Non solo Camera e Senato. Il controllo della politica parte dalle amministrazioni più vicine ai cittadini. Openpolis e InformaEtica hanno deciso di estendere il progetto di OpenParlamento, nato per promuovere la trasparenza a Montecitorio e Palazzo Madama, con OpenMunicipio, “una piattaforma web no-profit di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita delle città che vi aderiscono”. Una modalità online per “sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi”, oltre a incentivare collaborazione e dialogo tra i cittadini e chi li amministra attraverso il confronto di “idee, opinioni e soluzioni”.
Udine e Senigallia, in provincia di Ancona, saranno le prime città a implementare il progetto a luglio. Sul sito è possibile consultare la demo della piattaforma che consentirà di informarsi su”tutta l’attività politico amministrativa aggiornata in tempo reale e sempre disponibile, con dati ufficiali del comune”, “monitorare l’andamento di un atto, le attività dei politici o un argomento di particolare interesse” e intervenire “nella vita politica” attraverso voti e commenti dell’attività amministrativa nella community del sito”. Il tutto realizzato con software liberamente e gratuitamente riutilizzabile da chiunque.
“Dopo OpenParlamento, aperto nel 2009, abbiamo pensato di replicare il sistema in una dimensione locale”, spiega Vincenzo Smaldore, tra i fondatori dell’associazione Openpolis. “Proponiamo il superamento della normativa vigente, ovvero dell’albo pretorio, dove tutto ciò che è stato già approvato in comune viene reso pubblico per soli 15 giorni”. Infatti, dopo la scadenza del termine i cittadini devono dimostrare ‘un legittimo interesse’ per accedere e se l’amministrazione respinge la richiesta si può solo fare ricorso al Tar. “La piattaforma elimina questo mostro burocratico fatto di moduli e attese perché ciò che pubblica non ha limiti temporali”. Inoltre, se ad esempio nell’albo compaiono solo le delibere, su OpenMunicipio ci saranno interpellanze, mozioni e proposte di delibera. Da seguire nel loro iter, nel corso del quale i cittadini potranno intervenire.
Rispetto ai progetti open data implementati dai comuni di Firenze e Torino che includono set di dati su bilanci e spese della macchina amministrativa, OpenMunicipio rendiconta le attività dei singoli organi politici e monitora l’attività dei consiglieri. Lo stesso comune può decidere di aderire e i cittadini possono sollecitarlo. “Adottare la piattaforma costa quanto i pc di due uffici pubblici”, prosegue Smaldore, ovvero 8mila euro l’anno per comuni fino a 50mila abitanti. Cifra che raddoppia per chi sorpassa i 150mila abitanti. “La difficoltà principale consiste nell’assicurare l’accesso agli atti. Alla base di questo progetto la volontà politica di avviare un processo di trasparenza solido e duraturo con gli elettori. E oltre a Udine e Senigallia anche altri comuni intendono implementarlo, da Trieste a Napoli”. Il prossimo obiettivo? “Open Regione”.
Politica
OpenMunicipio, la trasparenza online della politica parte dal Comune
La piattaforma nasce sull'esperienza di OpenParlamento, partito nel 2009 per monitorare Camera e Senato. Il progetto applicato alle amministrazioni locali supera i limiti dell'albo pretorio. Le prime città ad aderire sono Udine e Senigallia
Non solo Camera e Senato. Il controllo della politica parte dalle amministrazioni più vicine ai cittadini. Openpolis e InformaEtica hanno deciso di estendere il progetto di OpenParlamento, nato per promuovere la trasparenza a Montecitorio e Palazzo Madama, con OpenMunicipio, “una piattaforma web no-profit di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita delle città che vi aderiscono”. Una modalità online per “sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi”, oltre a incentivare collaborazione e dialogo tra i cittadini e chi li amministra attraverso il confronto di “idee, opinioni e soluzioni”.
Udine e Senigallia, in provincia di Ancona, saranno le prime città a implementare il progetto a luglio. Sul sito è possibile consultare la demo della piattaforma che consentirà di informarsi su”tutta l’attività politico amministrativa aggiornata in tempo reale e sempre disponibile, con dati ufficiali del comune”, “monitorare l’andamento di un atto, le attività dei politici o un argomento di particolare interesse” e intervenire “nella vita politica” attraverso voti e commenti dell’attività amministrativa nella community del sito”. Il tutto realizzato con software liberamente e gratuitamente riutilizzabile da chiunque.
“Dopo OpenParlamento, aperto nel 2009, abbiamo pensato di replicare il sistema in una dimensione locale”, spiega Vincenzo Smaldore, tra i fondatori dell’associazione Openpolis. “Proponiamo il superamento della normativa vigente, ovvero dell’albo pretorio, dove tutto ciò che è stato già approvato in comune viene reso pubblico per soli 15 giorni”. Infatti, dopo la scadenza del termine i cittadini devono dimostrare ‘un legittimo interesse’ per accedere e se l’amministrazione respinge la richiesta si può solo fare ricorso al Tar. “La piattaforma elimina questo mostro burocratico fatto di moduli e attese perché ciò che pubblica non ha limiti temporali”. Inoltre, se ad esempio nell’albo compaiono solo le delibere, su OpenMunicipio ci saranno interpellanze, mozioni e proposte di delibera. Da seguire nel loro iter, nel corso del quale i cittadini potranno intervenire.
Rispetto ai progetti open data implementati dai comuni di Firenze e Torino che includono set di dati su bilanci e spese della macchina amministrativa, OpenMunicipio rendiconta le attività dei singoli organi politici e monitora l’attività dei consiglieri. Lo stesso comune può decidere di aderire e i cittadini possono sollecitarlo. “Adottare la piattaforma costa quanto i pc di due uffici pubblici”, prosegue Smaldore, ovvero 8mila euro l’anno per comuni fino a 50mila abitanti. Cifra che raddoppia per chi sorpassa i 150mila abitanti. “La difficoltà principale consiste nell’assicurare l’accesso agli atti. Alla base di questo progetto la volontà politica di avviare un processo di trasparenza solido e duraturo con gli elettori. E oltre a Udine e Senigallia anche altri comuni intendono implementarlo, da Trieste a Napoli”. Il prossimo obiettivo? “Open Regione”.
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Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Al referendum sul Jobs act voterò sì, ma non abbiamo chiesto abiure a nessuno rispetto al passato". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io candidata premier? C'è tempo, intanto costruiamo la coalizione e il progetto condiviso per l'Italia". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Sembra che parliamo di cose astratte o di fantasie ma le alleanze le abbiamo già fatte e abbiamo vinto due elezioni in Regioni in cui governava la destra, costruendo una coalizione attorno a un programma di cose concrete". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita, a proposito del centrosinistra.
"Sento anche io questo ritornello dell'opposizione che manca, ma non tiriamoci più sfiga di quella che c'è. Lavoriamo per unire le opposizioni su cose concrete. In Parlamento sono più le cose che votiamo insieme di quelle che su cui dividiamo", ha spiegato la leader del Pd.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria, ce lo chiede la gente. Rispetto il dibattito di questi giorni, l'aspetto positivo è che siamo tutti d'accordo sul fatto che non può andare come l'altra volta. Ma prima degli accori tattici ho una ambizione più alta, unire su una prospettiva comune l'Italia che vuole mandare a casa la destra". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul dibattito innescato dalle parole di Dario Franceschini.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "L'attacco giudiziario è un altro modo di Giorgia Meloni di spostare l'attenzione dall'economia che è ferma, dalla produzione industriale che cala da 20 mesi, dai salari che calano. Cosa sale, mentre la Meloni cerca di farci parlare d'altro? Le accise, le liste d'attesa, le bollette". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita parlando del caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Una vergogna, dichiaravano guerra ai trafficanti in tutto il globo terracqueo, hanno fatto il rimpatrio più veloce della storia d'Italia. Meloni deve riferire in aula, si fa vedere solo suo social. La devono smettere di scappare, devono spiegare". Lo ha detto Elly Schlein a Piazzapulita sul caso Almasri.
Roma, 30 gen (Adnkronos) - "Stupiscono le critiche superficiali alle dichiarazioni dell’onorevole Giovanni Donzelli. Le polemiche che imperversano non aiutano la coalizione anche se capisco sono frutto della passione e la gratitudine verso il grande leader che è stato Berlusconi". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, coordinatore della Direzione nazionale di Fratelli d'Italia.
"Le dichiarazioni di Donzelli invece sono un'analisi elettorale, perché la figura di Berlusconi non è in discussione per nessuno di noi in Fdi; molti hanno militato nel Pdl e molti provengono da Forza Italia. Egli ha conquistato un posto nella storia, è stato il leader della coalizione e ognuno di noi è riconoscente alla sua opera e alla sua azione", ha continuato Cirielli.
"Donzelli ha fatto solo un esame quantitativo. Prima della discesa in campo di Berlusconi nelle comunali del 1993 di Napoli e Roma, il MSI aveva raccolto oltre il 30%; con la discesa in campo di Forza Italia nel 1994 - pochi mesi dopo - il Msi scese al 13.5% -precisa Cirielli-. Se questa è storia, è altrettanto un fatto storico che grazie a Berlusconi nacque la Destra di Governo. La coalizione che seppe mettere in campo e che solo lui poteva creare ancora oggi, con la guida di Giorgia Meloni, è protagonista. Di questo gli saremo grati per sempre".