Nessuna variazione rispetto al primo grado e per Antonio Conte la Corte di giustizia federale ha confermato la squalifica di dieci mesi. Ora l’allenatore della Juve farà ricorso al Tribunale nazionale arbitrale per lo sport (Tnas) del Coni. Immediata la reazione di Andrea Agnelli. Con una presa di posizione dai toni incendiari. “L’odierna sentenza della Corte di Giustizia Federale conferma i peggiori sospetti sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Conte, per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società – ha detto il presidente della Juve – Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe”.
“Ribadisco il mio pieno sostegno personale e quello della Juventus ad Antonio Conte e ad Angelo Alessio, che si trovano a lottare contro tale sistema, che deve essere riformato dalle sue fondamenta” scrive ancora il presidente della Juve nella sua lunga lettera-denuncia, in cui ha spiegato di confidare “che gli organi di giustizia del Coni, cui con urgenza si farà ricorso, sappiano porre rimedio a questa profonda ingiustizia, che tra l’altro ha creato e crea un danno anche alla società, che dovrà fare in questo senso le sue opportune valutazioni e quantificazioni”. Agnelli, dopo aver parlato di processo “sommario e barbaro”, ha ribadito che “Antonio Conte come già più volte ribadito è e sarà l’allenatore della Juventus, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana meritatamente, suscitando nuove invidie e risvegliando vecchi “anti-juventini” militanti, si appresta ad affrontare compatta una stagione impegnativa in Campionato, in Champions League e in Coppa Italia. Chi pensa che le vicende giudiziarie di questa estate possano condizionare la nostra stagione, ha fatto i male i suoi conti”.
Rispetto alla sentenza di primo grado, la Corte di Giustizia Federale ha prosciolto Conte “in relazione all’incolpazione relativa alla gara Novara-Siena del primo maggio 2011”, ma ha confermato la squalifica di dieci mesi sulla base dell’omessa denuncia per Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Ridotta invece da 8 a 6 mesi la squalifica per il vice del tecnico bianconero, Angelo Alessio. Sulla sanzione all’allenatore juventino pesa anche l’aggravante della qualifica rivestita. Il tecnico ha avuto uno sconto di cinque mesi rispetto alla richiesta del Procuratore federale, Stefano Palazzi, dopo che la Disciplinare aveva ritenuto “non congrua” la richiesta di patteggiamento a 3 mesi e 200mila euro di ammenda e dopo il rifiuto di un nuovo patteggiamento da parte dello stesso tecnico. La Juventus dovrà fare a meno anche del vice allenatore, Angelo Alessio, che è stato squalificato per otto mesi e del collaboratore tecnico Cristian Stellini, che ha già lasciato il club dopo il patteggiamento di due anni e mezzo.
La Corte di Giustizia Federale ha invece respinto il ricorso presentato dalla Procura contro i giocatori della Juventus Leonardo Bonucci e Simone Pepe, gli ex calciatori del Bari Nicola Belmonte e Salvatore Masiello e la società Udinese nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse. I quattro tesserati e il club friulano – già prosciolti in primo grado – erano accusati per la presunta combine della partita Udinese-Bari del maggio 2010. Inoltre è stato prosciolto Marco di Vaio, 6 mesi di squalifica per Daniele Portanova (omessa denuncia) e 30mila euro d’ammenda per il Bologna. Di Vaio e Portanova erano accusati per la tentata combine della partita Bologna-Bari del maggio 2011.
Parzialmente accolto il ricorso di Angelo Alessio, vice di Conte sia nel Siena sia nella Juventus, contro la squalifica di 8 mesi che gli era stata inflitta dalla Disciplinare in primo grado. Alessio ha ottenuto uno sconto di 2 mesi e dovrà perciò scontare una squalifica di 6 mesi. Confermata anche l’esclusione del Lecce dal campionato di serie B decisa dalla Disciplinare in primo grado e la squalifica di 5 anni inflitta all’ex presidente del club, Pierandrea Semeraro.
E’ stato invece in parte accolto il ricorso del Novara, a cui la Disciplinare aveva inflitto 2 punti di penalizzazione in primo grado. Il club piemontese ha ottenuto uno sconto di un punto e partirà perciò da -1 nel prossimo campionato di serie B. Accolto anche quello del Grosseto contro l’esclusione dal campionato di serie B, che annulla così la decisione della Disciplinare in primo grado. Stessa sorte per il ricorso del presidente del Grosseto, Piero Camilli, contro la squalifica di 5 anni.