“I petrolieri ci spingono al fallimento e il Governo assiste muto alla violazione delle leggi”. Sciopero dei benzinai tra il 3 e il 5 agosto. Le organizzazioni di categoria dei Gestori, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno deciso la chiusura degli impianti (self service compresi), sia su rete ordinaria che autostradale per denunciare il comportamento dell’industria petrolifera. A poche ore dall’annuncio però interviene l’autorità di garanzia sugli scioperi, comunicando che la regolamentazione vigente nel settore “non ne consente l’effettuazione, dal momento che il giorno 3 agosto rientra tra i periodi di franchigia”.
Lontano dai maxi-sconti self dei weekend, i prezzi alla pompa continuano a salire anche per via degli aumenti delle quotazioni internazionali. Un rimbalzo nei giorni lavorativi che, inevitabilmente, aumenta le già forti tensioni dell’intero sistema distributivo nazionale.
Stando alla rilevazione della Staffetta Quotidiana e di quotidianoenergia.it, questa mattina hanno ritoccato al rialzo Eni, che sale sulla benzina di 1,2 cent euro/litro e sul diesel di 1,3; Esso (+1 e +0,5); Q8 (+0,5 e +1); TotalErg (rispettivamente +0,4 e +1 cent) e IP (+2 cent solo sul diesel).
Aumentano così i prezzi consigliati alla pompa, con le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalità servito che salgono per la benzina a 1,837 euro/litro (+0,6 centesimi) e per il diesel a 1,734 euro/litro (+1 centesimo).
Invariato il Gpl Eni a 0,729 euro/litro, ritocco al rialzo per il metano a 0,970 euro/kg. A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità servito) va dall’1,825 euro/litro di Eni all’1,832 di IP (no-logo in ascesa a 1,722). Per il diesel si passa dall’1,712 euro/litro di Eni, Shell e Tamoil all’1,726 ancora di IP (no-logo su a 1,603). Il Gpl è tra 0,727 euro/litro di Eni e 0,758 di Shell (no-logo a 0,732). Ieri si è registrato il sesto aumento consecutivo per la quotazione internazionale del diesel, mentre la benzina è al secondo rialzo, dopo il balzo di venerdì scorso. Il prezzo internazionale della benzina si è attestato ieri a 601 euro per mille litri (+4), quello del diesel a 650 euro per mille litri (+9, valore massimo dall’inizio di maggio).
Economia & Lobby
Benzina, altra raffica di rincari. Sciopero benzinai per primo week end agosto
Pompe chiuse tra il 3 e il 5 del prossimo mese, per mobilitazione nazionale dei benzinai. Stando alla rilevazione della Staffetta Quotidiana e di quotidianoenergia.it, questa mattina hanno ritoccato al rialzo Eni, che sale sulla benzina di 1,2 cent euro/litro e sul diesel di 1,3; Esso (+1 e +0,5); Q8 (+0,5 e +1); TotalErg (rispettivamente +0,4 e +1 cent) e IP (+2 cent solo sul diesel)
“I petrolieri ci spingono al fallimento e il Governo assiste muto alla violazione delle leggi”. Sciopero dei benzinai tra il 3 e il 5 agosto. Le organizzazioni di categoria dei Gestori, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno deciso la chiusura degli impianti (self service compresi), sia su rete ordinaria che autostradale per denunciare il comportamento dell’industria petrolifera. A poche ore dall’annuncio però interviene l’autorità di garanzia sugli scioperi, comunicando che la regolamentazione vigente nel settore “non ne consente l’effettuazione, dal momento che il giorno 3 agosto rientra tra i periodi di franchigia”.
Lontano dai maxi-sconti self dei weekend, i prezzi alla pompa continuano a salire anche per via degli aumenti delle quotazioni internazionali. Un rimbalzo nei giorni lavorativi che, inevitabilmente, aumenta le già forti tensioni dell’intero sistema distributivo nazionale.
Stando alla rilevazione della Staffetta Quotidiana e di quotidianoenergia.it, questa mattina hanno ritoccato al rialzo Eni, che sale sulla benzina di 1,2 cent euro/litro e sul diesel di 1,3; Esso (+1 e +0,5); Q8 (+0,5 e +1); TotalErg (rispettivamente +0,4 e +1 cent) e IP (+2 cent solo sul diesel).
Aumentano così i prezzi consigliati alla pompa, con le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalità servito che salgono per la benzina a 1,837 euro/litro (+0,6 centesimi) e per il diesel a 1,734 euro/litro (+1 centesimo).
Invariato il Gpl Eni a 0,729 euro/litro, ritocco al rialzo per il metano a 0,970 euro/kg. A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità servito) va dall’1,825 euro/litro di Eni all’1,832 di IP (no-logo in ascesa a 1,722). Per il diesel si passa dall’1,712 euro/litro di Eni, Shell e Tamoil all’1,726 ancora di IP (no-logo su a 1,603). Il Gpl è tra 0,727 euro/litro di Eni e 0,758 di Shell (no-logo a 0,732). Ieri si è registrato il sesto aumento consecutivo per la quotazione internazionale del diesel, mentre la benzina è al secondo rialzo, dopo il balzo di venerdì scorso. Il prezzo internazionale della benzina si è attestato ieri a 601 euro per mille litri (+4), quello del diesel a 650 euro per mille litri (+9, valore massimo dall’inizio di maggio).
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Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".