Prima si è cosparso di liquido infiammabile, poi ha rivolto verso di sé un accendino, per darsi fuoco a Roma, davanti alla Camera dei deputati, in piena notte. Si tratta del gesto disperato di un operaio di 54 anni, originario di Forlì, che ora si trova ricoverato nella capitale in gravissime condizioni, con ustioni sull’85% del corpo.

Vedovo, secondo quanto si apprende, aveva perso il lavoro da due mesi e non era ancora riuscito a trovare un’altra occupazione. Per questo si trovava in gravi difficoltà finanziarie. Ma il suo stato d’animo potrebbe essere stato aggravato anche da un contenzioso per un’eredità da spartire con gli altri tre fratelli, che vivono nella provincia di Roma. Nei giorni scorsi aveva detto al figlio che sarebbe andato nella capitale, ma il giovane non aveva sospettato nulla.

L’uomo si è dato fuoco davanti al palazzo Montecitorio intorno all’1 di notte. Prima si è cosparso di liquido infiammabile, conservato in una bottiglietta di plastica. Con un accendino si è dato fuoco e ha cominciato a correre verso palazzo Montecitorio, completamente ricoperto dalla fiamme, per poi accasciarsi a terra. Immediato l’intervento dei carabinieri in presidio nella piazza che hanno spento le fiamme e soccorso l’uomo. Trasportato al Sant’Eugenio, è in prognosi riservata con ustioni di secondo e terzo grado sull’85% del corpo.

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