Scure e pesanti le nuvole che si addensano sull’orizzonte del calcio italiano dopo gli arresti e le perquisizioni ordinate questa mattina dalla Procura della Repubblica di Cremona. Se l’anno scorso, agli albori dell’inchiesta Last Bet, la giustizia sportiva riuscì a precedere quella penale, questa volta la polizia è arrivata in anticipo. Allora, quando il 19 dicembre 2011 ci fu la prima tornata di arresti predisposta dalla Procura di Cremona, i giocatori ancora in attività coinvolti – Cristiano Doni (Atalanta) Carlo Gervasoni del Piacenza (Cremonese) e Filippo Carobbio (appena passato dal Siena allo Spezia) – erano già stati squalificati il 9 agosto dalla Commissione disciplinare della FIGC.
Oggi invece Palazzi è stato costretto a dividere l’inchiesta in due tronconi per diversi motivi, tra cui lo svolgimento in atto dei campionati e, soprattutto, la necessità di acquisire le carte delle procure di Napoli e di Bari, anche loro impegnate ad indagare nel fango del pallone italiano. Pertanto, per molti dei giocatori indagati, sottoposti a perquisizione, o arrestati, oggi, e per le loro squadre di appartenenza, non sono arrivati nemmeno i deferimenti da parte della Procura Federale. Deferimenti che erano previsti per l’inizio di luglio, dopo la conclusione degli Europei, con le sentenze entro agosto, ma che a questo punto potrebbero subire un’accelerazione.
Cosa succederà ai calciatori, agli allenatori, e alle squadre interessate? E’ presto per dirlo. Dal punto della giustizia penale il procuratore di Cremona si era già espresso non in favore di un’amnistia, quanto di un “riconoscimento premiale” nei confronti dei tesserati che avessero collaborato, cosa che ha ribadito anche oggi in conferenza stampa. Sottolineando però che coloro che hanno collaborato sono già stati in qualche modo “protetti” oggi: ovvero, i provvedimenti restrittivi sono stati presi solo per chi ha ripetuto di essere estraneo alla vicenda senza fornire aiuti alle indagini della magistratura.
Un nome caldo è quello di Mimmo Criscito, ex della Juventus, del Genoa (periodo cui si riferisce il provvedimento della Procura), attualmente allo Zenit. A Coverciano a preparare gli Europei, il giocatore stamattina dopo le perquisizioni è rimasto in camera, non ha partecipato agli allenamenti e alla fine è stato escluso dalla lista dei 23 – da ufficializzare alla Uefa entro domani – che partiranno alla volta della Polonia. Da un punto di vista penale non ci sono provvedimenti restrittivi nei suoi confronti, come ha spiegato Di Martino, il giocatore tecnicamente è libero di lasciare il paese e andare all’estero. Il fatto è che era impensabile che il tanto sbandierato “codice etico” di Prandelli si arenasse sulla scelta del terzino sinistro da portare agli Europei. Il ct darà comunque la sua risposta questa sera alle 18 in conferenza stampa.
Poi ci sono l’ex genoano ed ex compagno di squadra di Criscito, Omar Milanetto, che l’anno scorso ha lasciato il Genoa per trasferirsi al Padova in Serie B, e il capitano della Lazio Stefano Mauri: entrambi arrestati questa mattina all’alba. A loro è contestato il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Sarebbero stati infatti coinvolti di persona in più occasioni – con gli altri tesserati indagati e con gli esponenti delle organizzazioni criminali interessate – nelle combine dei risultati delle rispettive squadre in cambio di denaro. Queste le partite interessate che hanno coinvolto i tre giocatori di cui sopra: Lazio-Genoa 4-2 del 15 maggio 2011 e Lecce-Lazio 2-4 del 22 maggio 2011. Per quest’ultima, ha spiegato Di Martino, il guadagno derivante dalle scommesse sarebbe stato di 2 milioni di euro, mentre 600mila euro sarebbero stati utilizzati per la corruzione dei tesserati.
Come detto, bisognerà attendere la giustizia sportiva per eventuali squalifiche e penalizzazioni. I giocatori, dato che sono stati inseriti dal procuratore Di Martino, tra quelli non collaborativi, non dovrebbero aspettarsi alcuno sconto di pena. Per Mauri e Milanetto, visto anche che hanno superato la trentina, c’è il rischio che si parli di carriera chiusa (rischiano infatti pene da 3 anni alla radiazione). Per le società, cui sarà contestata come minimo la responsabilità oggettiva, l’idea è che queste penalizzazioni siano “afflittive”: ovvero dovranno incidere in maniera pesante sulla classifica e sui risultati ottenuti. Per la Lazio si prospetta quindi la perdita dell’Europa League conquistata sul campo quest’anno e una penalizzazione nella prossima classifica di Serie A. Per il Genoa il rischio retrocessione.
Altro capitolo quello che riguarda il Siena. L’appartamento del suo ex tecnico Antonio Conte è stato sottoposto a perquisizione: in ballo sempre il famoso Novara-Siena 2-2 del 30 aprile 2011, per cui l’ex senese Carrobbio aveva inguaiato il tecnico pugliese. Sia Conte che il presidente senese Mezzaroma devono ancora essere ascoltati da Palazzi, perché la posizione del Siena è stata parzialmente stralciata nel primo troncone della giustizia sportiva (la serie B) per essere inserita nel secondo (la Serie A, a luglio-agosto). Dato che sotto la lente di ingrandimento della procura ci sarebbero altre 7-8 partite della società toscana, a detta del procuratore, e nel caso venga dimostrato il coinvolgimento dei dirigenti bianconeri, il rischio per il Siena è la responsabilità diretta e non più quella oggettiva. La penalizzazione a questo punto sarebbe pesantissima, con l’ovvia retrocessione e una possibile pesante penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie B.
Diverso il discorso per Conte. Per il regolamento un allenatore squalificato non può sedere in panchina, entrare negli spogliatoi e rilasciare interviste nello stadio o appena fuori. Non gli sarebbe invece impedito di dirigere gli allenamenti durante la settimana, né di entrare allo stadio e sedersi in tribuna. Da dove potrebbe dare indicazioni al suo secondo tramite telefonino o “staffette” di collaboratori. Insomma, anche nella peggiore delle ipotesi, in caso di squalifica per Conte, se la Juventus lo ritenesse opportuno, il tecnico bianconero potrebbe continuare a guidare i campioni d’Italia anche la prossima stagione. Ma, se Conte dovesse essere deferito per associazione per delinquere, anche la Juventus potrebbe essere deferita nel secondo troncone per responsabilità oggettiva, come è successo nel primo troncone alla Sampdoria per Bertani (deferito per quando giocava a Novara) e allo Spezia per Carobbio (deferito per quando era a Siena). In questo caso, nella peggiore delle ipotesi, la Juventus potrebbe vedersi respingere l’iscrizione alla prossima Champions League.
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Calcioscommesse, ecco cosa rischiano giocatori e club
Scure e pesanti le nuvole che si addensano sull’orizzonte del calcio italiano dopo gli arresti e le perquisizioni ordinate questa mattina dalla Procura della Repubblica di Cremona. Se l’anno scorso, agli albori dell’inchiesta Last Bet, la giustizia sportiva riuscì a precedere quella penale, questa volta la polizia è arrivata in anticipo. Allora, quando il 19 dicembre 2011 ci fu la prima tornata di arresti predisposta dalla Procura di Cremona, i giocatori ancora in attività coinvolti – Cristiano Doni (Atalanta) Carlo Gervasoni del Piacenza (Cremonese) e Filippo Carobbio (appena passato dal Siena allo Spezia) – erano già stati squalificati il 9 agosto dalla Commissione disciplinare della FIGC.
Oggi invece Palazzi è stato costretto a dividere l’inchiesta in due tronconi per diversi motivi, tra cui lo svolgimento in atto dei campionati e, soprattutto, la necessità di acquisire le carte delle procure di Napoli e di Bari, anche loro impegnate ad indagare nel fango del pallone italiano. Pertanto, per molti dei giocatori indagati, sottoposti a perquisizione, o arrestati, oggi, e per le loro squadre di appartenenza, non sono arrivati nemmeno i deferimenti da parte della Procura Federale. Deferimenti che erano previsti per l’inizio di luglio, dopo la conclusione degli Europei, con le sentenze entro agosto, ma che a questo punto potrebbero subire un’accelerazione.
Cosa succederà ai calciatori, agli allenatori, e alle squadre interessate? E’ presto per dirlo. Dal punto della giustizia penale il procuratore di Cremona si era già espresso non in favore di un’amnistia, quanto di un “riconoscimento premiale” nei confronti dei tesserati che avessero collaborato, cosa che ha ribadito anche oggi in conferenza stampa. Sottolineando però che coloro che hanno collaborato sono già stati in qualche modo “protetti” oggi: ovvero, i provvedimenti restrittivi sono stati presi solo per chi ha ripetuto di essere estraneo alla vicenda senza fornire aiuti alle indagini della magistratura.
Un nome caldo è quello di Mimmo Criscito, ex della Juventus, del Genoa (periodo cui si riferisce il provvedimento della Procura), attualmente allo Zenit. A Coverciano a preparare gli Europei, il giocatore stamattina dopo le perquisizioni è rimasto in camera, non ha partecipato agli allenamenti e alla fine è stato escluso dalla lista dei 23 – da ufficializzare alla Uefa entro domani – che partiranno alla volta della Polonia. Da un punto di vista penale non ci sono provvedimenti restrittivi nei suoi confronti, come ha spiegato Di Martino, il giocatore tecnicamente è libero di lasciare il paese e andare all’estero. Il fatto è che era impensabile che il tanto sbandierato “codice etico” di Prandelli si arenasse sulla scelta del terzino sinistro da portare agli Europei. Il ct darà comunque la sua risposta questa sera alle 18 in conferenza stampa.
Poi ci sono l’ex genoano ed ex compagno di squadra di Criscito, Omar Milanetto, che l’anno scorso ha lasciato il Genoa per trasferirsi al Padova in Serie B, e il capitano della Lazio Stefano Mauri: entrambi arrestati questa mattina all’alba. A loro è contestato il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Sarebbero stati infatti coinvolti di persona in più occasioni – con gli altri tesserati indagati e con gli esponenti delle organizzazioni criminali interessate – nelle combine dei risultati delle rispettive squadre in cambio di denaro. Queste le partite interessate che hanno coinvolto i tre giocatori di cui sopra: Lazio-Genoa 4-2 del 15 maggio 2011 e Lecce-Lazio 2-4 del 22 maggio 2011. Per quest’ultima, ha spiegato Di Martino, il guadagno derivante dalle scommesse sarebbe stato di 2 milioni di euro, mentre 600mila euro sarebbero stati utilizzati per la corruzione dei tesserati.
Come detto, bisognerà attendere la giustizia sportiva per eventuali squalifiche e penalizzazioni. I giocatori, dato che sono stati inseriti dal procuratore Di Martino, tra quelli non collaborativi, non dovrebbero aspettarsi alcuno sconto di pena. Per Mauri e Milanetto, visto anche che hanno superato la trentina, c’è il rischio che si parli di carriera chiusa (rischiano infatti pene da 3 anni alla radiazione). Per le società, cui sarà contestata come minimo la responsabilità oggettiva, l’idea è che queste penalizzazioni siano “afflittive”: ovvero dovranno incidere in maniera pesante sulla classifica e sui risultati ottenuti. Per la Lazio si prospetta quindi la perdita dell’Europa League conquistata sul campo quest’anno e una penalizzazione nella prossima classifica di Serie A. Per il Genoa il rischio retrocessione.
Altro capitolo quello che riguarda il Siena. L’appartamento del suo ex tecnico Antonio Conte è stato sottoposto a perquisizione: in ballo sempre il famoso Novara-Siena 2-2 del 30 aprile 2011, per cui l’ex senese Carrobbio aveva inguaiato il tecnico pugliese. Sia Conte che il presidente senese Mezzaroma devono ancora essere ascoltati da Palazzi, perché la posizione del Siena è stata parzialmente stralciata nel primo troncone della giustizia sportiva (la serie B) per essere inserita nel secondo (la Serie A, a luglio-agosto). Dato che sotto la lente di ingrandimento della procura ci sarebbero altre 7-8 partite della società toscana, a detta del procuratore, e nel caso venga dimostrato il coinvolgimento dei dirigenti bianconeri, il rischio per il Siena è la responsabilità diretta e non più quella oggettiva. La penalizzazione a questo punto sarebbe pesantissima, con l’ovvia retrocessione e una possibile pesante penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie B.
Diverso il discorso per Conte. Per il regolamento un allenatore squalificato non può sedere in panchina, entrare negli spogliatoi e rilasciare interviste nello stadio o appena fuori. Non gli sarebbe invece impedito di dirigere gli allenamenti durante la settimana, né di entrare allo stadio e sedersi in tribuna. Da dove potrebbe dare indicazioni al suo secondo tramite telefonino o “staffette” di collaboratori. Insomma, anche nella peggiore delle ipotesi, in caso di squalifica per Conte, se la Juventus lo ritenesse opportuno, il tecnico bianconero potrebbe continuare a guidare i campioni d’Italia anche la prossima stagione. Ma, se Conte dovesse essere deferito per associazione per delinquere, anche la Juventus potrebbe essere deferita nel secondo troncone per responsabilità oggettiva, come è successo nel primo troncone alla Sampdoria per Bertani (deferito per quando giocava a Novara) e allo Spezia per Carobbio (deferito per quando era a Siena). In questo caso, nella peggiore delle ipotesi, la Juventus potrebbe vedersi respingere l’iscrizione alla prossima Champions League.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.