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I cinque di Mazzaracchio

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”E’ davvero paradossale che uno dei tre coordinatori del Pdl si dichiari pubblicamente contrario alla decisione di Berlusconi e di Alfano di incontrare il premier Monti per un confronto sui problemi del paese”. Lo dicono, in una dichiarazione congiunta, i senatori del Pdl Paolo Amato, Valerio Carrara, Salvatore Mazzaracchio, Massimo Palmizio e Ferruccio Saro, che aggiungono: ”Non condividiamo la posizione di La Russa perché non accettiamo un gioco al massacro”.

Non è inventata, è una notizia vera diffusa dall’Ansa nel primo pomeriggio del 16 maggio. Si tratta di un documento pericolosissimo, già al vaglio del Copasir e della Digos. Da nostre fonti riservatissime, sappiamo che già si sono formati gruppi spontanei di protesta. Se ne segnala uno a Brindisi, due a Poggio Mirteto, a Cologno Monzese la sede di “Sotto il Pamizio” è già discretamente sorvegliata da settimane. Un volantino firmato dal sedicente gruppo del “Mazzaracchismo per la libertà” (da non confondere con il Maccartismo) è stato trovato a Biella e sequestrato su ordine della Procura.

La ministra Cancellieri, ex- baritono che furoreggiò negli anni ’60, ha risposto a un’interrogazione urgente: “Si tratta di sigle nuove, finora sconosciute, potenzialmente più pericolose del grillismo, ma non risultano legami di sorta con anarchici, anarco-insurrezionalisti, anarco-individualisti, anarco- ciclisti”. Anche se la presenza del Carrara (si sa, a Carrara e Sarzana gli anarchici sono di casa) potrebbe indurre a maggiori approfondimenti, la ministra – affrontando il finale del Barbiere di Siviglia – ha precisato che “si tratta di ominimia anagarafico- geografica”.

Comunque, tutta Italia è in ansia. Di fronte a queste notizie destabilizzanti, passano in secondo piano Imu, spread, Hollande e anche Bersani che ha smesso di pettinare le bambole, ma dipinge puffi per una nota casa dolciaria.

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