Il governo di Madrid intende usare circa 60 miliardi di euro per il salvataggio del suo sistema bancario. In un primo momento si era parlato di una cifra molto superiore ovvero a 100 miliardi. Lo annuncia il ministro dell’Economia, Luis de Guindos, in un’intervista all’Herald Tribune. L’Unione europea si era impegnata a fornire fino a 100 miliardi per il salvataggio delle banche dopo che la Spagna aveva chiesto l’intervento di Bruxelles. La società di consulenza Oliver Wyman aveva anticipato che la Spagna avrebbe dovuto impiegare 62 miliardi di euro per rimettere in sesto il suo sistema finanziario.

Intanto sono state 24.321 le ipoteche sugli immobili costituite in Spagna a giugno, pari a un 25,2% in meno rispetto allo stesso mese del 2011, secondo i dati diffusi oggi dall’Istituto nazionale di Statistica (Ine). Con giugno, sono 26 mesi consecutivi di riduzione del numero delle ipoteche cocesse dalle banche, che a maggio avevano registrato un decremento più accentuato del 30%. Il capitale prestato a imprese e privati per crediti ipotecari è stato a giugno di 2.614,6 miliardi di euro, pari a un -27,2% su base annua. Fra le cause indicate dagli analisti dell’Ine, la difficoltà per i cittadini di accedere a crediti dato l’alto numero di disoccupati, la caduta del potere acquisitivo delle famiglie, il timore di un peggioramento della situazione economica e l’attesa, da parte dei risparmiatori, di una riduzione dei prezzi del mercato immobiliare. Nel giugno del 2008, anno dello scoppio della bolla immobiliare, le banche destinarono 7, 280 miliardi ai crediti ipotecari, quasi il triplo dello scorso giugno.

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