Il differenziale tra i buoni del tesoro italiani e i Bund tedeschi sfonda di nuovo quota 400. Stamani lo spread ha toccato i 402 punti baso con il rendimento dei Btp italiani a 10 anni al 5,7 per cento. Il differenziale tra la carta decennale italiana e tedesca rivede così i livelli più alti da febbraio scorso, dopo che negli ultimi giorni era sempre rimasto tra i 370 e i 390. Il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi nei primi scambi si era attestato a 391 punti per un rendimento del 5,62%. Ma sono bastati pochi minuti perché si superasse la soglia psicologica dei 400 punti. Il valore si è stabilito sopra 390 punti base per chiudere a 395.
Resta molto critica anche la situazione dei buoni spagnoli: i bonos hanno raggiunto la soglia delicata del 6 per cento, attestandosi sui 431 punti base. Ma c’è pressione anche sui bond francesi: il divario con quelli tedeschi sfiora i 150 punti base (148,8).
Le borse. Le borse europee aprono deboli sulla scia della chiusura fiacca delle piazze asiatiche. L’asta di titoli di stato spagnoli di ieri se da una parte ha rassicurato gli investitori grazie alla buona domanda, dall’altra mantiene alta la tensione per via del rialzo dei rendimenti. Le rassicurazioni dell’Fmi sul probabile raggiungimento dell’obiettivo di 400 miliardi di dollari per costruire un “firewall” contro future crisi contiene però il pessimismo.
Sopra la parità Francoforte, che avanza dello 0,13% a 6.680,08 punti. Il Cac 40 di Parigi cede lo 0,14% a 3.169,51 punti, l’Ftse 100 di Londra scende dello 0,1% a 5.738,80 punti, l’Ibex di Madrid lima uno 0,13% a 6.899,1 punti. Male Bruxelles e Copenaghen che perdono entrambe oltre l’1%.
Ora invece Piazza Affari comincia a guadagnare, era partita oscillando fra lo 0 e piccole perdite, l’indice Ftse Mib guadagna afine giornata lo 0,80%, dopo aver sfiorato anche il +1%. Sprofondano tutti i titoli coinvolti nel riassetto Ligresti, rientrati ora alle contrattazioni: Unipol lascia il 7,63%, Fonsai il 5,32%, Premafin il 5,32%.