Lo scandalo del calcioscommesse sembra non finire mai. L’inchiesta della Procura di Cremona si allarga come una macchia d’olio e oggi registra un nuovo capitolo. All’alba sono state arrestate 17 persone e tra queste i giocatori Stefano Mauri e Omar Milanetto. E tra gli indagati c’è anche l’allenatore della Juventus Antonio Conte (per fatti risalenti a quando guidava il Siena). Ma sul registro degli indagati è finito anche il nome del difensore dello Zenit San Pietroburgo Domenico Criscito, che è stato raggiunto dall’avviso di garanzia mentre si trovava in ritiro con la Nazionale che si prepara per gli Europei. Una notizia che ha spinto il ct Cesare Prandelli a escluderlo dalla lista definitiva dei giocatori. Ma tra gli indagati c’è un altro azzurro, notizia uscita nel pomeriggio: è Leonardo Bonucci, oggi difensore della Juventus, allora tesserato del Bari. Anche lui rischia il posto in Nazionale, anche se per ora Prandelli ha deciso di non intervenire.
VIDEO – Conte in lacrime: “Estraneo ai fatti”
L’esclusione di Criscito. La polizia stamani all’alba, in contemporanea con l’arresto di Mauri e Milanetto, ha fatto scattare anche una perquisizione nel centro sportivo di Coverciano dove si allenano, come accade di solito, gli azzurri del calcio. In una conferenza stampa il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini ha letto la lista dei convocati: Criscito (il cui posto non pareva in discussione) non compare. “E’ stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione – ha spiegato Albertini – e anche dal giocatore: anche lui era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio”. Ha pesato la volontà di “tutelare il gruppo e la situazione”.
Il coinvolgimento di Bonucci. La procura di Bari è titolare del fascicolo d’indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all’epoca dei fatti. Spetterà dunque ai magistrati pugliesi vagliare la posizione del giocatore, chiamato in causa dal suo ex compagno di squadra al Bari Andrea Masiello. Di Bonucci si parla anche nell’ordinanza con cui il gip di Cremona Guido Salvini motiva le 19 misure cautelari di stamani, tra i quali gli arresti di Mauri e Milanetto. Sentito dai pm cremonesi lo scorso 15 marzo – scrive il gip – Masiello ha raccontato che in occasione di Udinese-Bari del campionato 2009-10, il ristoratore Di Tullio (indagato a Bari, ndr), gli propose di manipolare l’incontro. “Io – mette a verbale Masiello – girai la proposta ai miei compagni di squadra trovando dei consensi. Ne parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell’Udinese (ora alla Juve, ndr) chiedendogli se voleva acquistare una Ferrari”. La combine, dice Masiello, alla fine saltò. “Per quanto non avessimo raggiunto l’accordo con i calciatori dell’Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio, agevolando la segnatura di tre reti”.
Le dichiarazioni di Masiello, scrive il gip, “indicano altri giocatori ‘corrotti’ della sua compagine (il Bari, ndr), anche in stagioni precedenti, tra cui il difensore della Juventus e della Nazionale italiana Leonardo Bonucci”.
Diciassette arresti, 10 sono calciatori. La nuova ondata di arresti costituisce una nuova tranche dell’inchiesta che a dicembre aveva portato alla cattura di altre 17 persone (tra questi i calciatori Gervasoni, Carobbio, Doni e Sartor), mentre in una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto 16 persone e tra queste Giuseppe Signori. In tutto i provvedimenti eseguiti oggi su ordine del tribunale di Cremona sono 19: 10 di questi riguardano calciatori o ex calciatori di serie A, B e Lega Pro. Il gip Guido Salvini ha invece respinto l’arresto dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Dei 19 provvedimenti, 14 sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di firma.
In cella sono finiti il capitano della Lazio Stefano Mauri, l’ex giocatore del Genoa e ora al Padova Omar Milanetto, Alessandro Pellicori (ex di Grosseto, Mantova, Torino e ora svincolato dal Queen’s Park Rangers), Paolo Domenico Acerbis (Vicenza), Ivan Tisci (ritirato da due anni, ma con un lungo passato in B e C), Marco Turati (Modena), Cristian Bertani (ex del Novara, ora alla Samp), Matteo Gritti (Albinoleffe). In manette, oltre a 5 cittadini ungheresi (Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Lazlo Schultz, Laslo Strasser, Istvan Borgulya, anche un italiano, Vittorio Gatti. Il giocatore del Pergocrema Inácio José Joelson è finito agli arresti domiciliari. Per altri due italiani, Luca Burini e Daniele Ragone (rispettivamente amico e commercialista di Signori), sono scattati i domiciliari.
Ai 17 arresti si aggiungono le misure dell’obbligo di firma per l’ex del Piacenza Kewullah Conteh e il calciatore del Padova (ex del Parma e della Nazionale Under 21) Francesco Ruopolo. Tra gli indagati a piede libero figurano i nomi dell’ex difensore del Milan e del Genoa Kakhaber Kaladze, del capitano del Genoa Giuseppe Sculli, del giocatore dell’Ascoli Andrea Soncin, dell’attaccante del Chievo Sergio Pellissier e del presidente del Siena Massimo Mezzaroma.
“Mauri e Milanetto disponibili a combine”. Il capitano della Lazio, Mauri, così come l’ex giocatore del Genoa, ora al Padova Milanetto sono accusati di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell’organizzazione criminale che gestiva l’operazione. In particolare sono sotto l’attenzione dei magistrati le partite del maggio 2011 Lazio-Genoa e Lecce-Lazio.
Antonio Conte indagato. Di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva deve rispondere anche il tecnico della Juventus Conte. Anche l’abitazione dell’allenatore è stata perquisita dagli investigatori. Il coinvolgimento di Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena.
Signori accusato anche di riciclaggio. Emerge intanto che all’ex bomber della Nazionale Beppe Signori e all’ex di Lazio e Inter Luigi Sartor la Procura contesta anche il reato di riciclaggio in concorso con un amico di “Beppe Gol” Luca Burini e il suo commercialista Daniele Ragone, che stamani sono stati posti ai domiciliari. L’accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse.
Anche Vieri indagato. Anche l’ex giocatore Bobo Vieri risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Cremona. Il nome di Vieri era stato fatto nella prima fase dell’inchiesta nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci, il cui contenuto è depositato nell’ordinanza con cui il gip Guido Salvini dispone nuovi arresti. Tisci, ricostruisce il giudice, manifesta il suo interessamento anche nella partita Inter-Lecce. Il 21 marzo 2001 alle 11.02 apprendeva da Bellavista che il boss (Tan Seet Eng) aveva in quel momento carenza di denaro da puntare, tanto è vero che lo stesso Bellavista gli aveva proposto di fare “il regalo ai giocatori” e di dare a loro 5.000 euro a testa. Tisci riferiva a Bellavista “di essersi recato a Milano e di aver appreso dai giocatori, ai quali si era unito Bobo Vieri, che la squadra dell’Inter aveva fatto dei danni in quanto tutti avevano scommesso sull’over per la notizia che si era sparsa in giro”.
Il gruppo degli ungheresi. Tra i destinatari delle ordinanze anche 5 cittadini ungheresi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i cinque facevano parte di una “cellula” che riferiva direttamente al boss dell’organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, arrestato già a dicembre. La cellula degli ungheresi si è di fatto sostituita al gruppo degli “zingari” – decimato dagli arresti dei mesi scorsi – per continuare nella manipolazione degli incontri dei campionati di calcio italiani. Gli investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli emissari del gruppo, proprio in occasione di incontri da truccare. Secondo quanto accertato dall’inchiesta, i giocatori – per conto dell’organizzazione criminale transnazionale che fa capo a Singapore – avrebbero agito come referenti dell’associazione in Italia per la combine delle partite dei campionati di A, B e Lega Pro.
Cronaca
Calcioscommesse: indagati due azzurri. Criscito è fuori squadra, Bonucci rischia
Perquisizione anche nel ritiro della Nazionale: il difensore napoletano dello Zenit è stato già escluso da Prandelli, in bilico lo juventino. Indagini anche sul tecnico bianconero Conte e sul presidente del Siena Mezzaroma. Coinvolti diversi ex genoani: tra gli altri Sculli, Milanetto, Kaladze
Lo scandalo del calcioscommesse sembra non finire mai. L’inchiesta della Procura di Cremona si allarga come una macchia d’olio e oggi registra un nuovo capitolo. All’alba sono state arrestate 17 persone e tra queste i giocatori Stefano Mauri e Omar Milanetto. E tra gli indagati c’è anche l’allenatore della Juventus Antonio Conte (per fatti risalenti a quando guidava il Siena). Ma sul registro degli indagati è finito anche il nome del difensore dello Zenit San Pietroburgo Domenico Criscito, che è stato raggiunto dall’avviso di garanzia mentre si trovava in ritiro con la Nazionale che si prepara per gli Europei. Una notizia che ha spinto il ct Cesare Prandelli a escluderlo dalla lista definitiva dei giocatori. Ma tra gli indagati c’è un altro azzurro, notizia uscita nel pomeriggio: è Leonardo Bonucci, oggi difensore della Juventus, allora tesserato del Bari. Anche lui rischia il posto in Nazionale, anche se per ora Prandelli ha deciso di non intervenire.
VIDEO – Conte in lacrime: “Estraneo ai fatti”
L’esclusione di Criscito. La polizia stamani all’alba, in contemporanea con l’arresto di Mauri e Milanetto, ha fatto scattare anche una perquisizione nel centro sportivo di Coverciano dove si allenano, come accade di solito, gli azzurri del calcio. In una conferenza stampa il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini ha letto la lista dei convocati: Criscito (il cui posto non pareva in discussione) non compare. “E’ stata una scelta condivisa tra Prandelli e la federazione – ha spiegato Albertini – e anche dal giocatore: anche lui era dispiaciuto per le ripercussioni sulla nazionale e sullo spogliatoio”. Ha pesato la volontà di “tutelare il gruppo e la situazione”.
Il coinvolgimento di Bonucci. La procura di Bari è titolare del fascicolo d’indagine che riguarda la squadra pugliese, in cui militava Bonucci all’epoca dei fatti. Spetterà dunque ai magistrati pugliesi vagliare la posizione del giocatore, chiamato in causa dal suo ex compagno di squadra al Bari Andrea Masiello. Di Bonucci si parla anche nell’ordinanza con cui il gip di Cremona Guido Salvini motiva le 19 misure cautelari di stamani, tra i quali gli arresti di Mauri e Milanetto. Sentito dai pm cremonesi lo scorso 15 marzo – scrive il gip – Masiello ha raccontato che in occasione di Udinese-Bari del campionato 2009-10, il ristoratore Di Tullio (indagato a Bari, ndr), gli propose di manipolare l’incontro. “Io – mette a verbale Masiello – girai la proposta ai miei compagni di squadra trovando dei consensi. Ne parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell’Udinese (ora alla Juve, ndr) chiedendogli se voleva acquistare una Ferrari”. La combine, dice Masiello, alla fine saltò. “Per quanto non avessimo raggiunto l’accordo con i calciatori dell’Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio, agevolando la segnatura di tre reti”.
Le dichiarazioni di Masiello, scrive il gip, “indicano altri giocatori ‘corrotti’ della sua compagine (il Bari, ndr), anche in stagioni precedenti, tra cui il difensore della Juventus e della Nazionale italiana Leonardo Bonucci”.
Diciassette arresti, 10 sono calciatori. La nuova ondata di arresti costituisce una nuova tranche dell’inchiesta che a dicembre aveva portato alla cattura di altre 17 persone (tra questi i calciatori Gervasoni, Carobbio, Doni e Sartor), mentre in una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto 16 persone e tra queste Giuseppe Signori. In tutto i provvedimenti eseguiti oggi su ordine del tribunale di Cremona sono 19: 10 di questi riguardano calciatori o ex calciatori di serie A, B e Lega Pro. Il gip Guido Salvini ha invece respinto l’arresto dell’attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Dei 19 provvedimenti, 14 sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di firma.
In cella sono finiti il capitano della Lazio Stefano Mauri, l’ex giocatore del Genoa e ora al Padova Omar Milanetto, Alessandro Pellicori (ex di Grosseto, Mantova, Torino e ora svincolato dal Queen’s Park Rangers), Paolo Domenico Acerbis (Vicenza), Ivan Tisci (ritirato da due anni, ma con un lungo passato in B e C), Marco Turati (Modena), Cristian Bertani (ex del Novara, ora alla Samp), Matteo Gritti (Albinoleffe). In manette, oltre a 5 cittadini ungheresi (Zoltan Kenesei, Matyas Lazar, Lazlo Schultz, Laslo Strasser, Istvan Borgulya, anche un italiano, Vittorio Gatti. Il giocatore del Pergocrema Inácio José Joelson è finito agli arresti domiciliari. Per altri due italiani, Luca Burini e Daniele Ragone (rispettivamente amico e commercialista di Signori), sono scattati i domiciliari.
Ai 17 arresti si aggiungono le misure dell’obbligo di firma per l’ex del Piacenza Kewullah Conteh e il calciatore del Padova (ex del Parma e della Nazionale Under 21) Francesco Ruopolo. Tra gli indagati a piede libero figurano i nomi dell’ex difensore del Milan e del Genoa Kakhaber Kaladze, del capitano del Genoa Giuseppe Sculli, del giocatore dell’Ascoli Andrea Soncin, dell’attaccante del Chievo Sergio Pellissier e del presidente del Siena Massimo Mezzaroma.
“Mauri e Milanetto disponibili a combine”. Il capitano della Lazio, Mauri, così come l’ex giocatore del Genoa, ora al Padova Milanetto sono accusati di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell’organizzazione criminale che gestiva l’operazione. In particolare sono sotto l’attenzione dei magistrati le partite del maggio 2011 Lazio-Genoa e Lecce-Lazio.
Antonio Conte indagato. Di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva deve rispondere anche il tecnico della Juventus Conte. Anche l’abitazione dell’allenatore è stata perquisita dagli investigatori. Il coinvolgimento di Conte è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena.
Signori accusato anche di riciclaggio. Emerge intanto che all’ex bomber della Nazionale Beppe Signori e all’ex di Lazio e Inter Luigi Sartor la Procura contesta anche il reato di riciclaggio in concorso con un amico di “Beppe Gol” Luca Burini e il suo commercialista Daniele Ragone, che stamani sono stati posti ai domiciliari. L’accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse.
Anche Vieri indagato. Anche l’ex giocatore Bobo Vieri risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura di Cremona. Il nome di Vieri era stato fatto nella prima fase dell’inchiesta nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci, il cui contenuto è depositato nell’ordinanza con cui il gip Guido Salvini dispone nuovi arresti. Tisci, ricostruisce il giudice, manifesta il suo interessamento anche nella partita Inter-Lecce. Il 21 marzo 2001 alle 11.02 apprendeva da Bellavista che il boss (Tan Seet Eng) aveva in quel momento carenza di denaro da puntare, tanto è vero che lo stesso Bellavista gli aveva proposto di fare “il regalo ai giocatori” e di dare a loro 5.000 euro a testa. Tisci riferiva a Bellavista “di essersi recato a Milano e di aver appreso dai giocatori, ai quali si era unito Bobo Vieri, che la squadra dell’Inter aveva fatto dei danni in quanto tutti avevano scommesso sull’over per la notizia che si era sparsa in giro”.
Il gruppo degli ungheresi. Tra i destinatari delle ordinanze anche 5 cittadini ungheresi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i cinque facevano parte di una “cellula” che riferiva direttamente al boss dell’organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, arrestato già a dicembre. La cellula degli ungheresi si è di fatto sostituita al gruppo degli “zingari” – decimato dagli arresti dei mesi scorsi – per continuare nella manipolazione degli incontri dei campionati di calcio italiani. Gli investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli emissari del gruppo, proprio in occasione di incontri da truccare. Secondo quanto accertato dall’inchiesta, i giocatori – per conto dell’organizzazione criminale transnazionale che fa capo a Singapore – avrebbero agito come referenti dell’associazione in Italia per la combine delle partite dei campionati di A, B e Lega Pro.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Dallo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative alla garanzia di stabilità e sicurezza della rete elettrica, passando per la risoluzione delle congestioni locali. Sono gli obiettivi del piano di sviluppo 2025 presentato da Terna. ''Considerato il complesso e sfidante contesto elettrico'' Terna comunica di aver ''svolto una importante attività di definizione delle priorità di sviluppo. Sono stati privilegiati gli interventi che offrono il massimo valore per il sistema, individuando soluzioni 'capital light' al fine di ridurre i costi e massimizzare l'efficacia degli investimenti necessari alla transizione energetica''.
Gli interventi previsti dal piano, che consentiranno di operare con una visione di lungo termine in considerazione delle esigenze della rete, rispondono alla necessità di ''sviluppare infrastrutture abilitanti e innovative, funzionali al raggiungimento della capacità obiettivo efficiente, per aumentare i limiti di transito tra le sezioni di mercato e massimizzare lo scambio di energia''. Il programma prevede anche di ''risolvere le congestioni locali, garantendo l’esercizio in sicurezza all’interno delle zone di mercato, tramite la pianificazione di interventi intrazonali''.
Terna punta inoltre a ''rispondere in modo efficiente a tutte le richieste di connessione alla rete attraverso la definizione di un nuovo modello, la Programmazione territoriale efficiente''. Infine sarà garantita ''la stabilità e la sicurezza della rete elettrica e l’integrazione dei mercati tramite le interconnessioni con l’estero, che consentono una gestione flessibile e bilanciata delle risorse energetiche, favorendo gli scambi tra le reti nazionali''.
Nell’orizzonte temporale del piano di sviluppo 2025, la maggioranza degli interventi previsti in esercizio entro il 2030 ha ottenuto l’autorizzazione o è già in fase di autorizzazione. Tra questi figurano le principali opere infrastrutturali dell’azienda, come Tyrrhenian Link, il collegamento hvdc sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna. ''L’opera consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili''. L’opera sarà completata entro il 2028.
Tra le opere principali Terna segnala Adriatic Link: il collegamento hvdc tra Abruzzo e Marche da 1.000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini. L’entrata in esercizio è prevista per il 2029. Entro il 2034 sono poi previsti ulteriori rinforzi infrastrutturali tra cui la Dorsale Adriatica: collegamento in corrente continua tra Foggia e Forlì che garantirà il rafforzamento del corridoio adriatico, permettendo un incremento sostanziale della capacità di scambio.
Terna prevede inoltre la realizzazione di importanti infrastrutture che hanno l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza della rete e la capacità intrazonale. Si tratta di interventi che favoriscono lo scambio di energia all’interno della stessa zona di mercato, funzionali all’integrazione delle fonti rinnovabili e alla risoluzione delle congestioni di rete a livello locale. Tra le opere previste, tre collegamenti a 380 kV in Sicilia (Chiaramonte Gulfi-Ciminna, Caracoli-Ciminna e Paternò-Priolo) e uno in Lombardia (Milano-Brescia).
Il Piano di Sviluppo 2025 di Terna si pone l’obiettivo di estrarre maggior valore dagli asset esistenti, tramite interventi di tipo 'capital light', che si basano su strumenti e soluzioni innovative e che si affiancano ai tradizionali interventi infrastrutturali, consentendo di perseguire rilevanti benefici per la rete. L’attività di Terna di pianificazione della futura rete elettrica può contare oggi su iter di approvazione semplificati per le grandi infrastrutture da parte di Arera e Mase. In particolare, l’Autorità, attraverso il meccanismo dell’approvazione per fasi, ha semplificato il processo fornendo strumenti per velocizzare il percorso di progettazione, autorizzazione e realizzazione.
Anche a valle delle recenti semplificazioni normative ''è stato possibile raggiungere una significativa riduzione dei tempip''. La realizzazione delle infrastrutture sarà supportata anche da strumenti che assicurano e garantiscono la sicurezza e la flessibilità del sistema. Su tutti, il Capacity market con cui Terna si approvvigiona di capacità tramite contratti aggiudicati attraverso aste competitive, e il Macse (Meccanismo per l’approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico). La prima asta del Macse sarà svolta da Terna il prossimo 30 settembre.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.