Quattro rinvii a giudizio per la bancarotta dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Il gup di Milano, Maria Cristina Mannocci, lo ha deciso per gli imprenditori Piero e Gianluca Zammarchi, Fernando Lora e il contabile Carlo Freschi coinvolti nell’inchiesta sul crac dell’istituto fondato da don Luigi Verzé.  Gli Zammarchi, padre e figlio, Lora e il suo contabile sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, bancarotta e altri reati. Gli imprenditori bergamaschi erano fornitori del San Raffaele, dunque inseriti nel sistema di sovraffatturazioni e ritorni di denaro contante ai vertici dell’istituto contestati dall’accusa, rappresentata dai pm Laura Pedio, Gaetano Ruta e Luigi Orsi

Il giudice, dopo aver respinto la richiesta di abbreviato condizionato, ha deciso che il processo inizierà il prossimo 15 giugno. Bisognerà attendere il 16 maggio per conoscere invece la decisione sulla richiesta di patteggiamento avanzata dall’ex direttore amministrativo dell’ospedale, Mario Valsecchi, che con la Procura di Milano ha concordato una pena a 2 anni e 10 mesi di reclusione e 200 mila euro. Al via il 27 giugno il processo con rito abbreviato per l’imprenditore Pierangelo Daccò e Andrea Bezziccheri. Il primo è il mediatore d’affari specializzato in rapporti tra politica e sanità, protagonista delle vacanze esotiche con il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Il secondo è un socio della famiglia Zammarchi. 

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