutture e delle semplificazioni).
E’ stata riaffermata la netta determinazione ad approvare la riforma del mercato del lavoro nei tempi più brevi e nel rispetto delle prerogative delle Camere. E’ stata anche fatta una valutazione delle modifiche richieste dai partiti: modifiche (come quelle sul fronte della flessibilità in entrata) che saranno concordate con Elsa Fornero e che si potrebbero tradurre in emendamenti da presentare entro venerdì prossimo. E’ stato approfondito il contenuto del Def (documento di economia e finanza) che oggi sarà all’esame del Consiglio dei ministri. E in particolare del programma nazionale di riforme. Premier, ministri e leader politici hanno anche condiviso la necessità di un “raccordo periodico” con i presidenti dei gruppi parlamentari che sostengono il governo per la definizione di una efficace e coerente programmazione di una agenda sui principali provvedimenti che il Parlamento esaminerà. Toccato anche il tema giustizia, con il ministro Severino che ha fatto il punto sull’iter parlamentare dei provvedimenti in materia, alcuni dei quali, ha spiegato, concorreranno ad attrarre gli investimenti stranieri e a incentivare quelli nazionali.