Nonostante una grande prestazione, l’azzurra Josefa Idem non è riuscita a salire sul podio: è arrivata quinta nella finale dei 500 metri di canoa K1 500. Alla sua ottava olimpiade e a quasi 48 anni, l’atleta italiana ha perso il terzo posto negli ultimi cento metri, dopo esser stata terza nella seconda parte di gara. La canottiereha annunciato l’addio, e ha espresso il suo pensiero su Beppe Grillo (è una patacca). Speranze per il medagliere da pugilato e e tuffi.
L’italiana del canottaggio ha chiuso in 1’53“223, a 0“3 dal podio. Ha trionfato l’ungherese Danuta Kozak, che ha conquistato la medaglia d’oro in 1’51“456. Argento all’ucraina Inna Osypenko (1’52“685) e bronzo alla sudafricana Bridgitte Hartley (1’52“923). Quarto posto per la svedese Sofia Paldanius (1’53“197). La Idem, che tra un mese compirà 48 anni, è stata in piena corsa per il bronzo fino agli ultimi metri. Il cedimento nel finale, però, le ha impedito di aggiungere l’ennesima medaglia ad un palmares a dir poco impressionante. L’elenco globale è interminabile: in totale, tra Olimpiadi e Mondiali, ci sono 6 ori, 11 argenti e 9 bronzi. A tutto questo, va aggiunto il bottino europeo con 8 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Come se non bastasse, fanno da ‘contorno’ due Coppe del Mondo e 45 successi parziali.
La Idem si è tolta un sassolino dalla scarpa e riprendendo le parole di Grillo sulle olimpiadi (il trionfo del nazionalismo), gli ha replicato: “Sei una patacca. Dispiace molto, dice la 47enne azzurra, questa è una nazionale con un’alta percentuale di atleti nati altrove. Siamo un paese che si emoziona per le Olimpiadi ma non per questo andiamo a invadere e a fare delle guerre. Grillo ha sfruttato il grande palcoscenico delle Olimpiadi per lanciare messaggi che fanno scalpore e attirare l’attenzione. Non sta neanche bene denigrare i sogni degli atleti e la gioia di gente che in questo periodo sta vivendo la crisi”.
“E’ la mia ultima gara, è stato bello sognare insieme”: queste le prime parole di Josefa Idem dopo la finale del K1 500 alle Olimpiadi di Londra 2012. “In questa stagione ho visto il podio con il binocolo, aver lottato qui per il bronzo è stato un grande risultato – ha detto – Sono arrivata qui in condizioni eccellenti, è mancato solo un ‘pò di buono’”. In finale, la Idem ha pagato dazio nel tratto conclusivo: un lieve cedimento le ha impedito di conquistare una medaglia. In semifinale, la fuoriclasse aveva seguito un copione diverso: partenza più soft e finale in crescendo. “Se si parte bene, si paga al traguardo. Se si parte piano, magari diventa impossibile recuperare. E’ sempre difficile azzeccare la strategia al 110%”, ha osservato ancora. “Se rifacciamo la gara domani, magari le cose vanno in modo diverso. Chi ha vinto il bronzo, evidentemente, ha curato i dettagli meglio di me”.
Il futuro della campionessa
“Il mio sogno è andare a Rio e raccontare le imprese degli altri atleti. E’ il momento di voltare pagina, è stato bello sognare insieme”, ha ripetuto, pensando ad un ruolo diverso per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. “Tanti hanno tifato per me, voglio ringraziare tutti per il loro sostegno. Anche quando non ho ottenuto risultati, ho sempre trovato persone che mi hanno supportato” ha sottolineato. “Spero di aver ispirato i giovani, ma spero soprattutto di essere stata fonte di ispirazione per la mia generazione: non è mai troppo tardi per sognare, non è mai troppo tardi per mettersi in moto. Questo è il messaggio che mando a chi ha la mia età”.