“Per ora niente dimissioni”. Sulla vicenda giudiziaria del presidente della Lombardia Roberto Formigoni il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, prende tempo: per il Carroccio non è ancora il momento di staccare la spina. Anche se, in un futuro molto prossimo, l’ipotesi non è da escludere. Perché “chi riveste un ruolo istituzionale di grande importanza, come un governatore o un ministro, deve avere un obbligo morale. E qualora ci fosse un rinvio a giudizio, o una sentenza di primo grado, allora dovrebbe valutare se fare un passo indietro”.
Maroni arriva alla festa della Lega organizzata a Marina di Ravenna, per la prima volta nella veste di leader in Romagna. È rilassato, gioca in casa, ospite in una terra che è sempre stata un suo feudo. Saluta, stringe mani e firma autografi tra bandiere e cori da stadio. E prima di salire sul palco, si concede ai giornalisti, commentando le disgrazie giudiziarie del governatore lombardo: “Sono un garantista, ma se la politica vuole tornare a essere un punto di riferimento allora le dimissioni sono una scelta da valutare”. Stesso discorso, spiega Maroni, vale anche per il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, per il quale i pm di Bologna hanno da poco chiesto il rinvio a giudizio.
Alla festa di Marina di Ravenna ci sono tutti i dirigenti locali, da Gianluca Pini a Manes Bernardini. Umberto Bossi, invece, sembra un lontano ricordo: scomparso dalle bandiere e assente nei manifesti. Per lui nemmeno un cenno nel discorso di Maroni. Si parla invece del futuro del Carroccio che, avverte il segretario, potrebbe anche prevedere una corsa in solitaria. “Siamo pronti a correre da soli – annuncia il numero uno leghista -. Se il Pdl continuerà a sostenere il governo Monti non c’è alcuna possibilità di alleanza”.
E poi dal palco, davanti a una platea di circa 200 persone, ricorda: “Quando il governo Monti era in formazione il premier mi chiamò e mi disse: ‘lei ha fatto benissimo nella lotta alla mafia, io le chiedo di rimanere a fare il ministro dell’Interno’. Io risposi: ‘il mio partito ha deciso di essere all’opposizione e io resto all’opposizione”.
Il Carroccio, aggiunge Maroni, “ha presentato una proposta di legge elettorale ma la mia impressione è che nessuno voglia cambiare quella vigente. Fa troppo comodo ai partiti di maggioranza questa legge, senza la preferenza”. Loro, la Lega Nord, invece, vorrebbero reintrodurla. Assieme a un premio di maggioranza che “consenta di governare, e non un premietto che concede al partito un gruppo di parlamentari in più”.
Emilia Romagna
Maroni su Errani e Formigoni: “Con rinvio a giudizio, obbligo morale dimettersi”
Per il segretario della Lega Nord, di fronte a 200 persone a Marina di Ravenna accorse alla festa del partito, "se la politica vuole tornare a essere un punto di riferimento allora lasciare i propri incarichi istituzionali è una scelta da valutare”. E sulle future alleanze: "Nessun patto con chi sostiene il governo Monti"
Maroni arriva alla festa della Lega organizzata a Marina di Ravenna, per la prima volta nella veste di leader in Romagna. È rilassato, gioca in casa, ospite in una terra che è sempre stata un suo feudo. Saluta, stringe mani e firma autografi tra bandiere e cori da stadio. E prima di salire sul palco, si concede ai giornalisti, commentando le disgrazie giudiziarie del governatore lombardo: “Sono un garantista, ma se la politica vuole tornare a essere un punto di riferimento allora le dimissioni sono una scelta da valutare”. Stesso discorso, spiega Maroni, vale anche per il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, per il quale i pm di Bologna hanno da poco chiesto il rinvio a giudizio.
Alla festa di Marina di Ravenna ci sono tutti i dirigenti locali, da Gianluca Pini a Manes Bernardini. Umberto Bossi, invece, sembra un lontano ricordo: scomparso dalle bandiere e assente nei manifesti. Per lui nemmeno un cenno nel discorso di Maroni. Si parla invece del futuro del Carroccio che, avverte il segretario, potrebbe anche prevedere una corsa in solitaria. “Siamo pronti a correre da soli – annuncia il numero uno leghista -. Se il Pdl continuerà a sostenere il governo Monti non c’è alcuna possibilità di alleanza”.
E poi dal palco, davanti a una platea di circa 200 persone, ricorda: “Quando il governo Monti era in formazione il premier mi chiamò e mi disse: ‘lei ha fatto benissimo nella lotta alla mafia, io le chiedo di rimanere a fare il ministro dell’Interno’. Io risposi: ‘il mio partito ha deciso di essere all’opposizione e io resto all’opposizione”.
Il Carroccio, aggiunge Maroni, “ha presentato una proposta di legge elettorale ma la mia impressione è che nessuno voglia cambiare quella vigente. Fa troppo comodo ai partiti di maggioranza questa legge, senza la preferenza”. Loro, la Lega Nord, invece, vorrebbero reintrodurla. Assieme a un premio di maggioranza che “consenta di governare, e non un premietto che concede al partito un gruppo di parlamentari in più”.
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Gaza, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua" dopo la decisione del governo israeliano di rinviare il rilascio di 620 prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati in cambio del ritorno di sei ostaggi israeliani a Gaza. "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri".
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.