Lo scudo anti spread potrebbe slittare ancora. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, per via di una nuova causa pendente la decisione della Corte costituzionale tedesca sulla legittimità del fondo salva-Stati Esm, il meccanismo europeo di stabilità da 500 miliardi e del fiscal compact potrebbe slittare “molto oltre” il 12 settembre prossimo, data per cui era attesa.
Dopo il vertice Ue di fine giugno l’entrata in funzione dell’Esm era inizialmente prevista per luglio ma sul tavolo dei giudici di Karlsruhe erano arrivati i ricorsi presentati dagli accademici di Europolis, parlamentari (alcuni dei quali appartenenti al partito di Angela Merkel) e comuni cittadini tedeschi secondo i quali tali istituti sottrarrebbero al Bundestag responsabilità in materia fiscale.
La novità è che, secondo la redazione internet del giornale di Dusseldorf, nella nuova causa si farebbe riferimento a un procedimento simile intentato da un parlamentare irlandese, da dieci giorni in esame presso la Corte di giustizia europea a Lussemburgo. Essendo la Corte europea sovraordinata a quella tedesca, ai giudici costituzionali di Karlsruhe non rimarrebbe altro da fare che aspettare il giudizio dal Lussemburgo, sostengono i querelanti. In subordine, affermano gli accademici euroscettici guidati da Markus Kerber, Karlsruhe dovrebbe trasferire il caso in Lussemburgo, sull’esempio di quanto fatto dall’Alta corte di Dublino.
“Fin quando la Corte europea di Giustizia non avrà deciso sulla compatibilità di questi accordi con i Trattati, ne’ la Corte costituzionale ne’ il presidente tedesco possono decidere”, sottolinea Europolis. Senza il via libera della Corte la Germania non può ratificare legalmente le intese. E il sì di Berlino è decisivo per il battesimo dell’Esm che per vedere la luce deve ottenere il disco verde da un numero di Paesi che rappresentino almeno il 90% del suo capitale. Per questa ragione, scrive l’Handelsblatt, il termine del 12 settembre su cui si erano accordati i togati tedeschi non potrà, con tutta probabilità, essere rispettato.
E in effetti una portavoce della corte di Karlsruhe ha confermato oggi l’apertura di un ulteriore procedimento giudiziario in relazione alla legittimità costituzionale dell’Esm e del fiscal compact, senza però fornire ulteriori informazioni sul contenuto.