“E’ il momento delle scuse”. Il capo della Polizia Antonio Manganelli lo dice il giorno dopo dopo la sentenza di condanna di venticinque poliziotti, tra cui molti dirigenti di altissimo livello, per i fatti accaduti nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. “Scuse dovute”, dice Manganelli soprattutto ai cittadini “che hanno subito danni, ma anche a quelli che, avendo fiducia nell’Istituzione-Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza”. Il primo poliziotto d’Italia si dice “orgoglioso di essere il capo di donne e uomini che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la democrazia di questo Paese. Rispetto il giudicato della magistratura e il principio costituzionale della presunzione d’innocenza dell’imputato, fino a sentenza definitiva. Per questo – prosegue – l’istituzione che ho l’onore di dirigere ha sempre ritenuto fondamentale che venisse salvaguardato a tutti i poliziotti un normale percorso professionale, anche alla luce dei non pochi risultati operativi da loro raggiunti. Ora, di fronte al giudicato penale, è chiaramente il momento delle scuse”.
Prima di Manganelli era stata, Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno, a intervenire per dire che “a Genova sono stati commessi gravi errori” ed “è giusto che i responsabili paghino”. Intervistata dal Corriere della Sera dopo la sentenza definitiva di condanna per 25 poliziotti, compresi diversi alti dirigenti di stanza al Viminale, il ministro Cancellieri afferma:”Il G8 di Genova è una pagina dolorosa per la polizia e questo mi ferisce. Ho visto come tutti le immagini di quello che è successo all’interno della Diaz e posso dire che non condivido nulla di quella operazione. Di fronte a errori gravi è giusto che i responsabili subiscano le conseguenze”. Il ministro precisa comunque che “questa non può diventare la condanna di tutte quelle migliaia di uomini e donne che ogni giorno, indossando la divisa, fanno il proprio dovere”.
Subito dopo la lettura della sentenza, il ministro dell’Interno si è affrettato a comunicare che intendeva rispettarla, per la parte che impone l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni di alti dirigenti come Franco Gratteri, capo della Direzione centrale anticrimine, Gilberto Caldarozzi, capo dello Servizio centrale operativo, Giovanni Luperi, capo del dipartimento analisi dell’Aisi, l’ex Sisde. Oltre a un nugolo di funzionari di peso di Squadre mobili e altri compartimenti della Polizia. Un prezzo “altissimo”, dice il ministro al Corriere, perché “perdiamo alcuni nostri uomini migliori. Sarà difficile sostituire un investigatore come Francesco Gratteri. Ho rammarico che debba andare via Gilberto Caldarozzi, il capo dello Sco. Loro sono quelli che hanno preso Provenzano. Grazie a loro abbiamo arrestato l’attentatore di Brindisi”.
Episodi come la Diaz, “non devono più accadere”, continua, “ma nemmeno i nostri uomini devono essere assaliti, picchiati e insultati per strada”. E a proposito del caso Aldrovandi, il giovane ferrarese ucciso durante un controllo di polizia, e del procedimento aperto contro il poliziotto per gli insulti alla madre, il ministro afferma: “Sarà la commissione disciplinare a stabilire la sanzione, ma io ho già deciso che la linea dovrà essere quella della fermezza e dell’intransigenza. Un atteggiamento così arrogante non si può tollerare”.
Cancellieri aggiunge di essere a conoscenza del fatto che il capo della polizia Antonio Manganelli ha scritto una lettera alla mamma di Federico Aldrovandi: “Nei prossimi giorni chiederò di poterla incontrare. Voglio farle sapere che noi siamo con lei. Voglio spiegarle che la polizia è un’altra cosa”.
Politica
Sentenza Diaz, il capo della Polizia Manganelli: “E’ il momento delle scuse”
Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri: "Al G8 gravi errori, di quel blitz non condivido nulla. Sarà difficile sostituire Gratteri e Caldarozzi" spiega al Corriere della Sera la responsabile del Viminale: "Ma è giusto che i responsabili paghino". E' la prima volta che un rappresentante di un qualsiasi governo critica duramente quanto avvenuto a Genova undici anni fa
“E’ il momento delle scuse”. Il capo della Polizia Antonio Manganelli lo dice il giorno dopo dopo la sentenza di condanna di venticinque poliziotti, tra cui molti dirigenti di altissimo livello, per i fatti accaduti nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. “Scuse dovute”, dice Manganelli soprattutto ai cittadini “che hanno subito danni, ma anche a quelli che, avendo fiducia nell’Istituzione-Polizia, l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza”. Il primo poliziotto d’Italia si dice “orgoglioso di essere il capo di donne e uomini che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la democrazia di questo Paese. Rispetto il giudicato della magistratura e il principio costituzionale della presunzione d’innocenza dell’imputato, fino a sentenza definitiva. Per questo – prosegue – l’istituzione che ho l’onore di dirigere ha sempre ritenuto fondamentale che venisse salvaguardato a tutti i poliziotti un normale percorso professionale, anche alla luce dei non pochi risultati operativi da loro raggiunti. Ora, di fronte al giudicato penale, è chiaramente il momento delle scuse”.
Prima di Manganelli era stata, Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno, a intervenire per dire che “a Genova sono stati commessi gravi errori” ed “è giusto che i responsabili paghino”. Intervistata dal Corriere della Sera dopo la sentenza definitiva di condanna per 25 poliziotti, compresi diversi alti dirigenti di stanza al Viminale, il ministro Cancellieri afferma:”Il G8 di Genova è una pagina dolorosa per la polizia e questo mi ferisce. Ho visto come tutti le immagini di quello che è successo all’interno della Diaz e posso dire che non condivido nulla di quella operazione. Di fronte a errori gravi è giusto che i responsabili subiscano le conseguenze”. Il ministro precisa comunque che “questa non può diventare la condanna di tutte quelle migliaia di uomini e donne che ogni giorno, indossando la divisa, fanno il proprio dovere”.
Subito dopo la lettura della sentenza, il ministro dell’Interno si è affrettato a comunicare che intendeva rispettarla, per la parte che impone l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni di alti dirigenti come Franco Gratteri, capo della Direzione centrale anticrimine, Gilberto Caldarozzi, capo dello Servizio centrale operativo, Giovanni Luperi, capo del dipartimento analisi dell’Aisi, l’ex Sisde. Oltre a un nugolo di funzionari di peso di Squadre mobili e altri compartimenti della Polizia. Un prezzo “altissimo”, dice il ministro al Corriere, perché “perdiamo alcuni nostri uomini migliori. Sarà difficile sostituire un investigatore come Francesco Gratteri. Ho rammarico che debba andare via Gilberto Caldarozzi, il capo dello Sco. Loro sono quelli che hanno preso Provenzano. Grazie a loro abbiamo arrestato l’attentatore di Brindisi”.
Episodi come la Diaz, “non devono più accadere”, continua, “ma nemmeno i nostri uomini devono essere assaliti, picchiati e insultati per strada”. E a proposito del caso Aldrovandi, il giovane ferrarese ucciso durante un controllo di polizia, e del procedimento aperto contro il poliziotto per gli insulti alla madre, il ministro afferma: “Sarà la commissione disciplinare a stabilire la sanzione, ma io ho già deciso che la linea dovrà essere quella della fermezza e dell’intransigenza. Un atteggiamento così arrogante non si può tollerare”.
Cancellieri aggiunge di essere a conoscenza del fatto che il capo della polizia Antonio Manganelli ha scritto una lettera alla mamma di Federico Aldrovandi: “Nei prossimi giorni chiederò di poterla incontrare. Voglio farle sapere che noi siamo con lei. Voglio spiegarle che la polizia è un’altra cosa”.
Articolo Precedente
Il cdm approva il taglio di 37 tribunali e la chiusura di 220 sezioni distaccate
Articolo Successivo
Scrivi al senatore? È un’indebita pressione
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Papa Francesco, la Sala stampa del Vaticano diffonde la prima foto dal giorno del ricovero. L’Angelus: “Sto affrontando periodo di prova”
Mondo
Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev”. Zelensky cambia il capo di Stato Maggiore e annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
Mondo
Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.