“Serie B, serie B, serie B!” Il grido della piazza di Parma è quello della vittoria. L’esultanza dei cittadini sotto i Portici del grano è tutta per il nuovo sindaco Federico Pizzarotti e il Movimento 5 stelle, e il riferimento è alla frase con cui erano stati definiti in una battuta dal candidato sconfitto del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli due settimane fa, all’indomani del ballottaggio.
Ora che la serie B ha vinto contro la serie A dei politici fatti e finiti, quell’appellativo è quasi una nota di orgoglio. Perché Federico Pizzarotti è prima di tutto un cittadino, così come lo sono gli altri del Movimento, tanto che nonostante il risultato di oggi, al suo lavoro come informatico di banca risulta ancora in ferie, in attesa della nomina ufficiale. “Cittadini prestati alla politica che riporteranno la politica nelle strade, vicina alla gente” sottolinea il consigliere regionale Giovanni Favia. Ed è questo il motivo della vittoria di Pizzarotti, che di fronte alla folla che vuole conoscerlo, fotografarlo, stringergli la mano, sorride soddisfatto, ma pensa per prima cosa al rispetto per le vittime del terremoto dell’Emilia Romagna, e per questo bandisce trombe e cori da stadio dal comizio improvvisato sulla scalinata del Municipio.
“La sensazione più grande che provo è quella di responsabilità – esordisce il nuovo sindaco di Parma – Non ho paura perché so che i cittadini che ci hanno votato ci aiuteranno. È questo quello che vogliamo, perché noi dobbiamo imparare tanto e abbiamo bisogno della collaborazione e del confronto con tutti”. Il primo discorso ufficiale da sindaco di Parma è quello di un vero “primo cittadino”, che ammette di fronte ai parmigiani che lui e la sua squadra “siamo uguali a voi”. Sotto i Portici del grano dove pochi mesi fa c’erano le proteste con i tamburi contro l’amministrazione di centrodestra, arrivano gli applausi e si leva una voce: “Non cambiate mai!”, e Pizzarotti risponde sicuro: “Non lo faremo”.
La promessa è quella di cominciare subito a lavorare per la città, dai conti del Comune all’inceneritore. “Apriremo tutti i cassetti del Comune per capire a quanto ammontano i debiti. Poi ci confronteremo con voi per vedere come fare, anche nel caso dovessimo prendere decisioni difficili e impopolari”. L’altro obiettivo è sistemare la questione inceneritore: “Chiederemo un incontro con Iren e ci faremo dare le carte che ci hanno sempre negato per trovare una via d’uscita e un’alternativa valida allo smaltimento dei rifiuti, senza perdere posti di lavoro”.
Anche sul modus operandi in Municipio le idee di Pizzarotti sono chiare: “La promessa è che in consiglio comunale non conteranno solo i numeri, ma le idee, non ci saranno minoranza e maggioranza, ma un confronto aperto e trasparente con tutti”.
La festa è di Pizzarotti, ma anche di tutti i candidati della lista, che si passano il microfono e ringraziano gli elettori perché “se siamo un gruppo, lo siamo quando vinciamo e quando perdiamo”.
I complimenti arrivano anche dal leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo: “Mi ha scritto un messaggio con su scritto “Ce l’abbiamo fatta”, poi magari ci sentiremo con più calma nei prossimi giorni”.
Da sindaco però Pizzarotti torna subito a parlare della sua città. “Questa è una giornata storica – ha detto – ci metterò tutta la mia volontà e la mia responsabilità”. Il pensiero va poi a quella “voglia di cambiare il mondo” che si legge nel suo profilo da candidato sul sito del Movimento, e si commuove, la voce spezzata e gli occhi lucidi di fianco alla moglie Cinzia. “Penso a quel fatto di voler cambiare il mondo… Intanto cominciamo da qui”.
Emilia Romagna - Cronaca
Pizzarotti, politico per caso: “La sensazione? Una grande responsabilità” (video)
La festa sotto i Portici del Grano, ma in tono minore, anche per rispetto alle vittime del terremoto. Poi la risposta della piazza a Bernazzoli: "Diceva che gli sembrava di giocare contro una squadra di serie B. Bene, la serie B ha vinto contro la presunta serie A"
Ora che la serie B ha vinto contro la serie A dei politici fatti e finiti, quell’appellativo è quasi una nota di orgoglio. Perché Federico Pizzarotti è prima di tutto un cittadino, così come lo sono gli altri del Movimento, tanto che nonostante il risultato di oggi, al suo lavoro come informatico di banca risulta ancora in ferie, in attesa della nomina ufficiale. “Cittadini prestati alla politica che riporteranno la politica nelle strade, vicina alla gente” sottolinea il consigliere regionale Giovanni Favia. Ed è questo il motivo della vittoria di Pizzarotti, che di fronte alla folla che vuole conoscerlo, fotografarlo, stringergli la mano, sorride soddisfatto, ma pensa per prima cosa al rispetto per le vittime del terremoto dell’Emilia Romagna, e per questo bandisce trombe e cori da stadio dal comizio improvvisato sulla scalinata del Municipio.
“La sensazione più grande che provo è quella di responsabilità – esordisce il nuovo sindaco di Parma – Non ho paura perché so che i cittadini che ci hanno votato ci aiuteranno. È questo quello che vogliamo, perché noi dobbiamo imparare tanto e abbiamo bisogno della collaborazione e del confronto con tutti”. Il primo discorso ufficiale da sindaco di Parma è quello di un vero “primo cittadino”, che ammette di fronte ai parmigiani che lui e la sua squadra “siamo uguali a voi”. Sotto i Portici del grano dove pochi mesi fa c’erano le proteste con i tamburi contro l’amministrazione di centrodestra, arrivano gli applausi e si leva una voce: “Non cambiate mai!”, e Pizzarotti risponde sicuro: “Non lo faremo”.
La promessa è quella di cominciare subito a lavorare per la città, dai conti del Comune all’inceneritore. “Apriremo tutti i cassetti del Comune per capire a quanto ammontano i debiti. Poi ci confronteremo con voi per vedere come fare, anche nel caso dovessimo prendere decisioni difficili e impopolari”. L’altro obiettivo è sistemare la questione inceneritore: “Chiederemo un incontro con Iren e ci faremo dare le carte che ci hanno sempre negato per trovare una via d’uscita e un’alternativa valida allo smaltimento dei rifiuti, senza perdere posti di lavoro”.
Anche sul modus operandi in Municipio le idee di Pizzarotti sono chiare: “La promessa è che in consiglio comunale non conteranno solo i numeri, ma le idee, non ci saranno minoranza e maggioranza, ma un confronto aperto e trasparente con tutti”.
La festa è di Pizzarotti, ma anche di tutti i candidati della lista, che si passano il microfono e ringraziano gli elettori perché “se siamo un gruppo, lo siamo quando vinciamo e quando perdiamo”.
I complimenti arrivano anche dal leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo: “Mi ha scritto un messaggio con su scritto “Ce l’abbiamo fatta”, poi magari ci sentiremo con più calma nei prossimi giorni”.
Da sindaco però Pizzarotti torna subito a parlare della sua città. “Questa è una giornata storica – ha detto – ci metterò tutta la mia volontà e la mia responsabilità”. Il pensiero va poi a quella “voglia di cambiare il mondo” che si legge nel suo profilo da candidato sul sito del Movimento, e si commuove, la voce spezzata e gli occhi lucidi di fianco alla moglie Cinzia. “Penso a quel fatto di voler cambiare il mondo… Intanto cominciamo da qui”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".