Sospetti terroristi lasciati entrare tranquillamente in Gran Bretagna attraverso Heathrow. Questa la denuncia raccolta dall’Observer da parte di alcuni funzionari dell’immigrazione del più importante aeroporto londinese. La causa sarebbe il nuovo personale, ingaggiato dal governo tramite compagnie private, che non sarebbe stato adeguatamente istruito. Le nuove reclute non avrebbero infatti fermato persone i cui nomi compaiono come sospetti terroristi nella lista speciale del Ministero dell’Interno. Un ennesimo scandalo, quando ancora non si sono placate le polemiche dopo la debacle della compagnia di contractor privati G4S, che a sole due settimane dall’inizio delle Olimpiadi di Londra 2012 ha confermato al governo inglese di non essere in grado di fornire il numero di guardie per cui era stata lautamente pagata e di averne altresì fornite altre non adeguatamente addestrate.
Ora, i vertici di G4S, una multinazionale della sicurezza che da anni fornisce uomini anche per lo scalo di Heathrow, fanno sapere con nonchalance che i loro contractor non sono stati addestrati, e che alcuni non è neppure garantito che parlino l’inglese. Nick Buckley, direttore generale della multinazionale, ha ammesso in un’intervista a radio BBC4 che la maggior parte delle persone che G4S ha fornito al governo per le operazioni di sicurezza sono studenti, spesso stranieri, e che quindi “non è sicuro che parlino correttamente la lingua inglese”. Un ulteriore inadempimento, dato che per i minimi standard del SIA (Security Industry Autorithy) la completa padronanza della lingua è considerata necessaria. Inoltre, pare che l’addestramento di G4S sia durato in media meno di una settimana e, per alcuni, una sola giornata. Un bel problema per gente che si dovrà occupare, tra le altre cose, di gestire gli ingressi e i controlli nelle zone olimpiche e coadiuvare le forze dell’ordine.
Addirittura, in un messaggio postato sul forum Student Room, si leggeva: “Ho passato il colloquio senza avere alcuna esperienza in operazioni di sicurezza o altro, e sono stato assunto per lavorare con gli scanner a raggi X”. Non si sta infatti parlando degli oltre 70mila volontari non retribuiti che, con la loro giacca a vento rosa e viola, sono sparsi per la città per aiutare il pubblico con indicazioni basilari. Ma di una commissione da oltre 300 milioni di sterline pagata dal governo a un’industria privata per delicate operazioni di sicurezza per quelle che saranno le Olimpiadi più militarizzate di sempre. Al fatto che siano studenti, e che quindi fino a poco tempo fa erano impegnati con gli esami, è dovuto secondo Nick Buckley anche il ritardo nell’addestramento, che ha costretto G4S a dare forfait per almeno 4mila unità. Mentre una fonte interna della multinazionale ha riferito a Channel 4 che in realtà è da dicembre che G4S sapeva che non sarebbe stata in grado di fornire al governo il numero richiesto, per difficoltà nell’arruolamento.
E oggi si viene a sapere da alcuni documenti che il ministro dell’interno Theresa May sarebbe stata avvisata sin dallo scorso settembre che c’erano dei problemi con G4S, e che il governo avrebbe rischiato di trovarsi impreparato proprio sotto Olimpiadi. Eppure il ministro non ha mosso un dito, ed è ora additata come la principale colpevole di questo enorme ritardo, che ha costretto il governo a richiamare in tutta fretta i soldati in vacanza appena rientrati dall’Afghanistan per sostituire i mancati contractors. Ma non è finita qui. Scottati dalla brutta figura con G4S, sia il primo ministro Cameron che il ministro dell’interno May, avevano annunciato che la multinazionale avrebbe ripagato fino all’ultimo penny. “E’ chiaro che se un’azienda non rispetta i suoi contratti deve essere perseguita e pagare una multa salata” ha detto Cameron. “Da quanto ne so io, il contratto prevede forti penalità se non è rispettato”, ha fatto eco il ministro May in un’audizione parlamentare. Eppure, secondo The Independent, il contratto firmato tra il governo e la multinazionale è pro rata. Ovvero, se G4S non riceverà una sterlina per le unità che non riuscirà a fornire, non dovrà invece pagare alcuna multa per non aver raggiunto il numero minimo di unità richieste. Una serie di scandali che potrebbero avere importanti ripercussione politiche, soprattutto per un Ministro dell’interno che fino a pochi anni fa era considerata la stella emergente del firmamento conservatore.