“A chi si chiede chi c’è dietro Grillo o si riferisce a ‘un’oscura società di marketing’ voglio chiarire che non sono mai stato ‘dietro’ a Beppe Grillo, ma al suo fianco”. Gianroberto Casaleggio, ‘guru’ della comunicazione del blogger genovese a capo dell’agenzia per le ‘strategie di rete’ Casaleggio associati, scrive al Corriere della Sera per spiegare come sia nato e cresciuto il loro rapporto e quale sia il suo ruolo nel Movimento 5 Stelle, di cui è ‘cofondatore’. Nelle ultime settimane, specie con la vittoria alle scorse amministrative e la polemica intorno al consigliere epurato in Emilia Romagna, Casaleggio è stato al centro delle polemiche perché considerato l’ ‘eminenza grigia’ in grado di influenzare Grillo e di prendere decisioni sulle strategie politiche.
Nel 2003, spiega al quotidiano di via Solferino, ha deciso di lasciare Telecom e di aprire la sua agenzia di comunicazione in cui la Rete era protagonista. “Internet – spiega – è un tema che mi appassiona e di cui mi occupo dalla metà degli anni 90”. Per questo ha cercato di “comprenderne le implicazioni sia nel contesto sociale che in quello politico che in quello della comunicazione” perché fermamente convinto che “la Rete stia cambiando ogni aspetto della società e cerco di prevederne gli effetti”. Abilità e passione che a Grillo non sono sfuggite. “Tutto iniziò nel 2004”, quando il comico lesse uno dei suoi libri, “Il Web è morto, viva il Web”. Da lì la svolta: “Rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee”.
Poi la collaborazione tra i due si è fatta sempre più intensa: “Progettammo insieme il blog beppegrillo.it, proponemmo la rete dei Meetup (gruppi che si incontrano sul territorio grazie alla Rete), organizzammo insieme i Vday di Bologna e di Torino, l’evento Woodstock a 5 Stelle a Cesena e altri incontri nazionali, come a Milano dove, il 4 ottobre 2009, giorno di San Francesco, al teatro Smeraldo prese vita il MoVimento 5 Stelle”. Chiarisce che dietro a Grillo non c’è “un’oscura società di marketing”, perché lui è sempre stato al suo fianco. Poi aggiunge di essere “in sostanza cofondatore” dei 5 Stelle, perché con Grillo ha “scritto il ‘Non Statuto’, pietra angolare del MoVimento 5 Stelle prima che questo nascesse, insieme abbiamo definito le regole per la certificazione delle liste e organizzato la raccolta delle firme per l’iniziativa di legge popolare ‘Parlamento Pulito’ e le proposte referendarie sull’editoria con l’abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici”. Casaleggio ha anche un ruolo attivo nella comunicazione dei “rappresentanti di liste che si candidavano alle elezioni amministrative” ma, rispondendo alle polemiche di chi lo ritiene il deus ex machina del movimento, chiarisce di non essere mai “entrato nell’ambito dei programmi delle liste, né ho mai imposto alcunché”. Prende le distanze anche da chi lo accusa di essere vicino ai poteri forti, da Bilderberg alla Godman Sachs. Ipotesi che da tempo circolano online, visto che nella Casaleggio associati c’è Enrico Sassoon, anche lui con un passato in Telecom, che oggi è Board Member dell’Aspen Institute Italia. Insomma, Casaleggio dice di non essere il “grande fratello” di Grillo in stile orwelliano, anche se ammette che “Grillo per me è come un fratello, un uomo per bene che da questa avventura ha tutto da perdere a livello personale”. E conclude la sua lettera con il motto del più antico ordine cavalleresco inglese: “Honi soit qui mal y pense”. Tradotto: “Si vergogni chi pensa male”.
Cronaca
Casaleggio al Corriere: “Io cofondatore del Movimento 5 Stelle con Grillo”
Il 'guru' della comunicazione scrive al quotidiano di via Solferino per chiarire i suoi rapporti col comico genovese. Tutto iniziò dal 2004. Da lì partirono il blog, i meetup e il VDay. "Insieme abbiamo definito le regole per la certificazione delle liste, ma non sono mai entrato nell'ambito dei programmi"
“A chi si chiede chi c’è dietro Grillo o si riferisce a ‘un’oscura società di marketing’ voglio chiarire che non sono mai stato ‘dietro’ a Beppe Grillo, ma al suo fianco”. Gianroberto Casaleggio, ‘guru’ della comunicazione del blogger genovese a capo dell’agenzia per le ‘strategie di rete’ Casaleggio associati, scrive al Corriere della Sera per spiegare come sia nato e cresciuto il loro rapporto e quale sia il suo ruolo nel Movimento 5 Stelle, di cui è ‘cofondatore’. Nelle ultime settimane, specie con la vittoria alle scorse amministrative e la polemica intorno al consigliere epurato in Emilia Romagna, Casaleggio è stato al centro delle polemiche perché considerato l’ ‘eminenza grigia’ in grado di influenzare Grillo e di prendere decisioni sulle strategie politiche.
Nel 2003, spiega al quotidiano di via Solferino, ha deciso di lasciare Telecom e di aprire la sua agenzia di comunicazione in cui la Rete era protagonista. “Internet – spiega – è un tema che mi appassiona e di cui mi occupo dalla metà degli anni 90”. Per questo ha cercato di “comprenderne le implicazioni sia nel contesto sociale che in quello politico che in quello della comunicazione” perché fermamente convinto che “la Rete stia cambiando ogni aspetto della società e cerco di prevederne gli effetti”. Abilità e passione che a Grillo non sono sfuggite. “Tutto iniziò nel 2004”, quando il comico lesse uno dei suoi libri, “Il Web è morto, viva il Web”. Da lì la svolta: “Rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee”.
Poi la collaborazione tra i due si è fatta sempre più intensa: “Progettammo insieme il blog beppegrillo.it, proponemmo la rete dei Meetup (gruppi che si incontrano sul territorio grazie alla Rete), organizzammo insieme i Vday di Bologna e di Torino, l’evento Woodstock a 5 Stelle a Cesena e altri incontri nazionali, come a Milano dove, il 4 ottobre 2009, giorno di San Francesco, al teatro Smeraldo prese vita il MoVimento 5 Stelle”. Chiarisce che dietro a Grillo non c’è “un’oscura società di marketing”, perché lui è sempre stato al suo fianco. Poi aggiunge di essere “in sostanza cofondatore” dei 5 Stelle, perché con Grillo ha “scritto il ‘Non Statuto’, pietra angolare del MoVimento 5 Stelle prima che questo nascesse, insieme abbiamo definito le regole per la certificazione delle liste e organizzato la raccolta delle firme per l’iniziativa di legge popolare ‘Parlamento Pulito’ e le proposte referendarie sull’editoria con l’abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici”. Casaleggio ha anche un ruolo attivo nella comunicazione dei “rappresentanti di liste che si candidavano alle elezioni amministrative” ma, rispondendo alle polemiche di chi lo ritiene il deus ex machina del movimento, chiarisce di non essere mai “entrato nell’ambito dei programmi delle liste, né ho mai imposto alcunché”. Prende le distanze anche da chi lo accusa di essere vicino ai poteri forti, da Bilderberg alla Godman Sachs. Ipotesi che da tempo circolano online, visto che nella Casaleggio associati c’è Enrico Sassoon, anche lui con un passato in Telecom, che oggi è Board Member dell’Aspen Institute Italia. Insomma, Casaleggio dice di non essere il “grande fratello” di Grillo in stile orwelliano, anche se ammette che “Grillo per me è come un fratello, un uomo per bene che da questa avventura ha tutto da perdere a livello personale”. E conclude la sua lettera con il motto del più antico ordine cavalleresco inglese: “Honi soit qui mal y pense”. Tradotto: “Si vergogni chi pensa male”.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.