Non doveva essere al lavoro, Nicola Cavicchi, 35 anni, uno dei due operai morti nella fabbrica di ceramiche di Sant’Agostino. ”Voleva andare al mare – raccontano in lacrime i genitori, Romana Fiorentini e Bruno – ma le previsioni del tempo non erano buone e cosi’ aveva deciso di sostituire un collega malato”. I genitori si sono iniziati a preoccupare solo quando non lo hanno visto tornare a casa intorno alle 6.30. ”Abbiamo sentito il terremoto – spiegano – ma la televisione diceva che non c’erano vittime e quindi eravamo tranquilli. E’ stato l’altro nostro figlio, quando Nicola non e’ tornato a casa, ad andare in fabbrica e a scoprire quello che era accaduto”. Grande appassionato di mare e di calcio, la vittima stava ristrutturando una casa per mettere su famiglia.
Emilia Romagna - Cronaca
Sostituisce collega e muore in fabbrica
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