Dargli dell’anacronistico non dovrebbe essere più delitto di lesa maestà. Roberto Benigni e Tutto Dante, con introduzione di venticinque minuti sull’attualità politica e culturale del paese, è lo show che il comico toscano propone dal 2006 in tutte le più importanti piazze italiane. Qui alla Festa Democratica di Reggio Emilia, proprio mentre il segretario Bersani dopo tanti tentennamenti sceglie di ricongiungersi a Vendola, Benigni sale sul palco del Campovolo e tira la volata al leader Pd con piccoli buffetti in amicizia in forma di battuta molto leggera.
“Siamo a Campovolo”, urla il toscanaccio saltellando come un giullare, “e allora Bersani ci devi fare volare. Poi certo qui davanti a me ci sono migliaia di persone per terra. Vuol dire che il Pd non ha dimestichezza con le poltrone”. Non una folla da capogiro quella che accoglie Benigni e che accompagna l’elenco di ringraziamenti che il comico fa agli ospiti presenti in platea seduti su qualche seggiolina di plastica da picnic. Ecco allora un saluto al sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio (nessuna ovazione); uno a sindaci delle zone terremotate (applauso fragoroso); una al ministro Profumo (fioccano i “buu”); uno a Bersani (i buu si attenuano ma non scompaiono).
Il popolo democratico si capisce, sta cambiando, culturalmente e anagraficamente. Sempre che queste centinaia di giovani con birra e sigaretta a sedere sull’erba, siano tutti automaticamente elettori del Pd. Benigni ci prova e la butta sulla polemica Bersani/Grillo. “Vi porto il saluto di Grillo. Mi è arrivato un fax oggi pomeriggio”; e via con una serie di parolacce ed improperi. E ancora: “Piduista a Bersani? Ma vi rendete conto? Comunque ne discutiamo domani con Licio Gelli qui sul palco”.
Le battute sono tante, molti sono semplici giochi di parole, tantissimi i cenni davvero stagionati e telefonati a Silvio Berlusconi (il paragone con Dante Alighieri è imbarazzante: “tutte e due avevano fede…, Dante aveva il pensiero fisso della fuga e Silvio quello della…”), infine una chiara reprimenda al blogger genovese: “Che bello essere qui nella città del Tricolore, medaglia d’oro al valor militare e civile. E’ grazie a persone così che Grillo può dire le sue cose!”.
Per concludere un piccolo attacco alle difficoltà di sintassi di Di Pietro: “Anche Di Pietro farà le primarie del Pd. Poi se passa farà le superiori”. E ancora un paio di stoccate sulla crisi economica: “Oggi per far vedere che sei miliardario mica esibisci auto di lusso e ville, ma dici che hai fatto il pieno di benzina alla macchina”.