La Cgil pubblica i dati sulla cassa integrazione: le ore registrate dal sindacato a maggio sono pari a 105 milioni 519mila e 331, quindi il 22,47 per cento in più rispetto ad aprile. Riguardano mezzo milione di lavoratori, che vedono il loro reddito annuale ridursi di 3mila e 300 euro. In tutto, 1 miliardo e seicentomila euro complessivi. Quella del sindacato è una elaborazione delle rilevazioni Inps, che vede un incremento delle ore di cassa integrazione per i primi cinque mesi dell’anno pari a 428 milioni 37mila e 870, lo 0,64 per cento in più sul 2011, con un trend che punta al miliardo di ore richieste per l’intero 2012.

La responsabile Industria Cgil, Elena Lattuada coglie un segnale di crisi generalizzata, che tocca strutturalmente tutti i settori e le aree produttive del Paese, “in ginocchio e alle prese con una crisi industriale profondissima”. Secondo la sindacalista, infatti, il lavoro è la vera emergenza che può essere risolta adottando una strategia di politica industriale, così come di una politica economica che rilanci la domanda.

Nel dettaglio, l’analisi della Cgil rileva che il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (cigo) a maggio è stato pari a 34 milioni 628mila e 596 ore autorizzate, con un incremento del 27,15 per cento sul mese precedente. Da inizio anno invece, il totale di ore richieste ammonta a 135 milioni 688mila e 128, con un +74,09 per cento sullo stesso periodo del 2011. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria (cigs) sul mese scorso, sono state richieste 36 milioni 925mila e 72 ore, il 23,37 per cento in più su aprile; scendono invece quelle calcolate sui primi 5 mesi dell’anno, con una flessione pari al 28,51 per cento sullo stesso periodo dell’anno passato. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) che cresce del 17,14 per cento a maggio sul mese precedente. Le ore totali sono pari a 33 milioni 965mila e 663, mentre da inizio anno sono state richieste 144 milioni 929mila e 144 ore di cigd, in aumento del +7,23 per cento sul periodo gennaio-maggio del 2011.

Scorporando i comparti produttivi, il sindacato nota che il settore della meccanica è quello che fa più uso dello strumento della cassa integrazione. Le ore richieste da questo settore sono pari a 133 milioni 658mila e 740, e hanno interessato 153mila e 278 lavoratori. Segue il settore del commercio con 64 milioni 73mila e 535 ore di cig autorizzate per 73mila e 479 lavoratori coinvolti. Terza l’edilizia con 45 milioni 962mila e 747 ore e 52mila e 710 lavoratori.

 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Esodati, Bonanni attacca la Fornero: “Il ministro ciurla nel manico”

next
Articolo Successivo

La Fornero in pensione (al minimo)

next