Il giorno dopo l’arresto del maggiordomo del Pontefice accusato di aver diffuso carte riservate, diventa pubblico un altro scottante documento vaticano: la nota con cui lo Ior ha sfiduciato il presidente Ettore Gotti Tedeschi, il 24 maggio. Il memorandum in inglese pubblicato dal sito del Corriere della Sera rappresenta la comunicazione ufficiale nella quale il Consiglio di Sovrintendenza della banca vaticana “licenzia” Gotti Tedeschi, con motivazioni severe, elencate per punti. Imputandogli, tra l’altro, “l’ostentata mancanza di prudenza e precisione nei commenti pubblici sull’Istituto”, l’incapacità di spiegare la divulgazione di “documenti in suo possess”, la diffusione “di informazioni inesatte sull’istituto”. E persino, un “comportamento personale progressivamente eccentrico”.
E ancora, il consiglio dell’Istituto opere di religione contesta a Gotti Tedeschi il fatto di non aver adeguatamente difeso la banca di fronte ai resoconti “non accurati” dei media. Una valanga di accuse, accompagnate e completate da una generale contestazione di avere fallito “nei doveri di base richiesti a un presidente”, nonché nel “tenere informato il consiglio delle attività della banca”. Al presidente vengono rinfacciate numerose assenze non giustificate a precedenti consigli d’amministrazione, nonché l’aver “polarizzato l’istituto e aver provocato l’ostilità del personale”.
Il documento, firmato dal consigliere Carl Anderson e approvato il giorno successivo dalla Commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior, rimarca inoltre il fatto che il presidente abbia abbandonato il quartier generale dello Ior senza dire nulla a nessuno proprio mentre il consiglio di Sovrintendenza decideva del suo destino.
Il memorandum, infatti, contiene una sorta di cronaca della seduta del 24 maggio. Durante la quale Gotti tedesco ha parlato “per più di settanta minuti”, rispondendo alle domande dei presenti. “Il consiglio le ha poi chiesto di ritirarsi” in attesa del responso, si legge. Ma “Durante la deliberazione, alle quattro del pomeriggio, lei ha abbandonato la sede dell’Istituto senza darne notizia e senza attendere il risultato della mozione di sfiducia”. Un responso senza appello: “Il Consiglio di Sovrintendenza dello Ior non ripone più la sua fiducia nel presidente Ettore Gotti Tedeschi e raccomanda la cessazione del suo mandato di presidente e membro di questo consiglio”. Una raccomandazione subito accolta dalla Commissione cardinalizia.
Nel testo non si fa invece riferimento all’applicazione delle norme antiriciclaggio, un tema che secondo indiscrezioni di stampa avrebbe pesato sul dimissionamento anticipato del banchiere.