Frana la Variante di Valico, pronto un piano di evacuazione dei paesi (video)
Nel caso la situazione dovesse peggiorare le persone che vivono a Ripoli devono prepararsi ad abbandonare le case come altri hanno già fatto. Sono i risultati della grande opera di epoca berlusconiana e progettata da una delle società dell'ex ministro Pietro Lunardi
Ripoli, paese dell’Appennino attraversato dalla Variante di Valico, il tratto di autostrada che nei progetti deve aggiungersi al tratto di A1 tra Bologna e Firenze, si prepara a un piano di evacuazione nel caso la frana si muova un po’ più del dovuto. Piano che prevede suoni di allarme delle campane in caso di emergenza. “La gente deve sapere che cosa fare se una soglia viene superata. È una questione sulla quale la popolazione va coinvolta”. I tecnici del Cnr e dell’Ispra venuti da Roma su invito del prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, hanno emesso oggi il loro verdetto sulla vicenda del paesino appenninico messo a rischio dagli scavi di una galleria per la Variante di valico. Un verdetto che non mette uno stop ai lavori, ma che riconosce una volta per tutte che la frana è causata da quei lavori. Per questo la sentenza degli esperti impone una serie di prescrizioni prima di andare avanti a perforare. Tra queste quella della creazione di un sistema di allarme, una sorta di piano d’evacuazione per i ripolesi, che permetta ai cittadini di capire come muoversi in caso di improvvisi smottamenti.
Variante di valico: la frana di Ripoli si poteva evitare
http://www.ilfattoquotidiano.it/emilia-romagna/ - Molti documenti confermano che fino a settembre 2011 si sono sottovalutati gil allarmi sostenendo che la terra sotto i piedi dei cittadini fosse "stabile". Video di David Marceddu
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Per prima cosa dunque il documento dei tecnici riconosce che la frana prima dell’inizio degli scavi non si era mossa. “L’analisi delle serie storiche di deformazione (…) ha evidenziato come l’area della frana interessata dalla frana antica di Santa Maria Maddalena non abbia subito movimenti nel periodo compreso tra il 2003 e il 2010”, spiegano consegnato oggi nelle mani di Tranfaglia da Fausto Guzzetti, direttore del Irpi-Cnr.
Gli otto fogli, firmati anche dal presidente dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis, evidenziano il legame tra l’accensione delle perforatrici e la riattivazione della frana. “Nel periodo 24 aprile 2011 – 1 aprile 2012”, gli studi hanno evidenziato “come le deformazioni misurate in superficie e in profondità siano congruenti e riconducibili alla sovrapposizione di deformazioni indotte dall’avanzamento dei fronti di scavo nelle due canne”. In poche parole “lo scavo (…) ha prodotto un disturbo (detensionamento) dell’ammasso roccioso”.
Inoltre se dal 12 febbraio 2012 alcune frane si sono riattivate a causa dello scioglimento della neve, lo studio evidenzia che negli anni passati “seppure vi siano stati eventi piovosi e di fusione della neve (…) non si ha notizia di (ri)attivazioni di porzioni estese del versante”. Come dire che la neve ha semplicemente facilitato un movimento rimesso in moto quest’anno dagli scavi del tunnel.
Ma sono le conseguenze di queste affermazioni a far tremare i polsi. A spiegarle è lo stesso Guzzetti nel vertice di ieri pomeriggio in cui era presente lo stesso Gennarino Tozzi, condirettore generale per lo sviluppo della rete di Autostrade per l’Italia. “È del tutto possibile che il prossimo anno o fra dieci anni ci siano delle frane, nella zona interessate da vicino dagli scavi la probabilita’ è maggiore. Quantificare questo e dire se siamo oltre un livello di rischio accettabile è impossibile”, ha ammesso Guzzetti. Insomma se, come si legge nel documento inviato al prefetto, molti fattori portano a “escludere con un buon grado di affidabilità la possibilità di un crollo catastrofico e repentino dell’intero versante”, questo non dovrebbe troppo tranquillizzare. “L’apertura e l’eventuale rapida propagazione di un sistema di fratture che interessi uno o più edifici (…) può provocarne l’instabilità parziale o totale, causando crolli delle (o nelle) abitazioni”.
Per questo i tecnici di Ispra e Cnr raccomandano che sia creato un vero e proprio “sistema di protezione civile che descrive nel dettaglio il complesso delle azioni da attuare in caso di superamento delle soglie”. Potrebbe esserci, come ammette lo stesso Guzzetti, anche la predisposizione di segnali sonori: “una campana” d’allarme vera e propria.
Il documento inoltre segnala più volte la poca completezza degli studi sinora condotti: “il modello geologico tecnico del versante risulta poco accurato”, e questo “influenza l’affidabilità delle possibili previsioni”. Infine un avvertimento ad Autostrade: a breve arriveranno dei punti critici. Uno potrebbe essere al chilometro 7,125, dove pare ci sia presente una faglia o un sistema di fratture. “Tale condizione potrebbe favorire maggiori afflussi d’acqua in profondità e in galleria determinando condizioni di scavo ed effetti superficiali peggiori rispetto a quelli incontrati in precedenza”. Alla società dei Benetton si chiede inoltre che si adottino “diverse strategie di scavo” per “ridurre gli effetti di disturbo”.
Il sit in dei ripolesi. Intanto, mentre in prefettura si teneva il vertice, i cittadini del piccolo borgo di montagna sono scesi in città per protestare contro gli scavi di quella galleria. Erano una quarantina, soprattutto anziani (la maggioranza in paese), ma anche qualche giovane che non ci sta a perdere la propria casa. È stata la prima volta che sono scesi in così tanti in città. Al vertice non sono stati convocati. Qualcuno, come la giovane Karin, è scesa in strada perché vorrebbe qualcosa di più che il semplice salvare la pelle. Vorrebbe salvare anche la casa e il suo paese: “Provassero loro che cosa significa la paura di perderla”.
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La Redazione
Città del Vaticano, 8 mar. - (Adnkronos) - Papa Francesco, dopo aver trascorso una notte tranquilla, prosegue le terapie per curare la polmonite bilaterale e la fisioterapia motoria. Lo fa sapere oggi 8 marzo la Sala stampa del Vaticano nel consueto aggiornamento della mattina sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato al Gemelli dallo scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale.
Ieri i medici non hanno diramato alcun bollettino. L’aggiornamento tornerà stasera. La Sala stampa del Vaticano ieri ha comunque fatto sapere che le condizioni cliniche erano rimaste stabili pure in un quadro complesso per cui la prognosi resta riservata.
Intanto si va verso la quarta domenica nella quale l'Angelus domenicale del Papa sarà solo con il testo scritto. Lo fa sapere la Sala stampa vaticana che spiega che l'Angelus - per la quarta domenica di fila - dovrebbe avvenire in linea di massima come accaduto le altre domeniche con il testo solo scritto del Papa.
Domani poi - alle 10.30 - il cardinale Michael Czerny celebrerà la messa per il Giubileo del mondo del volontariato e leggerà il testo di un'omelia preparata dal Pontefice.
Ieri è arrivato un messaggio a sorpresa di Papa Francesco. Un audio con la voce del Ponteficeè stato diffuso nella serata di oggi 6 marzo in piazza San Pietro, dove i fedeli erano riuniti in preghiera. "Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie", le parole del Papa nel messaggio pronunciato con voce flebile e sofferente (Ascolta).
Ancona , 8 mar. (Adnkronos) - "Dobbiamo investire garantendo al contempo che la transizione verde sia sostenibile per le imprese e per le nostre comunità". Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo al convegno organizzato da Forza Italia ad Ancona, 'Le radici cristiane. Il futuro dell'Europa'.
Ancona, 8 mar. (Adnkronos) - "Se l'Europa vuole essere protagonista deve agire con unità e determinazione: questo significa investire in difesa, potenziarne la spesa, per puntare a mobilitare risorse che rafforzino la nostra sicurezza e la collaborazione con la Nato". Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo al convegno organizzato da Forza Italia ad Ancona 'Le radici cristiane. Il futuro dell'Europa'.
Hiroshima, 8 mar. (Adnkronos) - "La Repubblica italiana condanna fermamente queste derive pericolose" di chi come la Federazione Russa minaccia il ricorso alle armi nucleari. "Roma riconosce l'urgenza di un'azione condivisa che coinvolga necessariamente tutte le potenze nucleari, con profonda consapevolezza continuiamo a sostenere questi processi e le attività delle organizzazioni internazionali: non è, come qualcuno vorrebbe pretendere, un confronto tra illuse anime belle e realisti, bensì tra le ragioni della vita e le ragioni della morte, tra le ragioni della pace e quelle dello scontro". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando ad Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "In occasione dell’8 marzo desidero rivolgere la mia riconoscenza e la mia gratitudine a tutte le donne. Da sempre, il loro ruolo e il loro contributo nella società risultano fondamentali per la crescita e lo sviluppo della Nazione. Molto è stato fatto in questi anni per ridurre le differenze culturali e salariali con gli uomini, per bandire una inaccettabile mentalità retrograda che seppur a fatica la nostra società sta finalmente debellando. Ciononostante, molto dobbiamo ancora fare per arrivare ad una vera parità di diritti". Lo scrive su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
"Il rispetto delle donne, inoltre, non può e non deve mai -aggiunge- limitarsi a parole di circostanza durante una seppur importante ricorrenza, ma è fondamentale un quotidiano impegno di tutti: dalle istituzioni fino al singolo, passando per le scuole e le famiglie. Il mio deferente e commosso pensiero, infine, va alle tante, troppe donne rimaste vittime di femminicidi e alle loro famiglie che portano nel cuore il dolore di questa perdita".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "Oggi celebriamo la Giornata internazionale della donna, un momento di riflessione e di impegno per contrastare le tante disuguaglianze che ancora attraversano la nostra società e che penalizzano in modo particolare le donne, soprattutto nel mondo del lavoro. Le disparità salariali, le difficoltà di accesso ai ruoli di vertice e il mancato riconoscimento di diritti fondamentali, come quello all’autodeterminazione sul proprio corpo, rappresentano ostacoli per moltissime donne. Quelle donne che la prima presidente del Consiglio donna continua a ignorare". Lo afferma Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera.
“Il Partito democratico –aggiunge- è in prima linea con le proprie proposte che vanno in questa direzione: dal salario minimo per garantire un lavoro dignitoso e meno precario, all’aumento della disponibilità degli asili nido e di una sanità di qualità su tutto il territorio nazionale, fino all’introduzione dei congedi parentali paritari e obbligatori per entrambi i genitori. Sono interventi necessari per permettere alle donne di conciliare davvero i tempi di vita e di lavoro e migliorare la qualità della vita di tutti".
“Dobbiamo agire con determinazione -conclude Braga- per contrastare ogni forma di violenza di genere. Per questo, ci impegniamo a modificare la legge introducendo il principio del consenso come elemento fondamentale nel reato di violenza sessuale. È una battaglia di civiltà che non possiamo più rimandare. La giornata dell’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un’occasione per rinnovare un impegno quotidiano. Il Partito democratico continuerà a lavorare dentro e fuori le istituzioni per una società più giusta, equa e libera da ogni discriminazione di genere”.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - “L’8 marzo non è una ritualità da calendario, ma un giorno in cui dobbiamo fare il punto su come lavorare, senza sosta, per risolvere la questione femminile. Il Governo, proprio ieri, ha approvato un ddl che sancisce il femminicidio reato autonomo. Si tratta di un’innovazione normativa importante, per la dignità delle donne. Per noi si tratta di un valore universale, da applicare in tutte le dimensioni della vita. Dalla garanzia di sicurezza fino alla piena inclusione sociale, in condizioni di parità rispetto agli uomini. E anche alla piena possibilità di esprimersi. Per questo il nostro pensiero oggi va a quelle donne cui, sotto regimi autoritari, viene negato il diritto allo studio, il diritto di svolgere alcuni lavori o di poter sposare chi vogliono. La comunità internazionale non deve mai dimenticarsi di loro”. Così in una nota la deputata Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia.
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Emilia Romagna
Frana la Variante di Valico, pronto un piano di evacuazione dei paesi (video)
Nel caso la situazione dovesse peggiorare le persone che vivono a Ripoli devono prepararsi ad abbandonare le case come altri hanno già fatto. Sono i risultati della grande opera di epoca berlusconiana e progettata da una delle società dell'ex ministro Pietro Lunardi
Ripoli, paese dell’Appennino attraversato dalla Variante di Valico, il tratto di autostrada che nei progetti deve aggiungersi al tratto di A1 tra Bologna e Firenze, si prepara a un piano di evacuazione nel caso la frana si muova un po’ più del dovuto. Piano che prevede suoni di allarme delle campane in caso di emergenza. “La gente deve sapere che cosa fare se una soglia viene superata. È una questione sulla quale la popolazione va coinvolta”. I tecnici del Cnr e dell’Ispra venuti da Roma su invito del prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, hanno emesso oggi il loro verdetto sulla vicenda del paesino appenninico messo a rischio dagli scavi di una galleria per la Variante di valico. Un verdetto che non mette uno stop ai lavori, ma che riconosce una volta per tutte che la frana è causata da quei lavori. Per questo la sentenza degli esperti impone una serie di prescrizioni prima di andare avanti a perforare. Tra queste quella della creazione di un sistema di allarme, una sorta di piano d’evacuazione per i ripolesi, che permetta ai cittadini di capire come muoversi in caso di improvvisi smottamenti.
Per prima cosa dunque il documento dei tecnici riconosce che la frana prima dell’inizio degli scavi non si era mossa. “L’analisi delle serie storiche di deformazione (…) ha evidenziato come l’area della frana interessata dalla frana antica di Santa Maria Maddalena non abbia subito movimenti nel periodo compreso tra il 2003 e il 2010”, spiegano consegnato oggi nelle mani di Tranfaglia da Fausto Guzzetti, direttore del Irpi-Cnr.
Gli otto fogli, firmati anche dal presidente dell’Ispra, Bernardo De Bernardinis, evidenziano il legame tra l’accensione delle perforatrici e la riattivazione della frana. “Nel periodo 24 aprile 2011 – 1 aprile 2012”, gli studi hanno evidenziato “come le deformazioni misurate in superficie e in profondità siano congruenti e riconducibili alla sovrapposizione di deformazioni indotte dall’avanzamento dei fronti di scavo nelle due canne”. In poche parole “lo scavo (…) ha prodotto un disturbo (detensionamento) dell’ammasso roccioso”.
Inoltre se dal 12 febbraio 2012 alcune frane si sono riattivate a causa dello scioglimento della neve, lo studio evidenzia che negli anni passati “seppure vi siano stati eventi piovosi e di fusione della neve (…) non si ha notizia di (ri)attivazioni di porzioni estese del versante”. Come dire che la neve ha semplicemente facilitato un movimento rimesso in moto quest’anno dagli scavi del tunnel.
Ma sono le conseguenze di queste affermazioni a far tremare i polsi. A spiegarle è lo stesso Guzzetti nel vertice di ieri pomeriggio in cui era presente lo stesso Gennarino Tozzi, condirettore generale per lo sviluppo della rete di Autostrade per l’Italia. “È del tutto possibile che il prossimo anno o fra dieci anni ci siano delle frane, nella zona interessate da vicino dagli scavi la probabilita’ è maggiore. Quantificare questo e dire se siamo oltre un livello di rischio accettabile è impossibile”, ha ammesso Guzzetti. Insomma se, come si legge nel documento inviato al prefetto, molti fattori portano a “escludere con un buon grado di affidabilità la possibilità di un crollo catastrofico e repentino dell’intero versante”, questo non dovrebbe troppo tranquillizzare. “L’apertura e l’eventuale rapida propagazione di un sistema di fratture che interessi uno o più edifici (…) può provocarne l’instabilità parziale o totale, causando crolli delle (o nelle) abitazioni”.
Per questo i tecnici di Ispra e Cnr raccomandano che sia creato un vero e proprio “sistema di protezione civile che descrive nel dettaglio il complesso delle azioni da attuare in caso di superamento delle soglie”. Potrebbe esserci, come ammette lo stesso Guzzetti, anche la predisposizione di segnali sonori: “una campana” d’allarme vera e propria.
Il documento inoltre segnala più volte la poca completezza degli studi sinora condotti: “il modello geologico tecnico del versante risulta poco accurato”, e questo “influenza l’affidabilità delle possibili previsioni”. Infine un avvertimento ad Autostrade: a breve arriveranno dei punti critici. Uno potrebbe essere al chilometro 7,125, dove pare ci sia presente una faglia o un sistema di fratture. “Tale condizione potrebbe favorire maggiori afflussi d’acqua in profondità e in galleria determinando condizioni di scavo ed effetti superficiali peggiori rispetto a quelli incontrati in precedenza”. Alla società dei Benetton si chiede inoltre che si adottino “diverse strategie di scavo” per “ridurre gli effetti di disturbo”.
Il sit in dei ripolesi. Intanto, mentre in prefettura si teneva il vertice, i cittadini del piccolo borgo di montagna sono scesi in città per protestare contro gli scavi di quella galleria. Erano una quarantina, soprattutto anziani (la maggioranza in paese), ma anche qualche giovane che non ci sta a perdere la propria casa. È stata la prima volta che sono scesi in così tanti in città. Al vertice non sono stati convocati. Qualcuno, come la giovane Karin, è scesa in strada perché vorrebbe qualcosa di più che il semplice salvare la pelle. Vorrebbe salvare anche la casa e il suo paese: “Provassero loro che cosa significa la paura di perderla”.
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Politica
Mattarella da Hiroshima: “Le minacce di uso dell’atomica pronunciate con sconsideratezza inquietante. Dalla Russia pericolosa narrativa”
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Diritti
“Lavori dequalificati e invisibili? Quasi sempre alle donne. Così il loro sciopero può bloccare la società”. Poche operaie e pagate meno degli uomini – i dati
Città del Vaticano, 8 mar. - (Adnkronos) - Papa Francesco, dopo aver trascorso una notte tranquilla, prosegue le terapie per curare la polmonite bilaterale e la fisioterapia motoria. Lo fa sapere oggi 8 marzo la Sala stampa del Vaticano nel consueto aggiornamento della mattina sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato al Gemelli dallo scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale.
Ieri i medici non hanno diramato alcun bollettino. L’aggiornamento tornerà stasera. La Sala stampa del Vaticano ieri ha comunque fatto sapere che le condizioni cliniche erano rimaste stabili pure in un quadro complesso per cui la prognosi resta riservata.
Intanto si va verso la quarta domenica nella quale l'Angelus domenicale del Papa sarà solo con il testo scritto. Lo fa sapere la Sala stampa vaticana che spiega che l'Angelus - per la quarta domenica di fila - dovrebbe avvenire in linea di massima come accaduto le altre domeniche con il testo solo scritto del Papa.
Domani poi - alle 10.30 - il cardinale Michael Czerny celebrerà la messa per il Giubileo del mondo del volontariato e leggerà il testo di un'omelia preparata dal Pontefice.
Ieri è arrivato un messaggio a sorpresa di Papa Francesco. Un audio con la voce del Ponteficeè stato diffuso nella serata di oggi 6 marzo in piazza San Pietro, dove i fedeli erano riuniti in preghiera. "Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie", le parole del Papa nel messaggio pronunciato con voce flebile e sofferente (Ascolta).
Ancona , 8 mar. (Adnkronos) - "Dobbiamo investire garantendo al contempo che la transizione verde sia sostenibile per le imprese e per le nostre comunità". Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo al convegno organizzato da Forza Italia ad Ancona, 'Le radici cristiane. Il futuro dell'Europa'.
Ancona, 8 mar. (Adnkronos) - "Se l'Europa vuole essere protagonista deve agire con unità e determinazione: questo significa investire in difesa, potenziarne la spesa, per puntare a mobilitare risorse che rafforzino la nostra sicurezza e la collaborazione con la Nato". Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo al convegno organizzato da Forza Italia ad Ancona 'Le radici cristiane. Il futuro dell'Europa'.
Hiroshima, 8 mar. (Adnkronos) - "La Repubblica italiana condanna fermamente queste derive pericolose" di chi come la Federazione Russa minaccia il ricorso alle armi nucleari. "Roma riconosce l'urgenza di un'azione condivisa che coinvolga necessariamente tutte le potenze nucleari, con profonda consapevolezza continuiamo a sostenere questi processi e le attività delle organizzazioni internazionali: non è, come qualcuno vorrebbe pretendere, un confronto tra illuse anime belle e realisti, bensì tra le ragioni della vita e le ragioni della morte, tra le ragioni della pace e quelle dello scontro". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando ad Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "In occasione dell’8 marzo desidero rivolgere la mia riconoscenza e la mia gratitudine a tutte le donne. Da sempre, il loro ruolo e il loro contributo nella società risultano fondamentali per la crescita e lo sviluppo della Nazione. Molto è stato fatto in questi anni per ridurre le differenze culturali e salariali con gli uomini, per bandire una inaccettabile mentalità retrograda che seppur a fatica la nostra società sta finalmente debellando. Ciononostante, molto dobbiamo ancora fare per arrivare ad una vera parità di diritti". Lo scrive su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
"Il rispetto delle donne, inoltre, non può e non deve mai -aggiunge- limitarsi a parole di circostanza durante una seppur importante ricorrenza, ma è fondamentale un quotidiano impegno di tutti: dalle istituzioni fino al singolo, passando per le scuole e le famiglie. Il mio deferente e commosso pensiero, infine, va alle tante, troppe donne rimaste vittime di femminicidi e alle loro famiglie che portano nel cuore il dolore di questa perdita".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "Oggi celebriamo la Giornata internazionale della donna, un momento di riflessione e di impegno per contrastare le tante disuguaglianze che ancora attraversano la nostra società e che penalizzano in modo particolare le donne, soprattutto nel mondo del lavoro. Le disparità salariali, le difficoltà di accesso ai ruoli di vertice e il mancato riconoscimento di diritti fondamentali, come quello all’autodeterminazione sul proprio corpo, rappresentano ostacoli per moltissime donne. Quelle donne che la prima presidente del Consiglio donna continua a ignorare". Lo afferma Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera.
“Il Partito democratico –aggiunge- è in prima linea con le proprie proposte che vanno in questa direzione: dal salario minimo per garantire un lavoro dignitoso e meno precario, all’aumento della disponibilità degli asili nido e di una sanità di qualità su tutto il territorio nazionale, fino all’introduzione dei congedi parentali paritari e obbligatori per entrambi i genitori. Sono interventi necessari per permettere alle donne di conciliare davvero i tempi di vita e di lavoro e migliorare la qualità della vita di tutti".
“Dobbiamo agire con determinazione -conclude Braga- per contrastare ogni forma di violenza di genere. Per questo, ci impegniamo a modificare la legge introducendo il principio del consenso come elemento fondamentale nel reato di violenza sessuale. È una battaglia di civiltà che non possiamo più rimandare. La giornata dell’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un’occasione per rinnovare un impegno quotidiano. Il Partito democratico continuerà a lavorare dentro e fuori le istituzioni per una società più giusta, equa e libera da ogni discriminazione di genere”.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - “L’8 marzo non è una ritualità da calendario, ma un giorno in cui dobbiamo fare il punto su come lavorare, senza sosta, per risolvere la questione femminile. Il Governo, proprio ieri, ha approvato un ddl che sancisce il femminicidio reato autonomo. Si tratta di un’innovazione normativa importante, per la dignità delle donne. Per noi si tratta di un valore universale, da applicare in tutte le dimensioni della vita. Dalla garanzia di sicurezza fino alla piena inclusione sociale, in condizioni di parità rispetto agli uomini. E anche alla piena possibilità di esprimersi. Per questo il nostro pensiero oggi va a quelle donne cui, sotto regimi autoritari, viene negato il diritto allo studio, il diritto di svolgere alcuni lavori o di poter sposare chi vogliono. La comunità internazionale non deve mai dimenticarsi di loro”. Così in una nota la deputata Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia.