Hair stylists, hair dresser… Giammai parrucchieri. E non pensate a loro solo per taglio e messa in piega. Nei nuovi concept coiffeur, in attesa di “mettere la testa a posto”, c’è di meglio da fare che sfogliare una rivista.
A Roma, in via Sistina, da Michel Harem (06 4746466) tra fontane, statue e troni oltre al tocco di forbici, è possibile acquistare oggetti di modernariato, mobili e complementi esotici, lampade ispirate ai cartoon e persino sexy toys. Difficile farsi un’idea sui prezzi. Sentito da ilfattoquotidiano.it Michel ironizza: “Io costo, non sono caro. Del resto, c’è il Tavernello e c’è lo champagne”. E il suo è “un sano luogo di perdizione”.
Nel centro di Milano da Daniele Lui, in via Cerva 19, nello spazio che fu dimora del maestro Toscanini, si può dare un taglio alla chioma e allo stress quotidiano: nell’ambiente su tre livelli da 400 metri quadrati, oltre al coiffer c’è un’area spa. Per chi è disposto a spendere un po’ in più quando si parla della propria bellezza.
A Bologna come a Milano, Orea Malià rivoluziona il concetto di salone: al suo interno, non solo acconciature, ma anche “contaminazioni artistiche“. Il “volgarmente chiamato” parrucchiere diventa un “operatore culturale”, la cui missione è regalare benessere, non solo ai capelli. Come ingannare l’attesa? Con un film proiettato su megaschermo, da guardare accomodati nella Cadillac posizionata al centro del salone. Nello spazio che fu deposito di lapidi, ci si può aspettare di tutto, compreso l’ingresso di settanta bersaglieri che intonano il proprio inno. Niente cifre esorbitanti: 50 euro per shampoo, balsamo, taglio e piega.
“Non un salone, ma un vero e proprio atelier”. Fabio De Nicola, descrive così il suo lavoro al centro di Bologna del Metodo Rossano Ferretti HairSpa che dirige insieme a Massimo Cossu. “Volevamo un luogo che avesse il sapore di un salotto di casa, attento alla qualità e a ogni dettaglio. Non ventiquattro lavoranti e la musica a palla”. Rossano apre il primo salone a Parma, cui seguono le aperture di Verona, Chiavari, Madrid, Venezia, Vienna, Roma, Milano, Bologna, Belgrado, Miami, Mumbai, Parigi, New York. In un contesto retrò, un servizio unico, appunto “il metodo”: il taglio “a caduta naturale”, sempre diverso, privo di schemi ripetitivi, che richiede allo stilista un’analisi accurata, ciocca a ciocca, del movimento dei capelli. Per un risultato sartoriale a un costo che si aggira intorno ai 70 euro.
Ancora convinti di chiamarli parrucchieri?