A poche settimane dall’ospitalità concessa all’ex terrorista nero di Ordine nuovo, Franco Freda, e alla sua casa editrice, per la presentazione di un libro di Nietzsche – evento annullato dopo la pioggia di polemiche, il Campidoglio si appresta ad accogliere un altro personaggio dal passato non proprio candido. Tra gli invitati alla cerimonia di consegna della kermesse “Microfono d’oro 2012”, patrocinata e ospitata da Roma Capitale, che rende omaggio alle eccellenze della comunicazione radiofonica capitolina, figura infatti anche Mario Corsi, meglio conosciuto come “Marione”.
Ma l’attuale conduttore della seguitissima trasmissione radiofonica romana “Te la dò io Tokio” – nella quale vengono affrontate le vicende calcistiche della A.S. Roma ma anche, come si legge sul sito, importanti tematiche sociali, nazionali e cittadine – è molto noto anche negli ambienti giudiziari: ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari), arrestato e condannato diverse volte per atti di violenza squadrista, estorsione e minacce; sospettato degli omicidi di Fausto e Iaio (due giovanissimi attivisti del centro sociale milanese Leoncavallo uccisi nel marzo del ‘78) e del giovane simpatizzante del Pci, Ivo Zini (assassinato a Roma, qualche mese più tardi, sempre da un commando neofascista), e di recente, al centro dell’inchiesta sul falso dossier contro alcuni manager della A.s. Roma2.
A premiarlo ci ha pensato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ospite qualche tempo fa della trasmissione di “Marione”: il prossimo 25 maggio, il primo cittadino conferirà al conduttore l’onorificenza del “Microfono d’oro”. E di nuovo polemiche sul sindaco “che non si dimentica di nessuno, come non lo ha fatto per Andrini – l’ex numero uno di Ama servizi, legato da sempre alla galassia dell’estrema destra, dimessosi in seguito all’affaire Di Girolamo” 3, ricorda il consigliere pd Athos De Luca. O per Mario Vattani, il console fascio rock un tempo consigliere diplomatico di Alemanno al Ministero dell’Agricoltura e poi al Comune di Roma4. “Alemanno non riesce proprio a tenersi lontano dal mondo dell’estrema destra – sbotta il senatore dell’Idv Stefano Pedica – A Roma ci sono tanti giornalisti radiofonici che ogni giorno fanno del microfono un vero strumento di denuncia e legalità, e sicuramente meritano di essere gratificati più di Marione”. “Sono le solite vuote e pretestuose polemiche dell’opposizione, che rispediamo al mittente – risponde il consigliere pdl e promotore del premio “Microfono d’oro”, Fabrizio Santori – Alemanno non c’entra, per il semplice fatto che non è lui a decretare il vincitore, ma i romani che hanno deciso di premiare le trasmissioni più ascoltate nei diversi settori culturali, sportivi, musicali e d’opinione”. E tra queste c’è anche quella condotta dall’ ex estremista di destra.
A gettare acqua sul fuoco interviene lo stesso Mario Corsi che annuncia: “Non ritirerò quel premio, non voglio entrare nelle bagarre politiche fra maggioranza e opposizione in comune”. Ma non rinuncia poi a ricordare a chi lo attacca che, nel 1999, anche l’allora sindaco Rutelli gli consegnò in Campidoglio un altro premio. “Al tempo evidentemente la mia presenza – dice – non era così inquietante come ora ricorda l’onorevole De Luca, che allora militava nella stessa compagine politica del sindaco”. E conclude: “So mejo io che i tanti pregiudicati in Parlamento”.